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[2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
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BOSTON
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
Gioia CELTICS ha scritto: Noi siamo quelli che odiano i neri, e lanciano bottiglie agli atleti. Se nessuno avesse lanciato bottigliette, non verremmo definiti come quelli che lanciano bottigliette. Ognuno deve assumersi la responsabilità delle sue azioni. Se alcuni dei giocatori stessi dei Celtics, tra i più importanti della squadra, trattano le esternazioni di Irving come un sottinteso non-detto che aleggia attorno alla franchigia, un po' si stanno facendo intortare, ma un po' dimostrano inequivocabilmente che un problema razzismo, al TD Garden, esiste, e dovremmo prenderne atto. Tanto più che, al di là dei deprecabili aspetti morali della faccenda, si tratta di qualche cosa che incide negativamente sulla nostra franchigia anche dal punto di vista sportivo, perché che Tatum percepisca frammenti, lacerti di razzismo entro la tifoseria della squadra per cui milita, è decisamente deleterio. Considerazioni relativistiche sul maggior o minor grado di razzismo, rispetto ad altri palazzetti, che solitamente seguono, avrebbero un deciso sapore di benaltrismo, in quanto si è tenuti a migliorare sé stessi indipendentemente da quanto fanno gli altri, ma, volendo prenderle in considerazione, è chiaro che quando si denunciano certi comportamenti della tifoseria bostoniana non si sottintende una totale mancanza di scorrettezze e discriminazioni altrove (di casi ne abbiam visti tanti, in questi PO), ma che a Boston il problema razzismo si manifesta in forme più virulente, insistite o frequenti che altrove (che non significa di qualsiasi altro palazzetto), secondo gli stessi protagonisti del gioco. Maravich ha scritto: Se siamo d'accordo sul fatto che il gesto di Irving era inteso come totale mancanza di rispetto verso chi considera importante quel logo, siamo di fronte ad un atto discriminatorio e per questo motivo Irving scade nel ridicolo quando poi si pone sul pulpito ad accusare Boston di razzismo. Gesti chiaramente incommensurabili. Stiamo proprio parlando di due ordini di grandezza diversi, ed enormemente lontani per quanto concerne la gravità: impossibile paragonare il logo di una squadra di pallacanestro col razzismo nei confronti di un essere umano (cioè la questione sollevata da Irving in sala stampa), e pure con il lancio di una bottiglietta da parte di un tifoso addosso a uno dei giocatori. Ciò su cui casca l'asino (metaforicamente), è il fatto che Irving abbia assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti del pubblico dal quale aveva preteso rispetto, e che lo aveva pienamente rispettato, mantenendosi all'interno di quelle che sono normali schermaglie appartenenti all'ambito sportivo. Insomma, il ragazzo, con i suoi comportamenti, ha disvelato ed esacerbato la quota di strumentalità insita nelle sue dichiarazioni, che sono così apparse molto lontane da un serio e vero impegno. Esattamente ciò a cui Brown lo aveva inchiodato: It bothers me if — the construct of racism, right? It's used as a crutch or an opportunity to execute a personal gain. I'm not saying that's the case, but I do think racism right now is bigger than basketball, and I do think racism is bigger than Game 3 of the playoffs. --> Irving ha dimostrato di usare l'argomento, tematico e mediatico, di un generico "razzismo", del quale pure conosce e ha subito le infami conseguenze, per fini egoistici, strumentali e, in ultima istanza, futili. Boston, we've got a lot of work to do, no question --> Brown chiama la comunità in cui è inserito a prendere atto dei suoi problemi e dei suoi lati oscuri, e soprattutto a lavorare per correggerli, impegnandosi lui stesso direttamente e a fondo nelle lotte anti-razzismo. Irving ha legittimamente richiesto un comportamento corretto nei suoi confronti, da parte del pubblico, ma ha poi aizzato quello stesso pubblico, palesando incoerenza, ipocrisia e incapacità di assumersi le proprie responsabilità.
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21/06/2021, 11:01 |
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Gioia CELTICS
History of team
Iscritto il: 03/11/2013, 20:35 Messaggi: 18030
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
BOSTON ha scritto: Se nessuno avesse lanciato bottigliette, non verremmo definiti come quelli che lanciano bottigliette. Quindi, visto che Irving è un afro americano di N.Y. talmente stupido da pulirsi le scarpe sul logo di una franchigia, dovremmo pensare che tutti gli afro americani di N.Y. siano intelligenti tanto quanto lui? Non entro nemmeno nella discussione "Boston città razzista o meno" perché vivendo a tot mila km di distanza, veramente non ho la più vaga idea di quale sia la realtà. Detto questo, a me sembra che Irving (probabilmente su suggerimento di qualcuno perché dubito sia farina del suo sacco) abbia fatto certe dichiarazioni nel tentativo di evitare l'inevitabile, nel migliore dei casi, o di farlo passare per altro, nel peggiore. Un trabocchetto tanto evidente quanto efficace purtroppo, visto che qualcuno dei nostri (non delle cime manco loro evidentemente) ci è caduto dentro con tutte le scarpe.
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"Basketball is one of those rare opportunities where you can make a difference, not only for yourself, but for other people as well".
BILL WALTON
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21/06/2021, 16:44 |
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MarcUs
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Iscritto il: 12/08/2020, 22:14 Messaggi: 7389
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
Gioia CELTICS ha scritto: BOSTON ha scritto: Se nessuno avesse lanciato bottigliette, non verremmo definiti come quelli che lanciano bottigliette. Quindi, visto che Irving è un afro americano di N.Y. talmente stupido da pulirsi le scarpe sul logo di una franchigia, dovremmo pensare che tutti gli afro americani di N.Y. siano intelligenti tanto quanto lui? Non entro nemmeno nella discussione "Boston città razzista o meno" perché vivendo a tot mila km di distanza, veramente non ho la più vaga idea di quale sia la realtà. Detto questo, a me sembra che Irving (probabilmente su suggerimento di qualcuno perché dubito sia farina del suo sacco) abbia fatto certe dichiarazioni nel tentativo di evitare l'inevitabile, nel migliore dei casi, o di farlo passare per altro, nel peggiore. Un trabocchetto tanto evidente quanto efficace purtroppo, visto che qualcuno dei nostri (non delle cime manco loro evidentemente) ci è caduto dentro con tutte le scarpe. Gioia condivido tutto.
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"L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.“ Bill Russell #6
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21/06/2021, 19:37 |
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ilcrispo
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Iscritto il: 11/11/2017, 14:47 Messaggi: 11452 Località: Macerata
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
Boston scusa, tu pensi che quel cretino di ragazzotto, perchè trattasi di un cretino di ragazzotto, abbia tirato la bottiglietta contro Irving in quanto uomo di colore o in quanto Irving che si era appena pulito le scarpe sul simbolo di una franchigia? Sinceramente dov'è il razzismo in questo gesto? Gesto deprecabile e per giunta subito punito. Ma non scherziamo, uno s*##*o è tale a prescindere dal colore della pelle. Ma scusatemi il gesto del lancio della bottiglietta contro Irving è un atto di razzismo ??? Ma scherziamo?
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21/06/2021, 20:12 |
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MarcUs
History of team
Iscritto il: 12/08/2020, 22:14 Messaggi: 7389
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
ilcrispo ha scritto: Boston scusa, tu pensi che quel cretino di ragazzotto, perchè trattasi di un cretino di ragazzotto, abbia tirato la bottiglietta contro Irving in quanto uomo di colore o in quanto Irving che si era appena pulito le scarpe sul simbolo di una franchigia? Sinceramente dov'è il razzismo in questo gesto? Gesto deprecabile e per giunta subito punito. Ma non scherziamo, uno s*##*o è tale a prescindere dal colore della pelle. Ma scusatemi il gesto del lancio della bottiglietta contro Irving è un atto di razzismo ??? Ma scherziamo? dal momento che il tiratore era un bianco, subito la strumentalizzazione era servita... Irving è un ragazzo davvero stupido oltre ogni immaginazione
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"L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.“ Bill Russell #6
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21/06/2021, 20:28 |
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Zio Trifoglio
History of team
Iscritto il: 07/07/2017, 10:02 Messaggi: 7244 Località: Cadelbosco Sopra
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
ilcrispo ha scritto: Boston scusa, tu pensi che quel cretino di ragazzotto, perchè trattasi di un cretino di ragazzotto, abbia tirato la bottiglietta contro Irving in quanto uomo di colore o in quanto Irving che si era appena pulito le scarpe sul simbolo di una franchigia? Sono perfettamente d'accordo Crispo, il razzismo non c'entra un beneamato, c'entrano solo logiche di tifo. Qualunque altra interpretazione è capziosa strumentalizzazione.
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21/06/2021, 20:54 |
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Matteo81X
Hall of fame
Iscritto il: 10/02/2018, 22:21 Messaggi: 3649 Località: Varese
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
Gioia CELTICS ha scritto: BOSTON ha scritto: Se nessuno avesse lanciato bottigliette, non verremmo definiti come quelli che lanciano bottigliette. Un trabocchetto tanto evidente quanto efficace purtroppo, visto che qualcuno dei nostri (non delle cime manco loro evidentemente) ci è caduto dentro con tutte le scarpe. Ma secondo me il problema è proprio il fatto che mentre Brown ha risposto in modo intelligente esponendo l'utilizzo strumentale dell'argomento gli altri non hanno fatto altrettanto. Però cosa ci devi fare? Se vuoi bene ad un gatto, puoi voler bene anche ad una capra e ad un somaro.... (o forse sarebbe meglio dire cappone, visto la mancanza di palle dimostrata durante tutta la stagione)
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21/06/2021, 21:40 |
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Gioia CELTICS
History of team
Iscritto il: 03/11/2013, 20:35 Messaggi: 18030
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
Matteo81X ha scritto: Gioia CELTICS ha scritto: BOSTON ha scritto: Se nessuno avesse lanciato bottigliette, non verremmo definiti come quelli che lanciano bottigliette. Un trabocchetto tanto evidente quanto efficace purtroppo, visto che qualcuno dei nostri (non delle cime manco loro evidentemente) ci è caduto dentro con tutte le scarpe. Ma secondo me il problema è proprio il fatto che mentre Brown ha risposto in modo intelligente esponendo l'utilizzo strumentale dell'argomento gli altri non hanno fatto altrettanto. Però cosa ci devi fare? Se vuoi bene ad un gatto, puoi voler bene anche ad una capra e ad un somaro.... Smart era il mio CELTICS preferito..... Quel suo andare a salutare Tommy ad ogni ingresso al Garden, unico a farlo, a mostrare rispetto e riconoscenza (e conoscenza) per la nostra storia. Quel suo modo di stare in campo, di buttare il cuore oltre l'ostacolo, la grinta oltre il talento. Quel suo farsi da parte per il bene della squadra senza battere ciglio, perché l'interesse della squadra viene sempre prima di quello personale. L'ho sempre visto come una sorta di filo invisibile che univa il passato con il presente, perché oggi come ieri si è CELTICS in un unico modo. Mi aspettavo un comportamento diverso da lui, almeno da lui. Niente violenze gratuite, solo una sana indifferenza a dire che...."noi siamo i CELTICS, ci vuole rispetto". Smart era il mio CELTICS preferito.....
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BILL WALTON
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21/06/2021, 22:06 |
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BOSTON
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Iscritto il: 13/06/2012, 1:39 Messaggi: 6282 Località: Bonate Sopra (BG)
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
Gioia CELTICS ha scritto: Quindi, visto che Irving è un afro americano di N.Y. talmente stupido da pulirsi le scarpe sul logo di una franchigia, dovremmo pensare che tutti gli afro americani di N.Y. siano intelligenti tanto quanto lui?
Non entro nemmeno nella discussione "Boston città razzista o meno" perché vivendo a tot mila km di distanza, veramente non ho la più vaga idea di quale sia la realtà.
Detto questo, a me sembra che Irving (probabilmente su suggerimento di qualcuno perché dubito sia farina del suo sacco) abbia fatto certe dichiarazioni nel tentativo di evitare l'inevitabile, nel migliore dei casi, o di farlo passare per altro, nel peggiore. Un trabocchetto tanto evidente quanto efficace purtroppo, visto che qualcuno dei nostri (non delle cime manco loro evidentemente) ci è caduto dentro con tutte le scarpe. Mi sembra che l'esempio ti sia uscito male, visto quante e quali generalizzazioni infamanti devono subire gli afroamericani negli Stati Uniti. Generalizzazioni ben peggiori del "tiratori di bottigliette". A ogni modo, quella della generalizzazione di un atto individuale è questione di lana caprina. Certo non si ricordano altre bottigliette lanciate, ma insulti di stampo razzista sì, i protagonisti del gioco li ricordano, e dubito siano stati proferiti sempre dallo stesso tifoso che ha lanciato la bottiglietta. Esiste, in maniera più o meno diffusa, un problema razzismo e rispetto dei giocatori, al TD Garden. Se ne prenda atto e ci si lavori, invece di cercare scuse, perché quel problema esiste indipendentemente dai giochetti sporchi di Irving. Questo è il fulcro della faccenda. Credo che l'ambiente palazzetto vada tenuto distinto da quello della città nel suo complesso, per meglio coglierne le peculiari dinamiche. Mi sembra che tu tenda a minimizzare in maniera eccessiva, quando non proprio a obliterare, la quota di sincerità contenuta nelle dichiarazioni di Irving, tanto che non prendi nemmeno in considerazione quelle similari di Smart, Tatum e Brown (il quale non ha negato che il problema razzismo esista anche all'interno del TD Garden, pur ponendolo nella giusta prospettiva).
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22/06/2021, 10:02 |
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BOSTON
History of team
Iscritto il: 13/06/2012, 1:39 Messaggi: 6282 Località: Bonate Sopra (BG)
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
ilcrispo ha scritto: Boston scusa, tu pensi che quel cretino di ragazzotto, perchè trattasi di un cretino di ragazzotto, abbia tirato la bottiglietta contro Irving in quanto uomo di colore o in quanto Irving che si era appena pulito le scarpe sul simbolo di una franchigia? Non lo penso, infatti non l'ho scritto. Anzi, ho messo in risalto come i due atti - pur di difforme gravità - appaiano decisamente connessi. Sul che mi pare non si sia insistito abbastanza, tra i media, ma non ho letto o visto granché sulla vicenda, quindi magari è solo una mia percezione.
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22/06/2021, 10:08 |
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MarcUs
History of team
Iscritto il: 12/08/2020, 22:14 Messaggi: 7389
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
BOSTON ha scritto: Gioia CELTICS ha scritto: Quindi, visto che Irving è un afro americano di N.Y. talmente stupido da pulirsi le scarpe sul logo di una franchigia, dovremmo pensare che tutti gli afro americani di N.Y. siano intelligenti tanto quanto lui?
Non entro nemmeno nella discussione "Boston città razzista o meno" perché vivendo a tot mila km di distanza, veramente non ho la più vaga idea di quale sia la realtà.
Detto questo, a me sembra che Irving (probabilmente su suggerimento di qualcuno perché dubito sia farina del suo sacco) abbia fatto certe dichiarazioni nel tentativo di evitare l'inevitabile, nel migliore dei casi, o di farlo passare per altro, nel peggiore. Un trabocchetto tanto evidente quanto efficace purtroppo, visto che qualcuno dei nostri (non delle cime manco loro evidentemente) ci è caduto dentro con tutte le scarpe. Mi sembra che l'esempio ti sia uscito male, visto quante e quali generalizzazioni infamanti devono subire gli afroamericani negli Stati Uniti. Generalizzazioni ben peggiori del "tiratori di bottigliette". A ogni modo, quella della generalizzazione di un atto individuale è questione di lana caprina. Certo non si ricordano altre bottigliette lanciate, ma insulti di stampo razzista sì, i protagonisti del gioco li ricordano, e dubito siano stati proferiti sempre dallo stesso tifoso che ha lanciato la bottiglietta. Esiste, in maniera più o meno diffusa, un problema razzismo e rispetto dei giocatori, al TD Garden. Se ne prenda atto e ci si lavori, invece di cercare scuse, perché quel problema esiste indipendentemente dai giochetti sporchi di Irving. Questo è il fulcro della faccenda. Credo che l'ambiente palazzetto vada tenuto distinto da quello della città nel suo complesso, per meglio coglierne le peculiari dinamiche. Mi sembra che tu tenda a minimizzare in maniera eccessiva, quando non proprio a obliterare, la quota di sincerità contenuta nelle dichiarazioni di Irving, tanto che non prendi nemmeno in considerazione quelle similari di Smart, Tatum e Brown (il quale non ha negato che il problema razzismo esista anche all'interno del TD Garden, pur ponendolo nella giusta prospettiva). ... non so se hai mai avuto la possibilità di stare a Boston e andare al TD Garden, però, mi sento di dirti, io che ci sono stato diverse volte e ti assicuro ho molta sensibilità riguardo ad ogni genere di intolleranza, che a Boston e nel TDGarden non ci sono mai stati segnali particolari di razzismo. Non più che altrove. Il New England, il Massachussets, Boston, sono i luoghi per eccellenza della democrazia, dell'inclusione e della tolleranza. Oserei dire della politica progressista ma non vorrei prendere una deriva troppo politica qui. Quel farabutto di Kyrie ha interpretato magistralmente i media, i fan dei Celtics e perfino i giocatori. Invece di porre l'attenzione sulle gare 3 e 4, e fondamentalmente su di lui che finalmente torna a Boston dopo un addio burrascoso ma anche dopo un amore che non è mai sbocciato a pieno (come per innumerevoli altri giocatori prima di lui), lui ha cambiato la sceneggiatura in "Boston è razzista". Farabutto! Egocentrico e narcisista! e sono malattie mentali. I Giornali predominanti di Boston hanno abboccato. Hanno scritto tutti del razzismo di Boston (ne hanno scritto proprio perchè è una città fondamentalmente tollerante e che si interroga su eventuali sacche di razzismo al suo interno, normale) e non hanno osato commentare la messinscena di Kyrie, nè hanno chiesto come mai non avesse mai accennato alla cosa quando era nei Celtics, o anche in precedenza venendo a Boston da avversario. Non aveva importanza. Boston è una città razzista? Dentro il TD Garden c'è razzismo? Non importava più che qualcuno come Kendrick Perkins dicesse di non aver mai assistito ad alcun tipo di razzismo a Boston e che comunque in tutte le città si annida il demone del razzismo, anche affermando che il suo stato natale, il Texas, ha un problema invece molto serio con il razzismo. Il suo calpestare il logo dei Celtics è stata una mossa premeditata contro Boston (che non lo ha amato veramente, che adesso lo disprezza, che da quel gesto in poi lo schifa) e non temeva minimamente alcun contraccolpo da parte dei suoi ex compagni di squadra. Perchè sono tutti bros. L'uomo di ca**a è lui. A quel punto dovrebbe essere chiaro. Invece no. L'imprevisto era la bottiglietta. Quella bottiglietta lanciata. A quel punto non importa più se il fan avesse lanciato la bottiglia d'acqua perché era razzista o perché disprezzava Kyrie, non diversamente da come i fan di Boston odiavano Bill Laimbeer. Boston è razzista. Irving un candidato al Nobel per la pace.
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"L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.“ Bill Russell #6
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22/06/2021, 11:54 |
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Zio Trifoglio
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Iscritto il: 07/07/2017, 10:02 Messaggi: 7244 Località: Cadelbosco Sopra
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
MarcUs ha scritto: ... non so se hai mai avuto la possibilità di stare a Boston e andare al TD Garden, però, mi sento di dirti, io che ci sono stato diverse volte e ti assicuro ho molta sensibilità riguardo ad ogni genere di intolleranza, che a Boston e nel TDGarden non ci sono mai stati segnali particolari di razzismo. Non più che altrove. Il New England, il Massachussets, Boston, sono i luoghi per eccellenza della democrazia, dell'inclusione e della tolleranza. Oserei dire della politica progressista ma non vorrei prendere una deriva troppo politica qui. Quel farabutto di Kyrie ha interpretato magistralmente i media, i fan dei Celtics e perfino i giocatori. Invece di porre l'attenzione sulle gare 3 e 4, e fondamentalmente su di lui che finalmente torna a Boston dopo un addio burrascoso ma anche dopo un amore che non è mai sbocciato a pieno (come per innumerevoli altri giocatori prima di lui), lui ha cambiato la sceneggiatura in "Boston è razzista". Farabutto! Egocentrico e narcisista! e sono malattie mentali. I Giornali predominanti di Boston hanno abboccato. Hanno scritto tutti del razzismo di Boston (ne hanno scritto proprio perchè è una città fondamentalmente tollerante e che si interroga su eventuali sacche di razzismo al suo interno, normale) e non hanno osato commentare la messinscena di Kyrie, nè hanno chiesto come mai non avesse mai accennato alla cosa quando era nei Celtics, o anche in precedenza venendo a Boston da avversario. Non aveva importanza. Boston è una città razzista? Dentro il TD Garden c'è razzismo? Non importava più che qualcuno come Kendrick Perkins dicesse di non aver mai assistito ad alcun tipo di razzismo a Boston e che comunque in tutte le città si annida il demone del razzismo, anche affermando che il suo stato natale, il Texas, ha un problema invece molto serio con il razzismo.
Il suo calpestare il logo dei Celtics è stata una mossa premeditata contro Boston (che non lo ha amato veramente, che adesso lo disprezza, che da quel gesto in poi lo schifa) e non temeva minimamente alcun contraccolpo da parte dei suoi ex compagni di squadra. Perchè sono tutti bros. L'uomo di ca**a è lui. A quel punto dovrebbe essere chiaro. Invece no. L'imprevisto era la bottiglietta. Quella bottiglietta lanciata. A quel punto non importa più se il fan avesse lanciato la bottiglia d'acqua perché era razzista o perché disprezzava Kyrie, non diversamente da come i fan di Boston odiavano Bill Laimbeer. Boston è razzista. Irving un candidato al Nobel per la pace. quoto anche le virgole
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22/06/2021, 12:41 |
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Gioia CELTICS
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Iscritto il: 03/11/2013, 20:35 Messaggi: 18030
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
BOSTON ha scritto: Gioia CELTICS ha scritto: Quindi, visto che Irving è un afro americano di N.Y. talmente stupido da pulirsi le scarpe sul logo di una franchigia, dovremmo pensare che tutti gli afro americani di N.Y. siano intelligenti tanto quanto lui?
Non entro nemmeno nella discussione "Boston città razzista o meno" perché vivendo a tot mila km di distanza, veramente non ho la più vaga idea di quale sia la realtà.
Detto questo, a me sembra che Irving (probabilmente su suggerimento di qualcuno perché dubito sia farina del suo sacco) abbia fatto certe dichiarazioni nel tentativo di evitare l'inevitabile, nel migliore dei casi, o di farlo passare per altro, nel peggiore. Un trabocchetto tanto evidente quanto efficace purtroppo, visto che qualcuno dei nostri (non delle cime manco loro evidentemente) ci è caduto dentro con tutte le scarpe. Mi sembra che l'esempio ti sia uscito male, visto quante e quali generalizzazioni infamanti devono subire gli afroamericani negli Stati Uniti. Generalizzazioni ben peggiori del "tiratori di bottigliette". A ogni modo, quella della generalizzazione di un atto individuale è questione di lana caprina. Certo non si ricordano altre bottigliette lanciate, ma insulti di stampo razzista sì, i protagonisti del gioco li ricordano, e dubito siano stati proferiti sempre dallo stesso tifoso che ha lanciato la bottiglietta. Esiste, in maniera più o meno diffusa, un problema razzismo e rispetto dei giocatori, al TD Garden. Se ne prenda atto e ci si lavori, invece di cercare scuse, perché quel problema esiste indipendentemente dai giochetti sporchi di Irving. Questo è il fulcro della faccenda. Credo che l'ambiente palazzetto vada tenuto distinto da quello della città nel suo complesso, per meglio coglierne le peculiari dinamiche. Mi sembra che tu tenda a minimizzare in maniera eccessiva, quando non proprio a obliterare, la quota di sincerità contenuta nelle dichiarazioni di Irving, tanto che non prendi nemmeno in considerazione quelle similari di Smart, Tatum e Brown (il quale non ha negato che il problema razzismo esista anche all'interno del TD Garden, pur ponendolo nella giusta prospettiva). Qual'é la differenza fra il pulirsi le suole sul logo di una franchigia, e lo sputarci sopra? Probabilmente la platealità del gesto, ma il significato resta assolutamente il medesimo: animosità, disprezzo, odio, ripugnanza, tutte queste belle cose. Se Irving avesse sputato su quel logo, e fosse arrivato molto altro dagli spalti, saremo qui a parlare di razzismo? O diremmo che comportamenti così vergognosamente istigatori ed offensivi oltre ogni limite tollerabile, non hanno etnie né colori? Ripeto, non vivo a Boston, e non frequento il Garden. Non posso avere un opinione a riguardo, non per sentito dire almeno, in un senso (Perkins) o nell'altro (Smart etc). Se c'è un problema d'intolleranza va affrontato, punto, ed indipendentemente dal fatto che sia più o meno accentuato rispetto ad altre città, magari cominciando proprio dal non strumentalizzare od interpretare situazioni che, col razzismo, non hanno assolutamente niente a che vedere.
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BILL WALTON
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22/06/2021, 13:29 |
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ilcrispo
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Iscritto il: 11/11/2017, 14:47 Messaggi: 11452 Località: Macerata
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
Io non vivo a Boston, ma ripeto un concetto che mi sembra semplice semplice. Se Boston fosse la culla del razzismo americano ( come sembra che l'episodio della bottiglietta abbia fatto esplodere in tutta la sua gravità!) allora il problema del razzismo in America sarebbe facilmente risolto! Tutte le persone di colore andrebbero a vivere in tutti gli altri smisurati angoli dell'America ( DOVE IL RAZZISMO NON ESISTE !!) , lontano, lontanissimi da Boston e quindi ecco qua che nessuno tirerebbe piu' una bottiglietta di plastica a nessun uomo di colore. A LA per esempio nessuno si permetterebbe di tirare una bottiglietta di plastica ad un uomo di colore, mai.......mai stati casi di razzismo a LA !! Ripeto, questa battaglia razzista contro Boston, da lontano, ma considerandomi una persona con un minimo di cultura ed istruzione, mi sembra ridicola ! L'America è tutta cresciuta col seme del razzismo! Non c'è posto in America dove non ci sia il seme del razzismo!
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22/06/2021, 18:06 |
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Zio Trifoglio
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Iscritto il: 07/07/2017, 10:02 Messaggi: 7244 Località: Cadelbosco Sopra
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Re: [2020/2021] Primo turno vs Brooklyn Nets
ilcrispo ha scritto: Non c'è posto in America dove non ci sia il seme del razzismo! puoi sostituire America con tutto il mondo
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22/06/2021, 18:12 |
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