In una città razzista come Boston si poteva invitare solo la Venere Nera per non allinearsi alla becera frequentazione di quell'arena del KKK che è il TD

Al campo e al tempo si lasciano gli ultimi giudizi.
Le potenzialità di Madar sono alte ma il primo paragone che mi viene in mente è: Dražen Petrović... con le dovute proporzioni ovviamente.
Penso al Dražen Petrović visto in Europa, poi alla sua versione di Portland, dove fu osteggiato e poco considerato da compagni di squadra e staff tecnico e infine alla sua versione a New Jersey, dove gli fu permesso di esprimersi e gli venne data fiducia e spazio.
Il contesto in cui si finisce determina in molti casi le fortune o le sfortune di un giocatore.
Boston sarà un contesto inclusivo per Madar ?
Mi sono esposto molto nei suoi riguardi ma ti assicuro che non sono l'unico ad aver visto in lui le stimmate del giocatore di sicuro impatto.
Oggi il suo problema principale sarà adattarsi, soprattutto in difesa alla maggiore rapidità degli esterni.
La sua difesa sui blocchi viceversa sarà un plus, dato che la maggiore fisicità concessa dal metro arbitrale europeo, dovrebbe facilitarlo in NBA.
Difetti di Madar ?
Un pericolo più che un difetto potrebbe diventare l'eccessiva fiducia che ha in sé stesso.
Gli ho visto perdere palloni per eccessiva fiducia e poi lottare per recuperare la palla in difesa, qualche volta con letture difensive strepitose.
In NBA giocano i "mascalzoni", quelli con la faccia tosta, che giocano senza paura, anche a costo di qualche errore.
Trovare il giusto equilibrio tra mascalzonaggine e razionalità sarà la sua prima sfida, in sostanza guadagnare sul campo la fiducia di compagni e allenatori.
Con la palla fa ciò che vuole a velocità "smodata" (questa è per veri Nerd).

Non sono aggiornato e forse mi sono perso anch'io qualcosa, ma che ne è di e ?

Non so quanto Deep scherzi (credo poco, visto che Langford è il suo pupillo) ma anch'io nutro ottime sensazioni verso questo giocatore.
Mi è piaciuto molto nel finale della stagione scorsa e lo aspetto ad un ruolo da sesto uomo nelle rotazioni.

Ragazzi, lo dico onestamente, io mi sento di dare grande fiducia a perchè sono i nostri ragazzi su cui puntare per avere una crescita all'interno delle rotazioni.
Io so che voi direte che se al loro posto ci fossero tre giocatori belli e fatti sarebbe meglio, ma testardamente ( forse irrazionalmente direte) resto della mia convinzione, che è quella di far crescere i nostri migliori e piu' promettenti virgulti all'interno della squadra, di costruire la mia tanta agognata "nidiata di celtici".
Io mi sento di dire che su questi tre potremmo contare.
Su Madar non posso dire nulla perchè me lo sto andando a scoprire in questi giorni; spero che il suo talento possa venirci utile da subito.
Certo, mi aspetto ancora qualcosa dal mercato, cosi come siamo onestamente credo che non basti, qualcosina ancora ci manca per completare il Rooster.
Il ritorno di Kanter mi ha molto molto sorpreso, avrei preferito qualcosa di piu' "concereto" sotto canestro...onestamente questa mossa ancora fatico a capirla......boh...vedremo!

Si parla di Schroeder....a certe cifre a me non dispiacerebbe...

Premesso che non conosco Madar ma se un coach me lo paragona a Dražen Petrović salto dalla sedia. Se così fosse non sarebbe un furto ma un furto con tutte le aggravanti.
Magari.

Drazen Petrovic a 16 anni era il più forte della Croazia, a 17 il più forte di Jugoslavia e a 18 era il migliore d'Europa. C'era un tal Sabonis coetaneo che dava anche lui qualche segno di talento oltre la media ...
Francamente, dopo aver recuperato tre partite intere di Madar e pressocchè tutti gli highlights presenti su internet, mi sento di dire che siamo lontani.
Sono il primo a fare paragoni impegnativi per i giovani di talento ma tra il mitico Drazen e Madar c'è anzitutto una differenza di corporatura e di costituzione che è mooolto importante rispetto al loro gioco e atteggiamento.
Drazen era alto 195 cm non temeva il corpo a corpo, sfruttava i miss-match alla grande, sapeva cercare un canestro anche non frontale (potrei andare avanti 158 righe circa)
Poi, sulla sfacciataggine al tiro e nell'attaccare il ferro la storia non inizia neppure...
Però, devo ammettere che sono cresciuto con in cameretta il poster di Drazen quando era al Cibona e vestiva scarpette Kronos (che mi avevano comprato e che ho alternato alle mitiche converse nere che portavano McHale e Bird...) ... quindi sono particolarmente suscettibile su questo paragone

DRAZEN MITO

Drazen Petrovic (che ho avuto la fortuna di vedere giocare a Milano) dominava in Europa.
Madar...prima del draft lo avevo solo sentito nominare.
Paragonarli ora direi un attimino azzardato.

Secondo Adrian Wojnarowski, Ben Sullivan, assistente allenatore di Mike Budenholzer a Milwaukee e campione NBA 2021, si aggregherà allo staff tecnico di Ime Udoka, andando ad arricchire la panchina dei Boston Celtics. Sullivan è stato assistente di Budenholzer da quando è diventato head coach NBA con gli Hawks nel 2013. Ha iniziato a lavorare con Budenholzer la stagione precedente quando ha ricevuto il suo primo lavoro NBA lavorando nella sala video degli Spurs. Sullivan ha imparato come insegnare l'arte del tiro da uno dei migliori assistenti degli Spurs, Chip Engelland accreditato come il " guru del tiro "
Dopo Udoka, Aaron Miles e Garrett Jackson, un altro nativo di Portland nel nostro staff...
volevamo ricostruire l'orgoglio Celtico e dare un segno tangibile della cultura inclusiva e dem del New England, lo stiamo facendo dando occupazione a chi viene esattamente dalla costa opposta, dall'Oregon (comunque uno stato bellissimo), ed è preferibilmente afroamericano ...
(Sullivan è bianco...)

Ehi: chi potrà più dire che c'è del razzismo a Boston e nel Massachusets?

Il paragone storico non era con le qualità di Petrović ma con il suo ingresso nella NBA, per dimostrare come spesso siano le circostanze e il contesto a determinare le sorti di un giocatore, indipendentemente dalle sue capacità.
Non mi permetto di paragonare Madar a Petrović, non mi pare proprio sia il caso vista la straordinaria unicità del Mozart di Sebenico.
Se Madar è stata una scoperta di Ainge e del suo staff, spero che non sussista da parte di Stevens il desiderio di rinnegare per principio ogni scelta di Ainge.
Prendo in considerazione questa ipotesi che ho letto qui formulata con delle evidenze finora preoccupanti.

Non mi pare di aver detto che Madar è un giocatore paragonabile a Petrović.
Ho usato l'esempio di Petrović perché da Re d'Europa (dove Madar è ancora solo un ottimo giocatore) a ultimo della panchina di Portland per poi diventare titolare fisso ai Nets.
Questo percorso spero non tocchi a Madar.
Tutto qui.
Fine dell'esempio con Petrović

Anche perché so benissimo che non paragoneresti mai Madar a Petrovic come valore assoluto, neanche la mamma dell'israeliano lo farebbe, per quanto ho visto Madar siamo su due pianeti distinti.

Assolutamente.
Quello era un periodo in cui il basket era ricchissimo di giocatori straordinari e tra tutti questi Petrović si distingueva.
Non siamo su pianeti diversi ma addirittura su galassie diverse.
Oggi in genere i giocatori, anche i migliori, sono molto più specializzati.
Ed ecco che poi arriva Nikola Jokić e strabuzziamo gli occhi.