…era difficile immaginare una partenza come questa.
Nebbia tattica, orizzonti incerti, leader non pervenuti, sconfitte inopinate.
A che gioco stiamo giocando?
Nessuno, neanche i più ottimisti, entusiasti e vanagloriosi, categorie cui mi iscrivo di diritto io per primo, avrebbero immaginato una partenza a 6w e 0 L da cui spiccare il volo alla conquista della lega. Non pretendiamo il dominio.
Allo stesso modo, nessuno, neanche tra i più convinti menagrami, pessimisti e disfattisti catastrofici, avrebbe potuto tramare un inizio così. Tanta delusione.
Siamo reduci da un’inizio stagione quanto mai complicato. Difficile da intendere. Difficile da accettare. Deludente. Nel gioco e nella personalità della squadra. Quattro sconfitte, su sei partite, non la dicono neanche tutta. Due sconfitte ai doppi supplementari. Una vittoria ai supplementari. Le prime due perse. Due vinte, poi, e due perse ancora. Senza giocare, a tratti. Passivi.
La striscia poi è più inquietante di quanto si pensi... ahinoi, e guardavo altre tragiche partenze...
Recentemente, i Boston Celtics 2017-18 avevano perso le loro prime due partite di regular season per poi vincere le successive 16 e finire per perdere le finali della Eastern Conference in 7 partite contro i Cleveland Cavaliers. No! Non siamo quei Celtics lì!
Nel lontanissimo 1969-70 avevamo avuto una partenza da 3W-7L e i Celtics finiranno con un record negativo (34-48) e fuori dai playoff, l'anno prima avevamo vinto il titolo e Bill Russell si era ritirato da coach-player. Ci poteva stare...
Nel lontano 1977-78 avevamo avuto una partenza da 2W-8L e i Celtics finiranno con un record negativo (32-50) e fuori dai playoff, era l'ultimo anno di John Havlicek.
Nel più recente 1996-97 avevamo avuto una partenza da 2W-8L per quella che finora è la stagione peggiore di tutti i tempi, 15 vittorie e 67 sconfitte, in un anno in cui non ci arriderà neppure la lotteria e perderemo da strafavoriti il pick 1 che avrebbe portato da Wake Forest niente-poco-di-meno-che Tim Duncan...

Questa squadra dei Seltix 2021-22 che a fine partita può ammirare il suo leader tecnico ridacchiare dopo la quarta sconfitta su sole sei partite, che stagione potrà fare?
Domani qualche risposta la potremo avere.
[Aspetta! Ancora è presto! è ancora presto per giudicare!]

Domani notte si gioca al TDGarden contro una delle più forti compagini ad Est in questa fase: i Chicago Bulls.
I Bulls hanno finora perso solo una partita, di uno, contro i Knicks. Una partita che ho visto, in cui hanno perso concentrazione e trame di gioco dopo il grave infortunio occorso al loro più giovane talento, il secondo anno Patrick Williams che si è rotto il polso e rischia di perdere la stagione.
Senza di lui hanno già battuto gli imbattuti Jazz, con lui stavano giocando con una rotazione molto ridotta a 6 giocatori più Javonte Green (ex Trieste, e non pallacanestro Udine come ho scritto subito, e nostra vecchia conoscenza che dovrebbe partire nello starting five ) …
I Bulls in questo inizio campionato hanno battuto in modo perentorio Toronto, NO, e due volte Detroit (che non aveva mai vinto prima della gara contro i Magic di ieri notte).
Lonzo Ball è quello con più minuti giocati, nulla di travolgente per lui finora a parte una tripla doppia contro NO.
Zach Lavine è molto costante, viaggia ad oltre 25 di media e la mette da tutte le posizioni. Demar DeRozan ha avuto 17 punti all’esordio e poi è andato sempre in crescendo fino alla sontuosa prestazione con i Jazz , rimane inconsistente nel tiro dalla distanza ma formidabile in ogni altro fondamentale, difesa e attacco che sia.
Vucevic è meno produttivo del consueto ma porta comunque in dote 16 punti e 11 rimbalzi a gara.
Alex Caruso sta facendo il suo.
Coby White non ha ancora esordito.

Distribuiscono bene i tiri e non hanno la tripla come prima opzione
(di media tirano 60 volte da 2 e 26 da 3).
Vanno forte a rimbalzo (oltre 40 a gara ma solo 7 di media in attacco)
Tirano bene (oltre il 45% complessivo, sono sopra il 38% da tre)
Fanno girare bene la palla, hanno un rapporto assist/perse di +2.

Tutte cose che noi non sappiamo fare. Quindi cosa facciamo? Ci fermiamo e li ammiriamo giocare?
Non lo so.
Insomma, non sono mica i Bulls di Jordan e Pippen. Continuo a ritenere che il nostro roster ha enormi qualità e che non sia inferiore al loro in nessun ruolo. Eppure, adesso viviamo condizioni emotive opposte. Loro lanciati. Noi frustrati.
Sappiamo bene che non è questione di valori sulla carta.
Potremmo anche essere al completo: Smart e Williams III sono dati day-by-day.
Riusciremo finalmente a dimostrare il nostro valore in campo?
A dimostrare qualcosa?
Spirito di rivalsa, orgoglio, volontà, agonismo, combattività, sono tratti distintivi della nostra storia migliore e non si vedono più dalla bolla di Orlando.
Non c'è occasione migliore del rivelarli dopo una doppia cocente sconfitta, rialzandosi.
Bisogna ripartire.
Bisogna giocare.
Quest'anno ... dobbiamo ancora iniziare.
In casa siamo ancora a zero vinte.

Si gioca, quindi, alla mezzanotte e mezza tra il giorno di ognissanti e quello della commemorazione dei defunti.

Vorrà dire qualche cosa?


"fusse che fusse la vorta bbona!?" (cit.)

Ottima presentazione MarcUs, come di consueto è di fatto una fotografia cosi realistica che leggendola ho avuto la sensazione di essere in campo...........
Molto interessanti come sempre le statistiche che proponi.
I Bulls sono tosti, noi spesso siamo delle mammolette....tutto farebbe pensare ad una passeggiata dei Bulls?
Confido fortemente nell'orgoglio dei nostri !

Sontuosa presentazione, molto ricca e direi concreta.
Nei Bulls evoluisce anche un altro giocatore che trovo molto interessante, Derrick Jones Jr., grande atleta e discreto difensore che si è costruito un tiro piazzato da rispettare.
A me della vittoria interessa molto relativamente, prima voglio vedere lo spirito competitivo dei giocatori in campo, poi una difesa aggressiva con i giocatori sullo stesso spartito e infine un attacco fatto di idee prima che di emanazioni lisergiche dalla fantasia dei Jays o di Schröder e Smart (quest'ultimo sempre che sia dei nostri).
Questi seltix visti finora non piacciono a nessuno.

Aaaaaaahhhhh cosa mi tocca leggere!!!!

M'inchino a cotanta apertura (va detto che non m'aspettavo nulla di meno dall'autore )
Non ho mai creduto in quel pulsante magico che fa diventare intergalattico, ma spero che gli avventori che avranno l'ardire di mettersi davanti ad uno schermo, possano intravedere piccoli miglioramenti nel gioco, e nell'atteggiamento.
Lez go Seltix!

Fabioooooooo hai ragione perfettamente: ex Trieste in Lega due tra l'altro... faccio una specie di correzione

Grande apertura Marcus.
Comunque io resto ottimista, non c'è sbrago altimenti non si arrivava a tutti questi OT, poi ci sono anche gli episodidi tutti questi OT li vincevi qualcuno in più e vedevamo le cose diverse.
Sempre forza Celtics s sottolineo Celtics.

Punto sul vivo il mio fratello triestino

... non ho neanche citato Billy Donovan, il coach dei Bulls, che con i Florida Gators ha vinto due titoli (2006 e 2007, con leader Horford, e poi Lee Humphrey, Joakim Noah, Corey Brewer e Taurean Green) più altre due final four tra il 1996 e i primi 15 anni del nuovo millennio. Un curriculum eccezionale e una vocazione alla vittoria che non ha conosciuto flessioni agli OKC Thunder che in 5 anni ha sempre portato ai PlayOff.
L'anno scorso ha avuto il primo anno interlocutorio ai Bulls ma impostando la squadra per puntare a qualcosa...
Come al solito usa rotazioni da college basket.

Una nota interessante: è stato giocatore NBA per un anno soltanto, per Rick Pitino ai Knicks nel 1988, e da lui portato subito nel 1989 a fare il suo vice a Kentucky, dove è rimasto per 5 anni, andando via l'anno prima del titolo dei Wildcats del 1996.

Da par tuo, MarcUs, da par tuo: eccellente presentazione che confronta le difficoltà odierne a quelle del nostro passato. Sebbene deluso dall'atteggiamento superficiale e supponente di qualche nostro giocatore, sfiduciato da un sistema di gioco che non quaglia nè in difesa nè in attacco, dubbioso sulla conduzione udokiana, nonostante tutto voglio sperare che per qualche fenomeno ctonio dalle viscere di Causeway Street emerga il pride primigenio e pervada ogni singolo componente dei Celtix*



*Seltix mi piace, mi piaceva anche Boston Basketball, però son speranzoso e in cuor mio li considero ancora Celtix, dove x sia un'incognita che speriamo di risolvere presto.

Se la squadra si dimostrerà all’altezza della presentazione li “rulliamo di cartoni”

Dotta citazione.
Speriamo bene.

se il gioco corale ancora non si è dispiegato, alcuni nostri giocatori hanno comunque dato segnali positivi con prestazioni promettenti.
Ho rivisto alcune fasi della partita contro i Wizard, la seconda.
E a freddo tutto prende una luce diversa.
Alcuni aspetti positivi, o quasi, li ho colti.
Allora:
ha avuto momenti strepitosi, quando taglia dentro è incontenibile sia che vada con o senza palla
legge i tagli con la proverbiale maestria, questa DEVE diventare un'arma per innescare l'atletismo dei nostri Brown, Tatum, Richardson, Langford, Williams, Nesmith, Juancho (effettivamente abbiamo un sacco di atletismo) e un fondamentale diversivo agli attacchi manovrati sull'esterno
sta giocando alla grande anche in difesa, il tempismo di alcune sue coperture, addirittura le stoppate ( 6 a fine partita!!!!!) sembrano un fondamentale migliorato, non è mai stato atletico, verticalista, ma sa giocare a Basket come pochi.
ha giocato oltre 40 minuti, a fine partita ha detto di sentirsi molto bene, non gli capitava dai playoff 2018 di avere un minutaggio così esteso. Fisicamente è tiratissimo. Bravo!
Josh Richardson ha messo a referto 18 punti ma soprattutto ha fornito alcune giocate difensive stranbilianti, la rubata, presa a due mani sull'entrata di Beal a tutta velocità con seguente lancio per il contropiede e canestro del 111 pari, nel secondo OT poteva essere la copertina della gara, l'avessimo vinta... giocata degna di quelle di Smart contro Charlotte.

Buongiorno...conto di vedermi in mattinata l'ultima partita con WAS (anche se leggendo gli altri commenti mi aspetto un' esperienza terribile!!!), mentre avevo visto la precedente e concordo con la fondamentale importanza che ha Horford non solo come prestazione individuale, ma proprio per lo sviluppo del gioco: a me pare che i migliori lampi (solo lampi però) di gioco ci siano quando c'è lui in campo che ha il QI cestistico nettamente più alto della compagnia, però, purtroppo, pure una certa età...con lui in panca la differenza è drammaticamente evidente, con la palla troppo ferma lasciato tutto all'iniziativa individuale e al lancio del mattone...credo e spero si migliorerà, ma non mi faccio troppe illusioni: vedo troppi mezzi giocatori (scusate la crudezza!!!) che forse farebbero fatica pure in EL...DAJE C'S!!!