Re: [2021/2022] Boston CELTICS @ Utah Jazz #23
Maravich ha scritto:
Una prova balistica notevole. Entrambe le squadre hanno attaccato molto bene. Le difese sono state piuttosto compiacenti, non tanto per atteggiamento quanto per fisicità. Falli sono stati commessi e soprattutto noi abbiamo usufruito presto del bonus nell'ultimo quarto, solo che non mi capacito della libertà concessa ai tiratori, da entrambe le parti.
Gobert è stato un po' il punto tattico chiave della partita. Per contenere il gioco interno dei Jazz, cosa che ci è riuscita molto bene, abbiamo dovuto fare i conti con una serata di grazia dei loro numerosi tiratori.
Tiravano in una vasca da bagno.
Bravi loro, anche a spaziarsi, sfruttando il nostro lavoro su Gobert.
I Celtics sono stati molto bravi anche in attacco, sfruttando i numerosi palloni recuperati in difesa.
Rimanere in partita fino alla fine contro un avversario che ti spara il 52% (mi pare) da 3 punti la dice lunga.
Poi nel finale puoi vincere e puoi perdere, a seconda delle circostanze, ma la cosa più bella che portiamo via da Salt Lake è una definizione più nitida del nostro gioco, della nostra identità in campo.
Con Brown forse sarebbe andata diversamente.
Peccato per Langford, mentre Nesmith mi pare sempre più inserito.
Da loro super Conley e non tanto per il 7/7 da 3 punti (che male che ci ha fatto), ma per la sua capacità di cambiare l'inerzia della partita, una dote che ha sempre avuto.
Solo con lui in campo abbiamo avuto grossi problemi a contenere Gobert.
A Ingles e Bogdanovic non gli si può concedere mezzo secondo.
Grande coach l'ho vista così come te e aggiungo un mio appunto. Nonostante i 37 punti potrebbero farci ritenere che Tatum sia stato travolgente, invece, la differenza tra noi e loro nei momenti caldi del ultimo quarto è stata proprio in 2-3 conclusioni scriteriate del nostro (a memoria: un'entrata in cui sul più cinque cerca il numero in sotto mano e la palla resta lì, poi, un isolamento che si prende con tiro da tre sul meno 4 e niente) mentre Conley non ne sbagliava più neanche mezza.
Tatum non è ancora capace di giocare a quel livello ma se ne prende la responsabilità.
Conley, che gli acciacchi hanno minato appena nel rendimento degli ultimi anni, rimane il più sottovalutato giocatore degli ultimi 15 anni, beate le squadre che da Ohio state in poi ne hanno avuti i formidabili servigi. Per me è un top 10.
Gobert invece tutte le volte che lo vedo mi sembra il più sopravvalutato degli ultimi 10 anni. Quanti limiti tecnici e tattici...
Horford (a proposito di bolliti) gli mangia in testa.
Ultima cosa: Horford e Smart MOSTRUOSI sono due giocatori che fanno cose straordinarie.