Sinceramente, della partita non mi importa niente perchè ieri sera, ancora una volta se mai ce ne fosse stato bisogno, ho avuto la chiara dimostrazione di come i problemi legati a questa Squadra partano prima di tutto dalla Proprietà e dalla Dirigenza. Come si può pretendere che i giocatori in campo esprimano l'orgoglio di indossare questa maglia quando i primi a non farlo sono proprio i Proprietari e i Dirigenti?
Alla vergogna del silenzio assordante sulla vicenda del Leprecano inzozzato ed offeso da quell' " ignobile ed inutile essere vivente" adesso si unisce la vergogna del lutto per Sam !
Sinceramente sono stordito.
La Storia di questa franchigia si starà vergognando di quei mercanti che si fanno chiamare Proprietari.
Non esprimo dispiacere, ma sdegno assoluto!

Eh sì Ale, come sempre, il pesce comincia a puzzare dalla testa.

Chiedo a MaucUs e ad altri lettori di siti e/o testate americane, se si fa menzione di questa cosa oppure no.
I tifosi se ne sono accorti? Interessa? Od importa solo a qualche pirla oltreoceano?

Non ho letto nulla, l'unica cosa era un tifoso che in chat rispondeva ad un altro su Celticslife dicendo che la NBA durante le festività non permette di associare lutto e feste. Mi sembra una mezza cazzata, facciamo pure intera, ma riporto per dovere di cronaca.

Se vogliamo qualcosa è stato detto e scritto venerdì:
https://clutchpoints.com/celtics-news-boston-honors-sam-jones-after-passing/
https://fansided.com/2021/12/31/celtics-pay-tribute-team-legend-sam-jones/

Ma se per Tommy e K.C. c'era il numero o comunque il rimando sulla maglia, perché per Sam non ci deve essere lo stesso trattamento, le "sartorie" erano chiuse per le feste?

Per noi tifosi onorare le vittorie del passato ed i grandi giocatori che ne sono stati artefici, non è un esercizio di stele, ma rappresenta identità, spirito di appartenenza. Privarci di questo è come privarci del motivo per cui tutti noi siamo legati ai Celtics, molto più degli altri tifosi, perché i Celtics non sono solo una franchigia NBA, sono uno stile di vita.

Video di una pochezza imbarazzante, se paragonato a quanto fatto in carriera dal giocatore per l'unica squadra in cui ha militato da pro.! Perlomeno, qualcosa è stato fatto, e per poco che sia è sempre meglio di niente. Passiamo dal pessimo al disdicevole, niente più.

Fosse vera poi la menata che l'NBA vieta, durante le feste, di mischiarci il lutto, cosa alla quale non credo (il video cosa sarebbe, la pubblicità di una sneakers?) aggiungerei due considerazioni....
1) sarebbe stato assolutamente doveroso, come suggerito da Gabriele, "vestire il lutto" e pagare la multa.
2) vista l'inevitabilità della cosa, suggerisco a Bill, a Bob, ed a tutti quelli il cui turno prima o poi, purtroppo arriverà, di scegliere con estrema attenzione il periodo in cui lasciare questo mondo, pena, il doverlo fare fra la semi indifferenza generale.
.....
.........
.............. conati a profusione.

Vorrei esprimere la mia felicità per la prestazione di ed al suo cinquantello annesso, un "calcio netto" alle numerose critiche e ai continui rumors di mercato che da varie fonti gli piombano addosso ormai da settimane.

Che la nostra stagione sia al di sotto delle aspettative è palese, ma i complimenti ai singoli quando piazzano prestazioni del genere mi paiono doverosi!

di ricordi di Sam Jones ce n'è tantissimi, giustamente, ma riferimenti alla questione "nastro nero" poche...
sui forum ce n'è una mezza dozzina nei commenti ma mai negli articoli che ho letto...

Dopo i miei tweet ho ricevuto qualche risposta in merito, privatamente.

La più interessante fa riferimento alla dipartita di Havlicek nell'aprile 2019.

Il black ribbon con il numero 17 comparve non alla prima partita.

Vero!
però in occasione della prima partita giocata (era la serie playoff contro i Bucks del 2019) tutto lo staff e i giocatori nel riscaldamento indossarono la maglia nera con il numero 17...

il periodo dell'anno non c'entra nulla
KC Jones se n'è andato a Natale dello scorso anno ...
il black ribbon con il ricordo di Tom aggiunse il KC ...

Non me ne volere.... ma a parte gli ultimi 4 minuti in cui ha letteralmente dominato, peraltro contro una squadraccia, per almeno 3/4 della partita è stato irritante come gli altri, ha perso dei palloni da non crederci...
Sarà che sono arrabbiato per come abbiamo approcciato la partita (come spesso accade) e per l'approccio societario ma faccio fatica a gioire dei macro-numeri della serata.
Rimane il fatto che alla fine ce l'ha fatta vincere ma le sensazioni durante la partita non sono state così positive...

Ah ma allora quando li chiamo cani ci prendo....

: "I love a dogfight. And I'm the biggest dog here."

Voglio esprimere un pensiero che coltivo da tanto: ci sono sempre stati giocatori, gruppi di giocatori o addirittura intere squadre che erano veri e propri cannibali, nel senso che prevaleva talmente tanto l'aspetto agonistico della vittoria, contro tutti, contro ogni logica di rilassamento, stanchezza. deconcentrazione, appagamento, che in ogni occasione in cui si materializzava lo spettro di una possibile sconfitta scattava in loro una rabbia agonistica, una ferocia che avvicinerei molto alla cattiveria che li faceva rifiutare in ogni modo l'essere battuti. Ed è in quei momenti che si sono viste squadre compattarsi in campo per impedire all'avversario di batterli, tutti uniti verso un unico scopo, impedire all'avversario di sconfiggerli. Non per ottenere i titoli sui giornali ma per sconfiggere l'avversario: famoso il racconto di Bird alla cerimonia di insediamento alla Hall of Fame del suo amico Magic, che raccontò alla platea tutta, dopo una vittoria dei suoi Celtics al Forum di LA e salito in pullman di aver visto nel parcheggio Magic attorniato da tanti suoi tifosi che lo consolavano e nel vedere il suo sguardo triste di aver pensato, grondando di goduria " Suffer Baby, Suffer ".
Poi naturalmente guardo ai nostri e debbo purtroppo accettare che per loro una sconfitta non sarà mai il " mostro che angoscia i loro sonni notturni ", debbo accettare che non c'è rivalità e competizione con nessuno, non c'è un avversario da sconfiggere per il gusto di farlo, c'è solo un tabellino da riempire per la propria gloria personale.
Ecco perchè non riusciamo ad avere ancora una squadra che lotta per la vittoria come l'unico risultato possibile: l'importante è partecipare !!

LA solitA incredibile giocatA difensiva, e LE idioziE fattE in attacco tendono a sbiadire.
Un po' meno cane ed un po' più di fosforo, caro Marcus, sarebbe più che auspicabile. Perlomeno, finché continuerai ad onorare con la tua presenza questa povera città razzista.

Spero nella vita di non farti mai uno sgarro, te lo ricorderesti oltre la notte dei tempi.

Lo sgarro è la mancata reazione (non parlo di violenza fisica) al gesto di Irving. Per il resto, se non se la prendono a Boston per certe dichiarazioni non vedo perché dovrei farlo io qui.
Non vorrei fosse ridotto tutto ad un "mi ha rubato la merendina, non lo perdonerò mai per idiota vendetta".
C'è ben di più, molto di più, in quello che definisci sgarro.
Ho passato notti insonni a guardare sto ragazzo (non solo lui ovviamente) convinto e confidando fosse un'altra cosa, persuaso che il lasciato passato dalle mani di Russell e Cousy a quelle di Havlicek e Cowens, a quelle di Bird e McHale, a quelle di Pierce e Garnett, fosse saldamente nelle sue mani. Per anni ho visto in lui il custode dei nostri valori, il difensore del pride, colui che avrebbe continuato a tramandare il verbo, ad alimentare la mistica, filo invisibile che unisce il passato con il presente, e che fa sì che i CELTICS siano più di una squadra di basket.
È una coltellata alle spalle quella tirata da Marcus, un colpo al cuore, mi stupisce molto abbia deluso così fortemente solo me.

E poi comunque intendiamoci, a scanso di equivoci;.
io non auguro nessun male sportivo a Marcus.
Dico solo che SE continuerà a raccogliere altrove gli stessi successi e riconoscimenti avuti fin qui a Boston, me ne farò in tempo zero una ragione.
Pensavo fosse amore, invece era un calasse.

"

PensavI fosse amore e invece era un 52
https://www.youtube.com/watch?v=0wWCx2LSVIQ

(che ora è un 77)

così giusto per ricordare che IT4 non è stato l'unico a parlare espressamente dei soldi.