Condivido....mistero di come i Bulls abbiano vinto in casa dei Bucks.

Toronto Raptors head coach Nick Nurse had issues with the officiating in Game 1 of the first-round series against the Philadelphia Sixers.

After the Raptors' loss in Game 1 on Saturday, Nurse shared that he thought there were several fouls that should have been called on Embiid, adding on Monday that there was little improvement made.

Embiid, who finished with 31 points, 11 rebounds against Toronto Monday to lead 76ers to 112-97 win over the Raptors, addressed comments made by Nurse following the teams' first meeting on Saturday.

"He's a great coach," Embiid said.
"Obviously, he's been able to accomplish (a lot) and always been a big fan.
But, I told him, respectfully , to stop bitching about calls."

Il commento di Barkley è stato che ha senso lamentarsi dell'arbitraggio quando una decisione contestata decide una partita punto a punto ma non quando perdi con tale distacco.

Partitina di Valanciunas
Hai capito i Pelicans?!

Ovviamente i Suns sono fortemente penalizzati dall'assenza di Booker (rientro previsto per metà maggio a causa di uno stiramento tendineo al ginocchio) ma i Pels non ne hanno colpa.
Giocano per vincere e lo stanno facendo davvero bene.
Guidati da Ingram, McCollum e Valanciunas, sono diventati una squadra interessante da vedere.
In attacco niente male, anche se da 3 punti sono molto lontani dalla pericolosità degli Heat.
In difesa sono piuttosto fisici con il contributo di Hayes e Nance.
Se come i Suns stanotte, contro di loro tiri con il 26% da 3 punti difficilmente la porti a casa.
Ingram è quel prototipo fisico di giocatore, (come Tatum, Durant e Antetokounmpo, per fare alcuni esempi illustri) che più di ogni altro fa la differenza per doti tecniche e/o atletiche.
Poi McCollum a me piace molto per eleganza e varietà dei gesti.
Una notazione che mi sento di fare è che trovo una notevole distanza tra l'intensità difensiva di Celtics - Nets e quella di ogni altra serie.

Gli Heat sono un brutto cliente per tutti e questo è fuori discussione, certo che gli Hawks sono realmente poco consistenti.
Esemplificano la classica squadra ricca di bei nomi che non ha però una propria solida identità.
La difesa non è il loro punto forte.
Squadra evanescente se ce n'è una.

ho guardato Bucks -Bulls e non mi capacito della passività e mollezza dei tori... Bucks profondi e con un giocatore come Holiday che è in stato di grazia

e ho guardato Warriors - Nuggets ... partita iniziata con una manata di Green a Jokic, cui è immediatamente seguita una quasi rissa di Green con Gordon, che ha continuato a inveire da panchina a panchina .... per una tensione crescente ma risolta con il cinque alto di Kerr al suo fidato sicario Green...
e a me tutto questo non piace
poi, solito campionario di mossette e faccette di Curry (non mi piace) ma anche dei tiri che solo lui sa prendere e mettere (... e anche Thompson sembra ormai tornato al suo livello ... ) per una partita che si è infiammata nel gioco per un finale punto a punto in cui ha avuto la meglio Denver

I Warriors sono una gran bella squadra ma per gli aspetti che tu hai giustamente rimarcato, riescono a risultare istintivamente detestabili.
Penso che molti tifano Denver, dove il coach è un grande esempio di onestà sportiva (mi piace ascoltare le sue dichiarazioni post partita) e dove il leader è "silenzioso", assomigliando molto a Tim Duncan per questo motivo.
Purtroppo è probabile che passerà il turno la squadra del giullare Curry, del killer Green e del piangina Kerr (battuto in questo solo da Nurse).
A ovest le altre serie paiono essere destinate ad allungarsi parecchio essendo tutte sul 2-2

non se ne esce. chi uscirà vivo dall'Est avrà fatto i conti con Miami.
LA stella è Butler, ma da lì in poi c'è tutta una serie di giocatori mortiferi o da entrambi i lati del campo (Adebayo, Lowry, Tucker) o su un lato del campo (Robinson, Herro, Strus).
Roster veramente pensato e costruito con un'attenzione e arguzia quasi diabolica.

Su questi Bucks senza Khris Middleton (ginocchio sinistro e rientro previsto non prima del 6 maggio) e George Hill (stiramento addominale e rientro tuttora imprevedibile) si può dire che hanno la panchina lunghissima e che i Bulls non li stanno mettendo per nulla in difficoltà.
Sono i campioni in carica e quindi meritano i favori del pronostico contro chiunque affronteranno, anche se una difficoltà ulteriore per loro potrebbe essere data dal fatto di dover incontrare la vincente di una serie che si sta svolgendo su un livello di intensità molto più alto.
Credo che Udoka e staff si stiano già preparando tatticamente per eventualmente affrontare i Bucks e lo stesso starà facendo coach Bud.
Nei Playoffs il lavoro di preparazione svolto dagli allenatori è impressionante e fonte certa di grande stress.

Uno dei mantra tecnici ormai conclamatI in NBA ma anche in Europa direi, sono gli angoli occupati, ritenuti una costante minaccia per la difesa.
L'arco dei 3 punti è fissato a 7,24 metri ma negli angoli a 6,71 metri, 53 cm. in meno.
Questo motivo giustifica la ricerca del tiro da 3 punti dagli angoli.
Oltre a questo aspetto, gli angoli occupati sono utilissimi per allungare ed allargare la difesa, creando automaticamente più spazio per i pick and roll.
Da questi concetti deriva il minore ricorso ai movimenti senza palla che iniziano non appena un giocatore in attacco sfrutta un closeout lungo della difesa e che comunque terminano sempre con gli angoli occupati.
Il closeout è il movimento di recupero del difensore verso il giocatore che ha appena ricevuto la palla.
Questi ampi spazi di recupero si generano a causa di aiuti, raddoppi e rotazioni difensive.
Questo mio intervento si giustifica con l'intento di dimostrare quanto pesante sia l'influenza dell'arco dei 3 punti nello sviluppo tattico del gioco.
Rispetto agli anni '80 oggi i tiratori sono molti di più.
L'arco dei 3 punti ha pesantemente impattato sul gioco.
A mio gusto e parere, solo negativamente.
È diminuita l'importanza del movimento dei giocatori senza palla e il gioco spalle a canestro.
Trovo meno varietà e di fatto maggiore prevedibilità.
Perché premiare con 3 punti un tiro che è spesso non contestato e tutto sommato non reso così difficile dalla distanza?
Se saper essere efficaci tirando da lontano rimane pur sempre un vantaggio, perché non abolire quel volgare e limitante arco?

Secondo me coach Bud punterà a intasare l’area sotto il canestro piú che mai e accoppiando il Greco su Durant

Eccccerto, Bud non è mica un fesso come Nash (o Vogel).