Siamo qui perché abbiamo deposto dal trono i campioni, ma non è arrivato ancora il momento per sentirci realizzati... per quello ci vogliono 8 vittorie e 4 di queste devono essere entro le prossime 7 partite contro la compagine della Florida.

Altro turno, altro sfidante, il livello è ancora più alto. Questo ormai è il punto in cui si vince con i dettagli, si vince non sbagliando più niente. Qui i vantaggi buttati e gli approcci leggeri si pagano con gli interessi, con le sconfitte e la fine di un sogno.

Di fronte a noi ci sono i primi dell'Est, una squadra spesso trascurata ma che al suo interno ha tutto: ha il centro tuttofare, il leader carismatico, il veterano tosto, i tiratori mortiferi, lo specialista difensivo, i giocatori con tanta energia, il coach furbo e l'organizzazione efficace. Altro aspetto molto importante: ha anche la salute dalla sua.

Abbiamo sistemato i conti con Nets e Bucks, ora c'è un altro conto in sospeso da saldare sulla strada della nostra redenzione, forse quello più salato di tutti visto che un paio di anni fa ci hanno soffiato la finale in modo scaltro, con una difesa a zona che ci mise letteralmente sotto scacco.
Ma forse quel conto va oltre a quello, c'è dietro molto di più, un qualcosa che ci fa ancora male a pensare e che i nostri idoli di una volta sognano che venga vendicato dai nostri idoli odierni.
https://www.youtube.com/watch?v=ehmwmpBoiF4

Purtroppo in virtù del risultato della RS inizieremo dentro le mura ostili dei nostri avversari, ma non dobbiamo farci intimorire, perché siamo i Celtics e siamo grandi!
Testa bassa, senza paura, con la grinta, con il cuore oltre l'ostacolo e con tutto il nostro sostegno possibile.. diamoci battaglia!

C'è da essere fieri di quello che stiamo facendo, ma non abbiamo alcuna intenzione di lasciare l'opera a metà: dobbiamo vincere!
Il modo migliore per farlo è infliggendogli la sconfitta a domicilio, incanalando la serie verso di noi e non voltandoci più indietro.

Largo a questi Celtics

Ragazzi preparate gli estintori, aiutiamo a Lucky nella missione di andare a spegnerli




Questo è il nostro schieramento:

IMPERATORE:

COMANDANTE:

SOLDATI:

GARA 1
Campo di battaglia: American Airlines Center
Data e ora: mercoledì 18 maggio, ore 2:30

Apertura strepitosa!

LETS GO CELTICS!!

Grandissimo Gabriele!!!

Gabriele,

Beh, ora viene il bello. Non che ciò che abbiamo fatto sinora già non lo fosse: Durant e Giannis erano due macigni da superare. Non era scontato, no. Ma forse, anche per le posizioni al termine della regular season, rientravano nell'ordine delle cose. Vale a dire due squadre che essenzialmente erano due giocatori: va da sé che una squadra vera, formata da ottimi giocatori e un ottimo allenatore, avesse buone chances di batterle. Ora invece affrontiamo chi ha fatto complessivamente meglio di noi. E si tratta di una squadra vera, formata da ottimi giocatori e un ottimo allenatore. Dunque per vincere dobbiamo salire di livello. Dove? Dappertutto e in ogni aspetto: in attacco, in difesa, in contropiede, a rimbalzo, negli assist, nei blocchi, nei movimenti di palla e senza palla, nelle percentuali, in aiuto, in attenzione, in concentrazione, in determinazione, in astuzia, in creatività. Dobbiamo diventare perfetti, dobbiamo giocare il miglior basket possibile. Dobbiamo ogni volta far meglio. Una gara contro l'avversario che diventerà anche gara contro noi stessi. A superarci. Se riusciremo a farlo, avremo davvero tante buone possibilità di vincere e andar avanti. Altrimenti saremo in loro balia. E non è troppo bello per una squadra di campioni dipendere dai propri avversari.
Meglio di noi Miami ha l'età e l'esperienza. Butler, Adebayo, Lowry, Oladipo, Robinson, Tucker sanno bene dove possono arrivare, giocano da anni a questi livelli. Noi no. Ma forse questo può essere il nostro vantaggio: siamo nuovi e siamo giovani, abbiamo voglia e fame da vendere, siamo sfrontati e irriverenti e giorno dopo giorno possiamo e vogliamo puntare più in alto, come gli atleti al culmine della forma, sull'onda della magia del momento e del successo. Non sarà facile, no. Però dopo diversi anni, sotto la guida di un allenatore che il titolo di Coach of The Year è pronto a prenderselo sul campo, ora siamo pronti per dimostrare, non solo che i Celtics sono tornati, non solo che siamo pronti a vincere queste finali, ma che i Celtics sono pronti a diventare per i prossimi anni l'icona da sognare, da seguire, da emulare. Perché il nostro basket d'oggi e d'ogni partita da oggi è il basket più bello, performante e straordinario da vivere. Concreto, leggiadro e leggendario. Concetti a cui in casa Celtics siamo particolarmente affezionati.
Perciò
LARGO A QUESTI CELTICS!!!!

probabilmente out...

A Miami mancherà sicuramente Lowry, questionable Tucker, Strauss e altri 2 che non ricordo. Avanti tutta dai dai dai

tolto Lowry che è fuori, tutto il resto è pre-tattica.
mi aspetto Smart, Strus, Vincent e Tucker in campo.

poi, lato nostro, dipende molto dal livello complessivo di autostima che abbiamo.
eventualmente potresti partire con White in quintetto in questa gara 1 conscio del fatto che puoi risparmiare un po' Smart e che l'obiettivo è di tornare a Boston 1-1.

tutte speculazioni, ma lo scenario più verosimile è che, tolto Lowry, Spoelstra ed Udoka vorranno partire in gara 1 con l'armamentario al completo.

Splendida apertura, per una serie che ci terrà tutti incollati allo schermo, col fiato sospeso.
Nonostante le battaglie coi Nets e i Bucks, sarà questa la guerra che decreterà o meno la nostra consacrazione definitiva, perché, sebbene non sia la prima ECF degli ultimi anni, è forse la prima volta, dopo tanto tempo, che vi approdiamo come squadra con la "S" maiuscola, non solo nel carattere e nella determinazione (straordinari anche nel nostro roster di qualche anno fa), ma anche nei valori tecnici e tattici.
Siamo una grande squadra: questa l'unica verità tangibile nell'approdo a questa sfida con gli Heat.
Non c'è bisogno di "crederci", non è un'allucinazione collettiva: noi siamo forti.

Stanotte inizia la guerra. Chi si ferma è perduto.

Una serie bella tosta, difficile, ma giocando concentrati e con una difesa all'altezza si può fare...
Let's go C's

grande grande grande Gabriele

Consentitemi qualche riflessione e perdonate la lungaggine.

Ho ascoltato con vivo interesse la conversazione in podcast, ieri notte. Piacevolissima.
In diversi momenti avrei voluto intervenire.
Soprattutto avrei voluto esprimere la mia disapprovazione ad alcune considerazioni di Salvatore circa la pochezza tecnica dei Bucks.
Cioè, se consideriamo poca cosa i Bucks non ci rendiamo conto della grandezza dei nostri.
I Bucks sono fortissimi.
Noi di più.

Con questo spirito affrontiamo dopo solo 48 ore i temibili Miami Heat, in una serie che offre tantissimi pensieri e spunti, non pochi grattacapo (ma forse non più di quelli che portavano Nets e Bucks).
Credo che avremo di che discuterne.
Lo scenario a mio giudizio cambia nettamente. I Bucks erano una squadra molto diversa da noi, i Nets sono addirittura l'opposto di noi, invece Miami ci assomiglia in molti aspetti, del gioco e dell’organico anche.

Entrambe veniamo da 8 W e 3 L nei play off.
Loro hanno affrontato Hawks e Sixers, consentendo solo 97,5 punti a partita e hanno tenuto gli avversari sotto i 100 punti sette volte su 11. La difesa orchestrata da Erik Spoelstra finora tiene le squadre avversarie su percentuali di tiro molto basse, si classifica seconda nella post-season per palle recuperate a partita e palle perse forzate. Ho visto la gara sei contro i Sixers e li hanno mandati in tilt. Ne sono capaci.

Il leader (difesa o attacco che sia) è Jimmy Butler ( sta portando 28.7 ppg, tanti assist e svariati rimbalzi), Adebayo è forte, lo sappiamo bene, ma almeno in termini statistici ha vissuto-complice più di un acciacco- una stagione transitoria, per non dire in calo, Herro è stato alterno finora nei playoff ma ha chiuso una stagione regolare strabiliante da oltre 20 punti di media e come sesto uomo dell’anno, Kyle Lowry, invece, sta affrontando un infortunio al tendine del ginocchio che gli ha fatto perdere già diverse gare. Dvrebbe rientrare a serie in corso.
Vincent che ne ha preso il posto in quintetto è un furetto difensivamente attivo, molto rapido. Oladipo è tornato su ottimi livelli. Il veterano PJ Tucker è un giocatore davvero determinante, ago della bilancia della difesa e molto bravo a creare spazi in attacco. Classico giocatore che rende ben al di là dei numeri, è campione in carica (era nel quintetto dei Bucks lo scorso anno), come sempre immola i suoi 195 cm contro qualunque attaccante e sa metterla dalla distanza, va a rimbalzo come un’ala grande ed è capace di difendere su una guardia che porta palla come su un centro di 7 piedi. (Ecco: lui è il paragone più immediato che farei io del nostro Grant Willliams)
Duncan Robinson sembrerebbe uscito dalla rotazione, la sua mollezza in difesa evidentemente non fa il pari con le straordinarie qualità balistiche. Max Strus è al contempo diventato un punto fermo, attivo in difesa ed estremamente affidabile al tiro.
Il tiro. Appunto.

Gli Heat sono stati la squadra numero 1 nella stagione regolare nel tiro da 3 con il 37,9%. Quel numero è sceso al 32,1% nella post-season poiché Herro, Max Strus e Gabe Vincent hanno avuto le mani freddine in diverse circostanze.
La difesa dei Celtics da parte sua ha concesso la percentuale più bassa di tiri da tre punti agli avversari nei playoff (32,9%). E la difesa sul perimetro è senza dubbio un nostro punto di forza.

Mentre i Bucks intasano la vernice e ti sfidano a batterli da tre, gli Heat proteggono l'arco in modo più aggressivo, come noi: gli avversari hanno tirato il 33,9 percento da 3 punti contro Miami nella stagione regolare, a pari merito con Boston e Golden State per la percentuale più bassa nell’NBA.
La difesa di Miami è più piccola e più agile di quella di Milwaukee, che vantava una difesa della vernice d'élite con Brook Lopez e Giannis Antetokounmpo ma era vulnerabile al tiro esterno. La coppia Bam Adebayo e PJ Tucker (con il validissimo Dedmon come backup) è invece fantastica per difendere il perimetro (né più né meno dei nostri 2 Williams e Horford), per cui sarà assai improbabile che ci siano triple wide open da prendersi.
Però, perchè c'è un rovescio della medaglia, sono meno efficaci dentro, meno certamente di Giannis e di Lopez, non in assoluto. Per cui la missione sarà attaccarli lì e spero che i Jays per primi attacchino il ferro, più che possono, con veemenza, perché se riuscissimo a farli ripiegare dentro, indeboliremo tutta la loro tenuta complessiva.
Gli Heat non sono una squadra che fa dell’attacco la sua arma vincente, in stagione regolare erano solo 17mi per punti realizzati.
I punteggi di queste finali di conference potrebbero essere quindi in ordine di grandezza collegiale o quasi.
Dipende da noi.
Ecco: noi.
I CELTICS stanno giocando un basket favoloso. La difesa contro Nets e contro Bucks è stata straordinariamente efficace. Affrontando con eccezionale efficacia schemi, interpreti e soluzioni diverse, a dimostrazione di una poliedricità di squadra e di una adattabilità difensiva clamorose. In attacco c’è stato qualche passaggio a vuoto (in particolare l’ultimo quarto della quinta) ma sta girando, stiamo girando. Abbiamo il secondo miglior differenziale di punti nei playoff (+6,6) proprio dietro a Miami. Abbiamo 5 uomini in doppia cifra per punti. Tatum ha una media di 28,3 punti a partita (con 6,1 assist), ha avuto finora cinque partite da oltre 30 punti in questa post-stagione, e Brown aggiunge 22,2 punti a partita e poi ci sono Smart, Horford e G. Williams che sono oltre i 10 punti di media. Aggiungo pure Pritchard che nella gara 7 contro i Bucks ha dimostrato di avere punti nelle mani e potrebbe giocare anche di più contro Miami e Vincent con cui si accoppia meglio rispetto ai “fisicati” di Milwaukee. Nell'ultima di RS, persa contro Miami ma dopo una prestazione gagliarda in quella che fu la prima gara senza Timelord dopo la lacerazione del menisco, Theis relizzò 15 punti in poco più di 15 minuti con percentuali immacolate. Direi che anche la sua precisione dai 5 metri al ferro possa essere premiata dall'assetto aperto degli Heat.
E poi potrebbe tornare proprio Rob WilliamsIII e allora avremmo da spendere una risorsa enorme a protezione del ferro e a rimbalzo.
Nota dolente della serie precedente.
A rimbalzo contro Milwaukee abbiamo molto sofferto. Abbiamo un differenziale di rimbalzo di -2,2 nei playoff dove Miami è +3,7. Ma, per quel che vale, i Celtics hanno vinto la battaglia a rimbalzo in ogni partita di regular season contro gli Heat.
I Bucks, però, hanno accumulato 76 rimbalzi offensivi contro i 53 dei Celtics e hanno vinto complessivamente e in maniera netta la battaglia al rimbalzo 346-299. Ma abbiamo vinto la serie lo stesso.
Potrebbe essere molto diverso, adesso. Miami si è classificata al 22° posto nella NBA per rimbalzi in questa stagione.
Insomma, ci siamo.

Fantastica lettura, grazie!