Ma infatti, bravo elCrispo. Inutile scaldarci tra noi, siamo tutti dallo stesso lato del fiume [cit.] e quindi pensiamo a Miami, sono loro i nostri nemici (sportivi).

Verissimo, la sirena finale è l'unico giudice supremo che sancisce i destini della partita.

Parlo per me ovviamente, ma quello che avevo scritto e che ribadisco resta più una curiosità che altro, è che siamo davanti ad un'anomalia nello svolgimento delle partite. Oggi addirittura si è rincarata la dose di stranezza.

Per @EliasSports, the Heat have won just 2 quarters this series (3rd of Game 1 and 1st of Game 3), winning those quarters by a combined 46 points.

Miami is the 1st team in NBA postseason history to win just 2 quarters in the first 3 games and have a series lead.

Poi se non interessano questi dati ci sta, a me fanno impazzire di cuorità.

Ottime analisi di tutti, che dimostrano che, beh, gli Heat han fatto una grande partita e noi una partita semplicemente anomala. Quindi, io che con le strategie e le tattiche sono ancora molto newbie, mi limito a dire che non vedo l'ora di gara 4, perché so che abbiamo un bel sassolone da levarci dalla scarpa.

P.S.
Theis ha iniziato in quintetto ma è stato praticamente cassato dalle rotazioni, chiudendo la gara con appena 10 minuti giocati nonostante l'assenza di Rob. Bocciatura integrale? La nostra serie (i nostri playoff!) ruota sempre più attorno alle condizioni del nostro RWIII, che, fosse in campo, permetterebbe agli altri lunghi, tra cui Theis, di rendersi utili in maniera diversa e più nelle loro corde. Speriamo bene.

Il ginocchio di Rob non è in condizioni rassicuranti, gonfiore e dolore e "sarà così per tutti i playoff", dice Ime:
https://www.masslive.com/celtics/2022/0 ... yoffs.html

Purtroppo era prevedibile.

Sigh.
Toccherà gestirlo bene.

Capisco la curiosità ma non mi stupisco più di tanto, hanno vinto i due quarti creando gap importanti (25 e 21 punti) che non siamo riusciti a colmare nonostante una buonissima reazione soprattutto in questa terza partita. Noi nella partita vinta abbiamo creato un gap di 25 punti nella somma di due quarti. Vediamo nel prosieguo se le cose cambieranno.

Che dire...come sempre avete già perfettamente sviscerato tutto dal punto di vista tecnico tattico..a me resta solo una sana grande..enorme delusione sportiva...ma non tanto in senso critico contro la squadra...è uno di quei dispiaceri sportivi puramente legati alla sconfitta..io per carattere vedo tendenzialmente le cose un po' negativamente...dopo gara 2 il mio cuore di tifoso che ha visto 1 titolo dal 1987 ha cominciato a vagare..concedendosi una breve vacanza nel sogno delle Finals dopo 12 anni..e chissà...e puntuale come le tasse...è arrivato il ceffone a mettermi di nuovo seduto..va beh..amen..vada come vada..come ricordo sempre a mio figlio..1 vince ..29 NO...noi siamo arrivati tra le migliori 4...ovviamente non è il #18 ma è comunque motivo di orgoglio perchè esserci,lottare,guadagnarsi ogni W con abnegazione è tutto ciò che tenere i Celtics significa..ed è anche grazie a tutto quello che ho avuto la fortuna di leggere qui che l'ho ancor di più capito..fino all'ultima sirena LET'S GO CELTICS ..buona serata a tutti voi

Bravo Marcello,
lotteremo fino alla fine

l'ho scritto diverse volte ma sembra che non sia stato chiaro.
I problemi al ginocchio di Williams III non sono postoperatori ma sono relativi ad uno scontro con Antetoukounmpo come dichiarato da Udoka circa 10 giorni fa.
Purtroppo la contusione ossea, l'ematoma e il gonfiore riguardano lo stesso ginocchio operato.

https://celticswire.usatoday.com/2022/05/13/nba-boston-celtics-timelord-bone-bruise-giannis-ow-2022/

https://finance.yahoo.com/news/robert-williams-iii-dealing-bone-172607622.html

Fiducia in questa squadra, i ragazzi se la sono guadagnata sul campo.
Loro sono forti, quadrati e guidati da due volpi come Spoelstra e Riley, non sarà facile e nulla sarà scontato, ma la squadra ha le capacità, la forza e la tenacia per giocarsela con tutti.

Fatece largo che passamo noi.

Buon ultime arrivano anche le mie opinioni, semmai siano per altri d’interesse. Ultime perché stanotte ho avuto un pessimo fine gara sia per l’andamento del gioco che per un inconveniente domestico che mi ha costretto ad abbandonare l’attenzione salvo fulminee incursioni al computer giusto per aggiornarmi, spesso incappando in timeout e comunque capendoci ben poco. Dunque ho evitato commenti in chiusura e oggi mi sono astenuto riconoscendo ad altri di aver migliori elementi rispetto ai miei.

Primo dato. Credevo che avremmo prevalso. L’ho creduto sempre, fino alla fine, fino a quella maledetta ultima sirena. L’ho scritto prima della gara: credo che siamo più forti, abbiamo maggiori potenzialità da esprimere. a patto di poterle e volerle esprimere.

Secondo dato. Proprio per quanto appena detto, mi allineo a quanto rilasciato nel dopopartita da coach Udoka: “E’ desolante esser entrati spenti in una finale di Conference”. Indubbiamente c’è stato un problema d’approccio alla gara. Anziché reagire alla loro difesa cercando modo di superarla, ci siamo fatti intimidire, abbiamo cominciato a protestare e dalla gara siamo usciti mentalmente perdendo lucidità. Avevo già segnalato il problema delle amnesie collettive di gioco. Pensavo che si fosse varata una soluzione in Al e Marcus, i più esperti. Ma, al contrario di gara 1, ieri sera erano in campo: sono finiti anche loro travolti. Solo verso fine quarto sono arrivate le prime risposte. Ma la frittata era ormai fatta. Abbiamo dunque quel problema: occorre imparare velocemente a gestirlo e limitarlo.

Terzo dato. Ho scritto che pareva gara 2 a parti inverse. E, se mi fa strano che non abbiamo pensato a cosa può far l’avversario per disinnescare questo nostro gioco (che, tradotto, è quello che avremmo dovuto far noi dinanzi a chi pratica quel gioco contro noi), mi dà profonda soddisfazione che gli Heat non siano riusciti a rientrare mentre invece noi siamo arrivati fino a -1. Anche questo mi fa dire che siamo più forti. Poi, certo, dal punto di vista del risultato, sia Miami in gara 2 che noi in gara 3 abbiamo perso. Ma per riuscire a vincere noi dobbiamo far molta meno strada di loro. Lo stesso vale per il computo dei quarti vinti e persi: il risultato delle partite dice inequivocabilmente 2 perse una vinta ma, se si guarda la cosa in termini di che fare, beh, loro possono sperare d'azzeccare un quarto straordinario per loro e straordinariamente negativo per noi, mentre noi possiamo sperare sia di rispondere meglio ai nostri quarti difficili, ma anche fare ancor più il vuoto nei nostri tanti quarti fantastici.

Quarto dato. A preoccuparmi ci sono anche amnesie nelle soluzioni di gioco. Vale per Jayson come per Granito e Derrick, come per tutti. A volte i nostri raggiungono buoni punteggi poi rimangono bloccati lì, come se improvvisamente quelle situazioni non venissero più cercate nonostante producano esiti positivi. E’ capitato a Jaylen, persino ad Al che è rimasto fermo a 20 punti realizzati dall’ultima parte del 3° quarto sino alla fine (probabilmente avrà deciso di concentrarsi su altre situazioni). Certo, ci sono le difese avversarie ma forse anche noi non siamo così chirurgici nel perseguirle. Questo però mi fa dire che non siamo ancora perfetta macchina da basket, abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. E quindi, se lavoriamo, possiamo vincere. Dunque lavoriamo. Non ho dubbi che Ime e i ragazzi siano al lavoro, molto più di altri. E questo è un altro motivo per esser ottimista e convinto di farcela.

Quinto dato. Non so quanto l’attuale Timelord avrebbe cambiato la partita. Quello pre infortunio avrebbe potuto farlo assai di più. Certo Adebayo avrebbe fatto più fatica, soprattutto all’inizio quando è stato devastante. Ma credo che ieri sera la sua strada l’avrebbe comunque trovata. Invece, al di là di alcuni lampi (come nel 3° quarto di gara 1), non credo che l’attuale Timelord avrebbe da solo potuto capovolgere il risultato. O meglio, credo che l’attuale Timelord, sommato ad Al, sommato a Granito e Theis, ma anche a Brown, Tatum, White, Smart e Pritchard ci possa comunque aprire opportunità di cui senza lui non possiamo mettere in canna. Quindi diventiamo più deboli. Ma chiunque va in campo è pronto a spendersi per farne sentire la mancanza il meno possibile. Anzi, per non farla sentire del tutto. Anzi, far apprezzare le diverse opportunità che egli sa mettere in campo.

Sesto dato. E’ stata una partita epica, carica di tensioni. Mai sarò abbastanza grato a Marcus e Jayson per aver reagito in quel modo ai loro infortuni. E’ però la parte che più temo: basta un infortunio, anche banale, e gli equilibri possono finire alterati e la squadra più forte non poter far altro che limitare i danni. Però, come hanno dimostrato Marcus e Jayson, noi siamo molto più inesplorati, abbiamo certamente più voglia, siamo molto meno “arrivati” di loro. E nel mazzo anche questo elemento dobbiamo giocarcelo e metterlo in campo.

Comunque noi lottiamo fino all’ultimo pallone, all’ultima sirena. E, forse perché siamo ancora giovani, abbiamo pericolosamente bisogno di trovarci sull’orlo per dare il decisivo colpo di coda. E’ rischiosissimo. Ma è lì che dobbiamo dimostrare 'esser campioni. Gli Heat lo sono, lo sappiamo. Noi sappiamo di poterlo essere. Abbiamo nel carniere tutto per vincere la serie. Ci sta che possiamo non farcela. Ma, in base a ciò di cui siamo capaci e che lungo tutto l’anno abbiamo abbondantemente dimostrato, e pure in base a ciò che ancora possiamo e ancora vogliamo dimostrare di saper fare, ci sta assai di più che ce la facciamo. E alla grande! Da Celtics!!!! Dunque
LARGO A QUESTI CELTICS!!!

Jay King: ha detto che ha avuto una "distorsione piuttosto brutta" e ha gonfiore oggi. Continuerà a farsi curare. Tatum sta bene. è migliorato, ma rimane giorno per giorno per Gara 4 .

L'importante è sempre trarre insegnamenti da queste sconfitte, perché nello sport, come nella vita, a volte si vince ed a volte si impara. Questo è il mio mantra tennistico.

Me sembri Gianni Clerici !!