Il venerabile maestro.

Iniziamo a distanza di 26 ore con gli aggiornamenti medici, così non perdiamo il ritmo.

(right shoulder instability episode) - OUT
(right ankle sprain) - QUESTIONABLE
(right cervical nerve impingement) - PROBABLE
(left knee soreness) - QUESTIONABLE

A mio parere tutte queste sconfitte che stiamo subendo in momenti delicati, sì, ma non decisivi, sono tanti, piccoli tasselli che ci rendono via via più squadra, più completi, più grandi.
Coi Nets siamo stati capaci di portarle a casa tutte e 4, alcune in maniera rocambolesca (come la prima, che poteva tranquillamente essere una sconfitta), altre dominando, ma ci hanno comunque insegnato tanti concetti che abbiamo poi applicato coi Bucks, dove siamo stati sull'orlo del baratro più volte, eppure ci siamo sempre saputi rialzare, fino a chiudere strepitosamente la serie, guadagnando altre certezze e insegnamenti. Con gli Heat è lo stesso: si tratta di un'altra sfida, ancor più difficile, che ci aiuta a proseguire il nostro percorso di maturazione. Se nella prima sconfitta, dopo un primo tempo eccezionale, avevamo subito una sbandata nel terzo quarto, ora per via della stanchezza, ora per via del loro gioco asfissiante e un Butler fuori scala, per poi, consci dei nostri errori, rifarci in una gara 2 da incorniciare (forse una delle nostre più belle partite degli ultimi anni); nella seconda ci siamo fatti travolgere fin da subito da un'intensità straordinaria e difficile da arginare, specie se non si trova in fretta una quadra. Forse mi sbaglio, ma credo che una situazione così, sotto di 20+ punti dopo il primo quarto, sia stata più unica che rara per i "nuovi" Celtics post-gennaio. Ecco, quindi, una nuova lezione da imparare. Quante ce ne mancano, adesso? Non penso tante, sinceramente. E forse è questa la grande costante dei nostri C's versione playoff 2022: l'aver affrontato 3 squadre estremamente diverse tra loro, tutte fortissime, tutte capaci d'insegnarci tanto sui nostri pregi e i nostri difetti. Ci sono stati i Nets delle due superstar offensive; i Bucks del semidio greco e della super difesa nel pitturato; e ora gli Heats, con la loro intensità asfissiante e la difesa perimetrale e a zona in grado di far inceppare i nostri meccanismi offensivi.

È un viaggio che ci sta dicendo chi siamo, con una meta che è vicina ma non necessariamente dietro l'angolo, eppure sicuramente in vista, oggi e per i prossimi anni.

Io non ho bisogno di credere in questi ragazzi: hanno già dimostrato il loro valore.
Io posso solo portare la mia passione, il mio tifo, e osservare una squadra vera, forte, convinta, incredibilmente talentuosa e allenata strepitosamente. Una squadra che mi ha dato tanto e sicuramente continuerà a farlo.

Una squadra che sanguina verde. Una squadra di veri Celtics. Una squadra mai doma, che cade e sa rialzarsi.
Una squadra che ha già la testa a gara 4. E io non voglio essere da meno.

Proprio così caro mio, sembra una frase da cioccolatino, ma non lo è, anzi nasconde una grande verità. Se nelle sconfitte non ci trovi un motivo di miglioramento, un'attenta analisi di come le cose non sono andate per il verso giusto e del perché le tue debolezze hanno prevalso sulle tue forze, prima o poi sarai esposto alle stesse problematiche. Solo con il ragionamento e l'analisi certi momenti possono essere affrontati e corretti. Certo le debolezze difficilmente diventeranno un punto di forza, ma perlomeno saprai affrontarle e nasconderle in situazioni similare. Fare tesoro degli insegnamenti è impagabili, quando si è troppo giovani è difficile capirlo, ecco perché esistiamo noi vecchie cariatidi a ricordarlo.

Dì, Deep, ad Al glielo spieghi tu che, oltre un bollito, è pure una vecchia cariatide?

Lui è ancora a metà, è una mezza cariatide.

Cioè, vuoi dire che non è neppure una cariatide tutta intera?

No è ancora giovane, sta maturando in una cariatide, col tempo ci arriverà.

Invece a me sembra che, più matura, e più mi diventa Snoopy.

la città è in fermento a partire dalla sua squadra più storica, ecco i Red Sox che arrivano al Fenway Park indossando i colori dei gloriosi Boston Celtics

https://twitter.com/RedSox/status/1528529164042747904

Sarò stupidino, ma ste cose mi esaltano!!

Per la felicità di molti, ho più dubbi che certezze riguardo sta sera.
La situazione legata alle possibili assenze, ed il ricordo ancora fresco e doloroso di gara 3, non mi consentono d'essere ottimista.
La vedo male amici.....

Paure personali a parte, credo si possa convenire unanimamente sul fatto che, ancora una volta, siamo spalle al muro.
Sotto 3 a 1 con questi non si risale. Sta sera dobbiamo assolutamente vincere.
Si scrive gara 4, si legge (per noi) gara 7.

in queste giornate ci vorrebbe il sano ottimismo del vecchio Blackcec che, ai tempi di IT4, nella stagione 2016-2017, penso sia stato l'unico a credere che quei Celtics potessero arrivare primi in regular season ed in finale di conference.

È dura, molto dura.
Ma l'importante, davvero, è non lasciare nulla d'intentato; sarebbe la più grossa sconfitta.

Per la partita di stanotte al momento le chiacchiere stanno a zero!
Non so chi giocherà ed a questo punto non conta piu' niente: chi sarà disponibile ad andare in campo dovrà fare la partita delle partite.
VITTORIA E BASTA non c'è alternativa !