ci sono un paio di episodi citati nel dibattito sui quali ho il piacere di tornare, per amor di dialettica.

Jordan Poole e il fallo tecnico su White (come menzionato da Deep)

Il fallo tecnico ad Udoka (come menzionato da Maravich)

Il primo episodio, a inizio secondo quarto, è un teatrino dell'assurdo in cui Draymond Green confabula a lungo con Brothers. Steve Kerr con ampi gesti delle braccia redarguisce l'arbitro Tiven e intanto Zarba comunica che il fallo tecnico viene convertito in nulla perchè Poole ha sollevato le braccia per difendere sè stesso da White.
Poole è uno scorretto. Ovviamente ha sollevato le braccia per rallentare il contropiede di White che lo aveva appena stoppato, per frustrazione e per istinto, sgambettandolo. Avrebbe potuto produrre una lesione seria, se la caduta fosse stata meno morbida di come è stata.
Kerr e Green che spiegano le ragioni e le buone intenzioni di Poole sono squallidi.
Parliamo di un coach che ha "criminalizzato" Smart che si era lanciato a contendere una palla vagante a Curry e di un giocatore capace di buffonate e scorrettezze a getto continuo che stanno difendendo colui che ha tolto dalla serie Ja Morant con una mossa di iperestensione del ginocchio ai danni della superstar dei Grizzlies . Un intervento che avrebbe consigliato la radiazione del cosiddetto Poole Party.

Invece, Udoka che prende il tecnico è geniale nel fissare le distanze tra i metri arbitrali. Lui reagisce verbalmente all'ennesima provocazione di Green. Viene sanzionato lui ma senza aver messo a repentaglio la salute di nessuno degli atleti in campo.
Meditate grigi, meditate.

Io ero ottimista per le altre serie anche dopo la debacle di g6 contro Miami.
Oggi sono pessimista pur non essendo impressionato da come giocano loro, però sembra che a livello mentale possano metterci sotto. Spero di essere smentito.

Poole su Morant una vera infamata, infatti ha fatto abbastanza scalpore, ma forse non troppo. I grizzlies si erano fatti sentire. Tra l'altro poteva essere una serie più lunga.

Sai io penso che siamo messi bene per il futuro, ma finché siamo alle finals non puoi non provarci, non è garantito che ci torni subito. Noi siamo un ottimo puzzle ma se arrivi senza uno o due pezzi importanti alla post season fai poca strada.

Giustappunto.
Ma ti rendi conto di ciò che hai scritto?
Green che confabula a lungo con Brothers... influenzandone il metro di giudizio
Kerr che con ampi gesti redarguisce Tiven... influenzandone il metro di giudizio.
E tanti saluti all'equità competitiva.
Ma è mai possibile uno schifo del genere?
Brown che era "in gas", a causa di un contatto non visto ma solo immaginato, è dovuto uscire dalla partita.
A proposito, la scompostezza del gesto di Payton è quella di un giocatore che, certo di un contatto mai arrivato è saltato in protezione del corpo e della palla... voleva appoggiarsi a Brown che furbescamente si è fatto da parte... fallo di Brown.
Vabbè dai, quest'errore è stato grave, da vero principiante, però fa ancora parte del gioco.
Quello che il regolamento non prevede è una continua pressione verbale sugli arbitri.
In Europa il tecnico è sostanzialmente automatico e poi vedi che la voglia di fare il conferenziere ti passa in un secondo.

ovviamente mi rendo conto

Domanda retorica ovviamente.

Scusate, tutto quello che dite l'ho visto anch'io, ma l'unica cosa che mi è rimasta impressa è che nel terzo quarto ci hanno fatto a fette. Non abbiamo segnato a causa della loro difesa, più energica della nostra. Mettevano più pressione, occupavano meglio gli spazi.
Per me sono scesi in campo per vincere, ed hanno vinto.
Brown si è spento quando era on Fire? Bene, tutta esperienza accumulata. Ha le palle per lavorare negli anni anche sulla tenuta mentale alle provocazioni.
Vogliamo vincere? La sfida non è solo tecnica o tattica, è anche mentale.
Gli Warriors fanno balletti intorno agli arbitri per condizionarli? E di cosa ci sorprendiamo?
Sono anni che calcano questi palcoscenici, sfruttano anche il "rispetto" (o opportunità di condizionamento) che si sono guadagnati negli anni.
Film già visto con altri interpreti. Queste sono le regole non scritte.
Che Smart faccia lo Smart piuttosto, perché il fuoco ieri non l'ho visto, e neanche il suo "esprit malin".

Rule N° 2, Section II / i
If a coach desires to discuss a rule or interpretation of a rule prior to the start of a game or between periods, it will be mandatory for the officials to ask the other coach to be present during the discussion. The same procedure shall be followed if the officials wish to discuss a game situation with either coach.

Sei sempre gentile, Harlan. Ti ringrazio. Sul forum vengono dette cose sempre interessanti. Più che scrivere, leggo volentieri.

NBA expands rules on technicals

24 September 2010
by Henry Abbott of ESPN

NBA referees will have more reasons to issue technical fouls next season.

At the referees' annual meeting in Jersey City, N.J., on Thursday, the league announced the guidelines for technical fouls will expand to include "overt" player reactions to referee calls.

Referees have been instructed to call a technical for:

• Players making aggressive gestures, such as air punches, anywhere on the court.

• Demonstrative disagreement, such as when a player incredulously raises his hands, or smacks his own arm to demonstrate how he was fouled.

• Running directly at an official to complain about a call.

• Excessive inquiries about a call, even in a civilized tone.

In addition, referees have been instructed to consider calling technicals on players who use body language to question or demonstrate displeasure. They can also consider technicals for players who "take the long path to the official", walking across the court to make their case.

"The proper mindset, in every player's mind, is abstinence. That is: to not complain," NBA executive vice president of basketball operations Stu Jackson said. "The focus here is to just play the game. We have a great game. We have great players. We have a great product. Let's focus on executing offense and defense and being highly competitive.
Complaining doesn't have a part in our game, and complaining has never changed a non-call to a call, or a call to a non-call."
Ma se insisti per 48 minuti a protestare con tutti e tre gli arbitri influisci forzatamente sulle decisioni che prendono. L'altra squadra potrebbe a sua volta sentirsi legittimata a comportarsi allo stesso modo e la partita così diventerebbe una tenzone politica... bello schifo


For the 2006-07 season, the NBA announced a similar crackdown, but the effect was short-lived. Officials say this time they expect the new policies to stick.

Ron Johnson, the NBA's senior vice president of referee operations, said audience research was a major factor behind the most recent change.

"Our players are more personally connected to fans than any other sports," Johnson said. "We don't have masks. ... There's nothing you can hide on the expression of an NBA players. ... People expect hockey players to be fighting. They expect baseball managers to be kicking dirt on umpires. But that's not our game. That's not what our fans want. They tell us in many many ways and I think we have to adjust to meet the needs of our league and our fans. It's a business."

Some reactions will not be penalized, Johnson said. "Heat of the moment" reactions, like a defensive player briefly raising his hands to show he had proper position, will be acceptable.

Johnson also said players showing frustration with themselves will not be penalized, and players will still be able to discuss the game with the referees.

"We want referees and players to talk to understand each other," Johnson said. "If it's infrequent and not distracting, that's fine."

NBA coaches were informed of the changes last week. Beginning Sept. 29th, the league will make presentations on the new rules to the players in all NBA cities.

"We don't want our players looking like they're complaining about calls on the court because it makes them look like complainers," Johnson said. "You do that six times in a game, it really starts to look bad on television. A lot of these things may not look as bad in the arena. But on TV, when attention is focused on it, it stands out."

Henry Abbott is a senior NBA writer for ESPN.com.

Rendiamoci conto dove siamo viceversa arrivati

Purtroppo sì. Speriamo di trovare contromisure adeguate nel modo di attaccare.

Mi chiedo come mai l'esperienza degli avversari non abbia avuto la meglio su di noi, i Nets dei plurititolati Irving e Durant, i Bucks dei campioni in carica Giannis e Holiday, Miami col campione in carica Tucker, il titolato Lowry e i finalisti in un recente passato come Adebayo e Butler.


E la forza mentale? Pare che ne abbiano avuta meno di noi.

E la psicologia singola e di gruppo? Sarà servita a elaborare la sconfitta. Agli altri.

Noi siamo la squadra più costante e vincente da Febbraio in avanti.

Nonostante i guai fisici di un giocatore determinante per il nostro gioco come RobIII ci stiamo giocando l'anello con la franchigia simbolo del decennio, siamo 1-1 e al momento sta a loro inseguire.

Per dire che i fatti sono questi, dell'incidenza della psiche e dell'esperienza e della forza mentale difficile farne delle regole meglio sarebbe accettare la boutade di quel geniaccio di Achille Campanile: ci sono regole che vivono di eccezioni e sono confermatissime.

La storia è piena di outsiders, eccezioni confermatissime.

Sugli arbitri invece sono incazzato nero. Soprattutto riguardo alle proteste: come bene si evince dal materiale prodotto da coach Maravich le norme regolamentari vengono infrante sistematicamente.

Forza Celtics

Pensa quant'è caduta in basso questa lega.....

hai colto l'ironia


mi stanno sui maroni