Ma da dove hanno preso il dato?
Magari tiene in considerazione solo acquisti fatti sui canali ufficiali.

Silver dice che vorrebbe abbassare a 17 anni l'età minima utile per dichiararsi al draft.

Saranno i tempi che cambiano ed io che da vecchietto non mi adeguo, ma a me pare proprio un errore

Mi piacerebbe avere un parere a riguardo del coach… 17anni un ragazzo riesce ad avere un fisico sufficientemente sviluppato per tenere testa ogni sera a colpi di gente come Antetokounmpo ?
Oltretutto quanto puó essere deleterio per un ragazzo di quell’età giocare con una frequenza così elevata ?
Non c’è il rischio di accelerare la comparsa di microlesioni che nel proseguire della carriera portano a continui infortuni ?

Ultimo aspetto, coprire di soldi e pressioni un 17enne secondo puó essere una bomba a orologeria.
Mi avessero dato quei soldi a 17 anni probabilmente ora mi sarei giá schiantato con la Ferrari contro un muro

effettivamente 17 anni e` pochino..il fisico non e` nemmeno quello "definitivo"..sono ancora minorenni...pensate alla squadra che va a bere dopo la partita e il minorenne non puo` entrare
Fu un ottima cosa l'anno in piu` dopo il college, vi parlo da nostalgico della NCAA con i senior...figuriamoci.....nemmeno gli juniores, i cadetti nella NBA adesso(uso la vecchia nomenclatura delle giovanili che si usava ai miei tempi)....

Altro argomento : ho letto da qualche parte che Embiid ha il passaporto francese e potra` giocare con la nazionale transalpina....quindi ....una frontline con lui, Gobert e Wembanyama (teoricamente Poirier 4 lungo)...ce la sogniamo anche a Boston......

Per me una follia, anzi l'avrei alzata, dopo spiego come.

Così c'è il rischio di vedere giocatori nella lega molto più che acerbi, di Kobe o KG che fanno il salto carpiato non ce ne sono poi così tanti. Dite bene, 17 anni sono davvero pochi pochi, il problema è psicologico ancor prima che tecnico e fisico. Non ha senso, per nulla, non capisco cosa spinga ad un scelta del genere.

Lo dico da una vita, va cambiato il sistema alla base. I college dovrebbero poter pagare/rimborsare gli atleti e questi dovrebbero poter restare molto di più al college senza assilli economici, così da potersi formare. Si vedrebbero giocatori arrivare in NBA già pronti ed incidere dal giorno 0 o quasi.

La cultura americana è ammantata di ipocrisia in troppi ambiti, ogni riferimento a fatti ed eventi recenti è puramente voluto, l'ipocrisia di non considerare come professionisti ragazzi che al college vivono esattamente come tali, magari qualcuno studia anche, ma giusto quel minimo sindacale. Qualcuno dice che così si andrebbe incontro al rischio del dominio egemonico degli atenei più grandi e ricchi, visto che potrebbero offrire ingaggi migliori e prendersi i migliori atleti... beh mi viene da ridere, perché oggi cosa fanno i grossi nomi per accaparrarsi i migliori atleti? Lasciamo perdere va...

L'abbassamento dell'età è per me una cagata pazzesca signor Fantozzi.

Non so se avete letto l’intervista del signorino che gioca a LA....dice che i tifosi dei celtics sono razzisti!
tra l’altro parla in questo modo offendendo una città dove possiede pure delle quote dei red sox
per vincere è dovuto correre a Miami perché prendeva sberle da KG...

Per fortuna non ho letto.

UPDATE: Ho letto e... meglio che non lo facevo. Reitero... un bel tacer non fu mai scritto [cit.]

Chiamerei bronny solo per farlo rosicare

Per fortuna che stanno arrivando biasimi da tutte le parti e non solo dai tifosi dei Celtics. Il bisogno di stare sotto i riflettori di sto uomo è agghiacciante.

Forse sta seminando il terreno per il suo amico Kyrie ....

non dimentichiamocelo MAI.

LeBron... .semplicemente ridicolo!

Ho pensato la medesima cosa...

la città di Boston non può astenersi dal rispondere a questo ignorante borioso stupido deficiente .
Usa la parola razzismo senza sapere di cosa parla ...

Boston e -più ampiamente- il Massachusetts (ma anche tutto il New England) sono generalmente e storicamente considerati come l'area più di sinistra progressista negli Stati Uniti e tutti i rappresentanti del Congresso dello stato ed entrambi i senatori degli Stati Uniti sono democratici.
Negli anni '70 e '80, nel pieno dell' ondata di liberalismo e conservatorismo imperante, il Massachusetts era il fulcro del movimento anti-nucleare , dell'opposizione alla continua corsa agli armamenti della Guerra Fredda e delle politiche di intervento di Ronald Reagan in America Latina. Personaggi politici come il senatore Edward Kennedy , il senatore John Kerry (veterano del Vietnam), Tip O'Neill (portavoce della Camera) e Michael Dukakis, erano alla testa di questi movimenti.
Più recentemente, il senatore indipendente Bernie Sanders,

appassionato sostenitore di politiche di solidarietà e uguaglianza, la senatrice Elisabeth Warren

(una delle poche donne che hanno avuto chance di correre alla presidenza)
e la deputata Ayanna Pressley (nera)

sono figure di spicco della politica americana, quando si considerano personalità strenuamente impegnate sui temi dei diritti umani e della giustizia sociale.
Ayanna Pressley, in particolare, è alla testa di un gruppo definito The Squad con Alexandria Ocasio Cortez (democratica di New York), Rashida Tlaib (democratica del Michigan), Ilan Omar (democratica del Minnesota) e Cory Bush (democratica del Missouri) rappresentano il fronte multietnico, più progressista e attivo della politica americana dentro il congresso.



In un paese come gli USA devastato dalle disuguaglianze, dall'ignoranza, dal più sfrenato egoismo, Boston e il New England hanno sempre rappresentato i valori opposti di solidarietà, cultura e democrazia.
Nell'ultima elezione del sindaco, Michelle Wu, figlia di immigrati di Taiwan e allieva di Elisabeth Warren è stata eletta sindaco della città. Donna. Asiatica. Non bianca.



Non solo. Il ballottaggio è stato tra lei e un'altra donna, Essaibi George, pure lei progressista, già eletta nel Consiglio comunale di Boston, dove per anni aveva l'incarico ai servizi sociali, tra cui la consulenza sulla salute mentale e i servizi per i senzatetto.

Boston razzista???
la città che ha dato i natali a Henry David Thoreau, potrebbe mai essere razzista?

Lebron sei uno schifoso ignorante.

Perdonate la forma, ma sono molto affezionato alla politica del New England, alla storia e alla verità...

Il razzismo a Boston c'è? Indubbiamente, ma non facciamo passare Boston come città razzista o, ancora peggio, come unica città razzista. Purtroppo è un problema reale e incredibilmente delicato da sempre negli Stati Uniti. In tutti gli Stati Uniti.

Le magliette contro LeBron o la storia della bottiglietta non hanno nulla a che fare con il razzismo. La bottiglia è stato il gesto insensato di uno, un singolo, al quale è partita la testa ed è stato giustamente punito.

Se il giocatore odiato un giorno dovesse diventare per un qualsiasi motivo Herro credo inizierebbero a girare magliette simili (magari pure in vendita allo store ufficiale, perché no . questa affermazione in particolare mi ha spezzato). Si tratta di rivalità, in America questo comportamento è descritto come "being salty" e a Boston piaccia o non piaccia è un comportamento molto diffuso ma che col razzismo non ha nulla a che fare.