Interessante copiaincolla del pezzo del Michele di WaC, tutto sommato le cose che ci diciamo qui dentro. Ma ben organizzate.
Taj Gibson dovrebbe aver firmato con Washington (lui sarebbe stato un veterano interessante, a mio parere, un PJ Brown) e forse è l'unico che avrei considerato seriamente tra i citati.

Viene menzionato Snell tra gli esterni (anche io vorrei capire come è messo quel ragazzo)

Si fa riferimento ad un altro aspetto molto interessante, che non mi sembra sia stato sollevato sul forum, che sarebbero i tempi intercorsi tra l'infortunio di Gallo e la prima diagnosi dei medici italiani rispetto alla seconda definitiva e catastrofica.
Un tempo in cui avremmo potuto operare sul mercato e avviare trattative.
Ad esempio anche quella per Harrell ... chissà mai...

Non voglio un pretesto per pietà
sai che io detesto falsità
sii un po’ più onesto quando vuoi
finirla fra di noi
Non restar perplesso ad inventar
scuse che del resto non van mai
oltre ad un modesto rendez-vous
a cui non vieni più

IL PRETESTO -FRANCOISE HARDY

https://www.youtube.com/watch?v=Ib64Vpm3yY0


Allora, io in fin dei conti credo che Harrell sia un tipo di giocatore che non piace ai nostri tecnici.
Non è tatticamente malleabile, è un ragazzone di 2 metri con un'apertura alare di 2 metri e 20, che ci mette forza, atletismo, energia, peccando certamente di quelle accortezze nelle spaziature cui tanto tiene Udoka.

Qui in molti, però, apprezzavamo proprio quel lato "animalesco" di stare in campo, fortemente elettrizzante. Che dà la scossa a tutti, gruppo e pubblico.
Perciò, sì: sono deluso; perchè in fin dei conti ha firmato a soli 2.5 milioni (che sarebbero diventati quasi 12 con le nostre tasse) ed era una cifra congrua al livello del giocatore pur con tutti i pro e i contro che avrebbe dato in campo.
In difesa non è Horford, non è Rob, non è Grant... ma comunque è uno attivo. La sua presenza era una garanzia rispetto alla tenuta del buon vecchio Horford e del cagionevole WilliamsIII.
Soprattutto, lui era quanto di meglio offrisse la free agency nel ruolo e, alla fine per via della vicenda dello zainetto di marjuana, il suo prezzo è sceso tanto. Poteva essere un'occasione.

Espando il discorso.
Già prima dell'infortunio di Gallinari un buco nel settore lunghi lo vedevamo in parecchi. Un buco piccolo. Piccolo giusto il diametro del timore che Horford e WilliamsIII possano avere bisogno di prendere fiato. Fate voi.
Anche perchè si parla con insistenza di utilizzare Horford con accortezza, facendogli saltare sistematicamente una partita tutte le volte che si gioca 2 volte in due giorni.
Credo che ormai Grant debba essere visto esclusivamente come un cambio di Horford e di Rob, lui potrebbe anche darci quei 30 minuti a partita (sono tanti) che però non bastano a portare i minutaggi degli altri due a livelli di sicurezza. Di serenità.
Serve qualcosa ancora.
Credo, come ha scritto il sempre puntualissimo Gioia, che sia bene attendere gennaio.
Sicuramente quello che è rimasto disponibile tra i free agent non fa sognare. Magari a gennaio qualcosa accade, si libera qualcuno di veramente interessante, e in ogni caso le potature a gennaio si fanno.
Tra i free agent liberi diversi sono già praticamente ex giocatori (Howard, Griffin), alcuni sono mezzi giocatori (Whiteside, che pure piacerebbe a Pagliardo ma non capisco come si potrebbe inserire nel nostro gioco, oppure Cousins, che ha sempre i suoi estimatori)
Forse (ma forse, ma forse) l'unico veterano che potrebbe avere un senso a questo punto è LaMarcus Aldridge che è un protetto storico di Udoka e magari in virtù di questo legame potrebbe dare qualcosa d'importante, se ne avesse ancora. E forse (ma forse, ma forse) l'altro potrebbe essere Carmelo Anthony se confermasse quelle attitudini di realizzatore che esce dalla panchina come ha fatto negli ultimi tre anni.
Ma in molti storceremmo il naso.
Allora aspettiamo. Facciamo con quello che ci rimane.

Intanto, iniziamo il training camp con un bel gruppo di ragazzi e qualcuno di questi potrebbe darci quel contributo che teoricamente ci manca.
Avevamo più volte sollevato la necessità di un tiratore e di un lungo.
Nella campagna di rafforzamento è arrivato Brogdon, uno dei migliori giocatori NBA, superando ogni mia aspettativa.
Ed era arrivato il Gallo che avrebbe potuto coprire le lacune al tiro e in più fornire la stazza di un lungo.

Saltato il Gallo forse ci vengono a mancare di nuovo due cambi.
Non due da second unit. Ma due che potrebbero tornare utili sovente.
Tiratore (c'è comunque Hauser? è una domanda) e lungo (c'è comunque Kornet? è un'altra domanda) per complessivi 15 minuti. Mica tanti.

Per questo motivo non sottovaluterei il gruppo che abbiamo messo assieme per il training camp, perchè ci sono diversi giocatori sui quali provare una scommessa senza poi troppi rischi economici.
Ci sono ad esempio due ragazzi di ottimo talento come Denzel Valentine e Noah Vonleh. Che per motivi diversi non hanno avuto la carriera cui parevano destinati. E ci sono altri profili interessanti e su cui si sta lavorando ormai da un annetto (mi riferisco a Thomas, e anche a Justin Jackson che per molti motivi trovo ancora più intrigante, e sul quale vorrei soffermarmi di più).

Sono 3 giocatori per 3 ruoli diversi, un esterno come Valentine che può giocare da play come da ala piccola, un'ala piccola come Jackson, con margini di crescita ancora da esplorare, e un lungo come Vonleh, da recuperare. Tutti e 3 li vedo come possibili tasselli di una grande squadra. Il decimo, l'undicesimo, il dodicesimo di una squadra da titolo a patto che tornino a dare il loro meglio. Qualcosa che in fondo hanno già dato, che sappiamo che potrebbero dare, nulla di più ...
Chissà...

Primo esterno, Denzel Valentine
A livello di college è stato un mito. 4 anni a Michigan State sotto coach Izzo infilando triple doppie a raffica e chiudendo con 19 punti, 7 assist e 7 rimbalzi di media. Numeri che in NCAA hanno messo assieme, almeno negli ultimi 30 anni, ragazzi come Penny Hardaway e Evan Turner (Ecco! Evan Turner) . Ha un telaio importante: 197 cm e apertura alare di 208 cm, oltre 100 chili. Playmaker, guardia tattica, anche ala volendo. Passatore più che tiratore. Difensore asfissiante, mani veloci, fiuto per l'anticipo. Intelligente.
Fu la scelta 14 al draft 2016 (lo stesso di JB e di Brogdon, ma pure quello di Yabusele alla 16 e Zizic alla 23) da parte dei Bulls.
Denzel Valentine assomiglia a Brogdon e può giocare assieme a lui, assieme a Smart, assieme a Smart e Brogdon, e quindi potrebbe essere un cambio per tutti i nostri esterni. Non c'è nulla che lui non sappia fare.
Allora perchè è qui? Così, ai margini.
Nella prima stagione con i Bulls gioca bene ma sotto le attese. Viene fuori nel suo secondo anno tra i pro. Una grandissima annata la sua 2017-18. 10 punti, 5 rimbalzi, 1 steal e 3 assist in 77 partite giocando una media di oltre 27 minuti a gara con il 38% da 3 e oltre il 75% ai liberi. La metà delle partite le gioca partendo da titolare.
I problemi iniziano nella primavera del 2018 quando per un menisco salta le ultime 5 gare del campionato ma sarebbe stato pronto per l'inizio del successivo se nell'autunno del 2018 una distorsione alla caviglia non si fosse rivelata ben più seria del previsto. Subirà ben due interventi chirurgici. Salta l'intera stagione 2018-19.
Tra le stagioni 2019-20 e 2020-21 mette assieme 100 gare ancora con i Bulls. Ma l'impiego si è ridotto. 16 minuti di media. 6,5 punti, 3 rimbalzi, 1,5 assist. Tira con il 33% da tre. Nelle 62 partite che gioca nel 2020-21 tira con un impressionante 95% i liberi.
Poi firma con i Cleveland Cavaliers lo scorso anno e con loro disputa solo 22 gare. Meno di 10 minuti a partita. A fine gennaio inizia a giocare per i Maine Celtics. Ad un livello altissimo. un piacere vederlo giocare e le ho viste tutte. Ma parliamo di GLeague... Sicuramente hanno lavorato già per integrarlo negli schemi di Udoka, Adesso ha il training camp per dimostrare tutto quello che potrà dare.



Secondo esterno, Justin Jackson, selezionato con la 15a scelta assoluta nel draft NBA 2017 dai Portland Trail Blazers fu immediatamente ceduto, insieme a Harry Giles, ai Sacramento Kings in cambio di Zach Collins. Collins e Jackson un paio di mesi prima si era sfidati nella finalissima del torneo NCAA, dove avevano prevalso i Tar Heels di Jackson. Lui è un ala classica, un 3 talentuoso, dinoccolato, spalle strette e mani morbide, a North Carolina nell'ultimo anno andava sopra i 18 a partita tirando da tre al 37% e quasi 80% ai liberi.
Ha giocato una stagione e mezzo ai Kings
Poi, ha giocato una stagione e mezzo ai Mavs.
E infine una trentina di partite con OKC prima di essere scambiato con i Bucks durante la stagione 2021, quella del titolo di Milwaukee. Con i cervi, però, gioca solo una gara.
In queste sue prime tre stagioni e mezzo, lui ha prodotto buone cose. Con un mInutaggio mediamente appena sotto i 20 minuti a partita, uscendo dalla panchina, portava 6.5 punti, quasi 2.5 rimbalzi e 1 assist con il 33% da tre e l'80% ai liberi. A me sembra uno che entra subito in partita (vi ricordate Microwave) e vedremo cosa sarà in grado di fare.
https://www.youtube.com/watch?v=l_IkvTp84Qs


Infine Noah Vonleh. Nella sua unica stagione all'Indiana University, Vonleh, nominato Big Ten Freshman of the Year, in 30 partite (29 da titolare), ha segnato una media di 11,3 punti, 9,0 rimbalzi e 1,4 stoppate in 26,5 minuti a partita.
Fu selezionato con la nona scelta assoluta nel draft NBA 2014 dagli Charlotte Hornets.
Dopo una prima stagione a mezzo servizio, passa ai Portland e lì rimane 2 stagioni e mezza, chiudendo la sua quarta stagione a Chicago. Fin qui, benino. Niente di memorabile. Poi, è arrivata la stagione clamorosa ai knicks, e a seguire un anno di alti e bassi tra Minnesota e Denver, poi praticamente più niente altro. Decadali.
Arriva dal campionato cinese.
Però rimane quel Noah Vonleh della stagione 2018-19, quando ha giocato un ruolo di primo cambio dei lunghi per i New York Knicks, giocando 25 minuti a partita e mettendo a segno 8,4 punti, 7,8 rimbalzi e 1,9 assist.

Sarà capace di dimostrare che può ancora dare quel tipo di contributo?
Io lo spero. Perchè lui si adatterebbe sia con Horford, che con Rob e con Grant. Ha stazza e atletismo, la parte superiore del corpo è impressionante. Sa palleggiare, sa passare. Sa partire in palleggio e al college tirava benissimo anche da lontano, è alto 208 cm, 120 chili di muscoli, fisicamente è integro, è un difensore, é nativo di Boston e tifoso dei Celtics, questa è la più grande opportunità della sua vita.
E se giocasse al suo meglio sarebbe perfetto.



https://www.youtube.com/watch?v=XLz-YT1HcF8

invece, tra i presenti al training camp, Caboclo non me lo spiego ma magari i nostri sanno che è un ragazzo malleabile, allenabile, disponibile...
Di buone cose ne ha fatte vedere ben poche.

Rimane celebre l'affermazione del commentatore Fran Fraschilla la notte del draft 2014, quando Caboclo fu selezionato alla 20 dai Raptors. "È stato definito il Durant brasiliano ma questo ancora non sa giocare, per come lo vedo io è a due anni di distanza dall'essere a due anni di distanza".

si c'è di sbagliato che se chiediamo la dpe per il gallo, poi quei 3,2 milioni non incidono sul monte salari e sulle relative tasse.

penso anche io che visto quello che è rimasto, non ci sia fretta di rifinire il roster.

allora io marcus più di ribadirti che nonostante le beghe di ganja, harrell lo avrei preso, non so cosa aggiungere.

ripeto che secondo me serve un corpaccione da mettere lì in mezzo, non è che servano punti o talento, proprio un intimidatore, uno atletico, uno che spazza l'area e prende rimbalzi.

a maggior ragione poi se vogliamo giocare col doppio lungo necessitiamo di un qualcosa di rilevante là sotto.ecco perchè io son sempre stato convinto che udoka cambierà le carte in tavola prossimo anno e vedremo quintetti più piccoli, inevitabilmente.horford e timelord si alternerannno.

nonostante sia convinto che si alterneranno, rimango dell'opinione che dovremmo fare qualcosa la sotto, non per forza ora, magari anche a gennaio e febbraio, o non so quando, approfittando di qualche taglio eventuale.

whiteside non è che mi piaccia, perchè sono conscio dei suoi difetti e che probabilmente non rientra nei nostri meccanismi, visto che difesa ed indole personale non sono delle migliori.

è che non è troppo vecchio, offensivamente può essere un fattore, e fisicamente mi ricorda timelord, e dico solo fisicamente, salta, stoppa e prende rimbalzi.
certo farei firma di avere per la Rs un lungo che mette i suoi numeri dello scorso anno a utah.ben sapendo che i numeri non sono tutto.

capisco le vostre perplessità e le condivido pure, ma francamente fatico a trovare di meglio, come detto raschiamo il fondo del barile.

Se dovessi seguiri i miei principi sociali e politici dovrei essere d'accordo con Marcus.
Ma nell'Nba chi fuma solo canne può essere catalogato tra i bravi ragazzi....
Ci sono giocatori accusati di stupro, possesso d'armi, violenza domenstica e alteo ancora.

a scanso di equivoci: io sono decisamente per la liberalizzazione.
La vicenda di Harrell, però, ha poco a che fare con il consumo personale e si configura su reati più importanti, per cui qualche imbarazzo lo potrebbe generare a chi lo ingaggia
Hai ragione che al confronto di altre vicende non sarebbe neanche tanto grave lo spaccio, insomma...

Ma io credo che il buon vecchio Rivers, già mentore di Harrell, e universalmente riconosciuto per i suoi saldi principi morali, sia stata una scelta ben ponderata, perfetta per ripartire e ricostruirsi un'immagine più spendibile ad ogni livello.

Nel formulare ipotesi sul lungo cui Udoka potrebbe ambire, si tenga conto che si è rinunciato ad un lungo fisico e tecnicamente capace e con un QI rilevante.
Quindi, se la soluzione sembrava essere stata Gallinari, giocatore buono esclusivamente in attacco, (se in buona condizione fisica), ora dobbiamo immaginare un lungo, o forse due, che insieme combinino qualcosa di positivo secondo le necessità specifiche ravvisate da Udoka.
Credo che Valentine e Vonleh potrebbero essere i giocatori che emergeranno.
Vedremo.

Quello che chiederei a Udoka se ne avessi la possibilità è su quali motivi si fonda la rinuncia a Theis perché lo si riteneva non pronto in difesa, per virare su Gallinari che a fronte di un miglior tiro presentava meno atletismo e minori capacità difensive.
Ci sono chiaramente dei motivi ma non mi sembrano così scontati, dipendendo chiaramente dagli obiettivi tattici di Udoka per la stagione entrante.

theis guadagnerà poco meno di 27 milioni circa nei prossimi 3 anni, con terzo anno team option.30 anni.

torniamo a un concetto fondamentale.

la valutazione tecnica del giocatore deve andare di pari passo con la valutazione economica del suo stipendio, visto che la costruzione di una squadra passa dal riuscire ad incastrare nel modo più proficuo possibile i contratti vari, cercando di sfruttare al meglio le regole che determinano le questioni salariali del mondo nba.

theis lo abbiamo preso a 800mila $, poi avendo avuto conferma che poteva giocarsi la sua chanche in nba, gli abbiamo dato un biennale da 5 milioni all'anno.

dopo di che veniamo al contratto attuale.

i celtics hanno preferito spendere meglio o in modo diverso i soldi per theis, visto che quelli sono i soldi e devi incastrarli nel modo più proficuo possibile, e torniamo all'ottimizzazione.

fondamentale è non continuare a dare un giudizio sui giocatori solo tecnico, ma guardare di più al rapporto qualità prezzo.

Esiste l'eventualità che non si sia voluto ma dovuto rinunciare a Theis per crear contropartita sufficiente per Malcom. Resto dell'avviso che lo scarso utilizzo di Danielone lo scorso anno fosse determinato da preparazione atletica non idonea (fatta non in casa Celtics) e difficoltà di rapido adattamento ai nuovi giochi difensivi impostati da coach Udoka con gli altri ragazzi in stretta rotazione. Che io sappia Udoka non ha mai rilasciato o fatto intendere lamentele nei confronti di Theis, anzi più volte ne ha lodato utilità, intensità e caparbietà. Fosse rimasto, Gallinari si sarebbe aggiunto a lui, non lo avrebbe sostituito. Il problema ora è trovarne uno che sopperisca abbastanza bene all'assenza di entrambi. Pur di tornare a Boston, Daniel aveva rinunciato a una serie di bonus. Conosco poco le dinamiche salariali però il ragazzo ha più volte dato concreta prova di voler far parte, se possibile, della compagine.
Io credo si attenda anzitutto di vedere come funziona l'insieme dell'attuale roster e, in seconda battuta, gli eventuali tagli delle altre compagini. O magari anche fine campionato Europeo. Svi mi piace abbastanza, mi piacerebbe persino il primo Melli di New Orleans (prima di Van Gundy che lo ha panchinato). Però penso che come dimostra la rapidità del contratto di Kornet, sia Brad che Ime abbiano chiara una loro idea di cosa fare e dove andare a parare.

sirio possiamo dire che il secondo theis non è stato all'altezza del primo theis?per me si.

udoka chiaramente lo vedeva il giusto, mentre con stevens era più coinvolto.

quindi fatemi capire per quale balzano motivo preferire theis a 9 milioni invece che il gallo a 6?

https://www.basketball-reference.com/pl ... sda01.html

https://www.basketball-reference.com/pl ... ida01.html

solo per la questione infortuni ecco.aperta chiusa parentesi.

quanto tempo abbiamo dedicato a cercare un nome per la exception da 6 e passa milioni sta estate.e facevamo fatica comunque a trovare un nome possibile da spendere...

nella nostra situazione salariale molto impiccata, veramente al limite, non ci sono 9 milioni da dare per 3 anni di fila a theis.semplice.

e non ci saranno nel futuro, quando dovremo firmare brown e tatum.anzi sarà ancora peggio di ora, dovremo essere bravi a scegliere tra veterani(inevitabili) sottobosco e quelle poche scelte rimasteci.

poi vediamo la crescita del salary cap.il Salary Cap 2023-2024 sale a 134 milioni di dollari, 10 in più di quello di quest'anno, per esempio.

tra Theis e Gallo la questione non si pone.
giocatori troppo diversi.
I deficit difensivi e di mobilità del Gallo non sarebbero stati peggiori di quelli di Theis, a fronte però di un talento offensivo di prim'ordine.

A mio parere, se vogliamo ragionare rispetto alla partenza di Theis concorrono tutte le motivazioni che avete enumerato. Ma soprattutto vale la terza.

a.Non si è inserito negli schemi di Udoka e credo che non abbia la mobilità per farlo, al di là della preparazione.
b.Il suo ingaggio diventava eccessivo in relazione a utilizzo e rendimento.
c. L'occasione di prendere uno come Brogdon (un giocatore assoluto) valeva ben la pena di rinunciare a Theis.

Massimo, ti rispondo con la mia percezione che può essere sbagliata tanto quella di chiunque altro. Perciò non ne faccio una questione personale.


per me il secondo theis neanche abbiamo fatto in tempo a vederlo. Ha faticato ad inserirsi, come faticavano Aaron, Payton e, fino ad un certo punto, anche Granito (che, nonostante tutto, ha faticato anche dopo). Forse avremmo potuto vederlo quest'anno ma le cose si sono messe diversamente.


ripeto, credo non sia stata alternativa ma due scelte indipendenti. Uno con determinate caratteristiche va via, arriva un altro con altre caratteristiche. Con uno potevo far giocare la squadra in certo modo, avevo a disposizione certe opportunità e non altre. Con l'altro posso far giocare la squadra in altro modo, ho a disposizione altre caratteristiche e rimango scoperto su altre. Il discorso non mira tanto al confronto fra i singoli giocatori quanto all'equilibrio generale di squadra. In questo quadro, se vuoi, il mio grande interrogativo è Kornet: come ritengono di poterlo utilizzare? Non dimentico che qualcuno ha avuto ragione ad insistere deliberatamente su Timelord quando tutti pensavamo fosse da spedire in Cina (giusto per mettere i puntini al giusto posto, ha insistito però anche su Enes e non pare andata nello stesso modo).


Theis è a Indianapolis e, finché non lo tagliano, lì è. Discorso chiuso.

La mia ipotetica domanda a Udoka avrebbe richiesto una risposta di natura tattica.
La rinuncia a Theis c'è stata per motivi diversi da quelli contrattuali poiché dei suoi servizi si è abbondantemente fatto a meno negli scorsi Playoff.
Tenere Theis per utilizzarlo così poco non aveva senso ma su questo non vi è mai stato alcun dubbio.
Sostituirlo con Gallinari che in difesa somiglia molto più a Kanter che a Theis onestamente sollevava almeno un dubbio ma il punto non era nemmeno questo.
Probabilmente alta era la considerazione del suo contributo in attacco.
Fuori Theis, rinunciando alle sue caratteristiche, dentro Gallinari, accettando i suoi limiti... bene, ma mi chiedo come sarebbe stato integrato nel nostro sistema di gioco.
A questa domanda non avremo risposta probabilmente, almeno quest'anno.
Forse per i Playoff potrebbe tornare ma la questione eventualmente solleverà dubbi sulla eventuale opportunità di una sua tarda integrazione nel sistema di gioco.