è tutto il torneo che trasmette grandi emozioni ... https://www.youtube.com/watch?v=vs2Q9Nv4mHc

La festa appena cominciata è già finita
Il cielo non è più con noi

Con la finale Uconn-San Diego St. si è conclusa la march madness. Probabile che lo spettacolo cestistico del college si stia imbastardendo -ai puristi l'ardua sentenza- contaminandosi con quello Nba che chiamano basket pro ma che sempre più va annoverando numeri circensi, nani ballerine e persino clown; per conto mio la scelta l'ho fatta: preferisco questo basket, questi sono i veri interpreti dell'ortodossia cestistica...ah se solo cancellassero quella linea curva del three-point shot...

C’è un aspetto umano che mi ha letteralmente commosso nel successo degli Huskies di UConn, ed è l’affermazione trionfale di Dan Hurley come coach.
Lui, che è il figlio di una leggenda, Hall of fame come migliore allenatore di high school nel New Jersey e in tutta la nazione, e che è il fratello di uno dei più grandi playmaker del college basket, leader di una squadra di Duke che aveva tra le sue fila Christian Laettner e Grant Hill, ha finalmente avuto la sua parte di gloria.
Se l’è presa e guadagnata.
La mia immedesimazione ha raggiunto l'apice durante l'intervista a fine partita ai genitori, con il papà Bob senior che dice di aver assistito grazie al figlio ad un clinic di basket offensivo e difensivo come mai era accaduto per tutte e 6 le gare del torneo finale, con la madre che dice che è il momento migliore della vita, e da un altro lato del campo con la commozione del fratello Bob junior che continua a ciondolare la testa mentre la CBS prova a fargli dire qualcosa oltre a “è stato fantastico”. "Tutto è stato fantastico"
Ma è vero. Il cammino degli Huskies nella March Madness è stato impressionante.
Non ha mai avuto momenti di flessione.
La vittoria di stanotte per 76-59 si è concretizzata contro una San Diego State resiliente, arcigna e orgogliosa, capace di non desistere anche quando era sotto di 15 punti a metà del secondo tempo e in grado di risalire fino al meno 5.
In quel frangente, UConn ha affrontato la prima vera insidia al suo dominio, senza patire la pressione.
Coach Hurley ha chiamato un gioco per Hawkins che ha messo una tripla e da lì gli Huskies hanno accumulato un parziale di 9-0 che ha infine sgominato gli Aztecs di SDS.

In questa March Madness, Dan Hurley, l'allenatore cinquantenne figlio d’arte, ha riportato gli Huskies alla ribalta, li ha guidati al loro quinto titolo nazionale in 25 anni (solo North Carolina e Michigan state hanno partecipato a più Final Four durante quel periodo di tempo, nessuno però ha vinto più campionati) , ha ripristinato quell’elemento di spavalderia e intimidazione nel gioco che erano i marchi di fabbrica del programma sotto Jim Calhoun e poi Kevin Ollie, realizzando il progetto per cui era stato assunto.
Poche squadre hanno mai dominato un torneo NCAA come l'UConn ha fatto.
Gli Huskies sono diventati solo il quinto team nella storia a vincere tutte e sei le partite con un margine a doppia cifra. Hanno schiacciato gli avversari con una media di 20 punti, mancando di poco il record dei Wildcats del Kentucky del 1996 per il margine medio di vittoria nel torneo NCAA.

"È fantastico mantenere le promesse", ha detto Hurley in conferenza, con accanto Sonago, Newton e Hawkins. “Questa era la nostra visione. Questo era il nostro sogno. Questo è ciò di cui abbiamo parlato quando abbiamo reclutato questi ragazzi, per fare qualcosa di grande come questo”.
Quando Hurley ha rilevato il programma cinque anni fa, UConn aveva perso la strada. Gli Huskies avevano partecipato al torneo NCAA solo una volta nelle ultime quattro stagioni. Sono stati colpiti dalle sanzioni NCAA e hanno subito una discussa rottura con coach Kevin Ollie.
Lo scorso anno gli Huskies avevano subito una sconfitta al primo turno contro New Mexico State. C’erano già il regista Andre Jackson Jr., il tiratore Jordan Hawkins e Adama Sanogo. Sono ripartiti da questi tre ragazzi, si sono aggiunti Karaban e Newton, altri sono saliti di livello. Il gioco è sbocciato. Gli Huskies, a parte una flessione a metà stagione, sono stati la migliore squadra di college per tutto l’arco di questa stagione da novembre fino al primo lunedì di aprile.
Peccato che Jackson Jr, Sonago e Hawkins entreranno nel prossimo draft (nessuno dei tre con probabilità di chiamata da primo giro, a parte Hawkins), quando restando farebbero di UConn una superfavorita al bis.
Peccato quindi che un progetto così ben articolato debba in qualche modo ripartire (intanto è stato reclutato Stephon Castle, formidabile recluta a 5 stelle, e Donovan Clingan è in rampa di lancio).
Peccato (e hai perfettamente ragione cedric) che la festa del college basketball duri solo 5 mesi di un anno e per quest'anno sia già finita.

Gli aggettivi non servono più MarcUs, mi godo queste storie dalla prima all'ultima sillaba e mi riempio di felicità.
Grazie.

e dai, non esagerare

E bravo il nostro MarcUs, che belle pennellate d'autore!

Grazie MarcUs, piacevolissima lettura.

oK
Siamo a metà di marzo e domani si andrà a disporre il bracket per dare il via al torneo più emozionante e coinvolgente dello sport.
C'è aria frizzante di primavera e di March Madness.

Stay tuned

Qui in Indiana tutto bene

Tunedissimo

Per gli esperti. Esiste un modo per vedere qualche partita "free"?

habemus Bracket

E partiamo subito con i Cappellai di Stetson che, guidati da Jalen Blackmon, guardia offensivamente tra le più elettrizzanti che ho visto quest'anno, tenteranno l'impresa impossibile contro UCONN.
Personalmente tiferò per loro, consapevole che ci vorrebbe un miracolo.

La "mia" Purdue non ha pescato male: vedo un primo turno agevole ed un secondo turno alla portata, poi però ce la vedremo presumibilmente con una fra Creighton e Tennessee e lì vedremo se sapremo reggere il colpo con tutti i piccoletti che circondano il mio feticcio Zach Edey.
Se incontrassimo Creighton sarei felice perché credo sarebbe una bella partita: si partirebbe da due moduli speculari, un Centro dominante, un 4 duttile e 3 guardie molto talentuose.
Edey contro Kalkbrenner sarebbe davvero un bel duello da vedere, una sfida nella sfida fra lunghi, anche se Edey oggi mi sembra di un livello superiore, poi ci sarebbe la sfida tra Smith, Jones e Loyer opposti a "fascetta" Scheierman, Ashworth e Trey Alexander (prospetto interessante: tira bene poi mi è sembrato molto dotato difensivamente, anche se non altissimo).
Tennesse l'ho vista poco e niente, so che si fa un gran parlare di Dalton Knecth, spero di non doverla scoprire troppo...