Per dirti Salvo, GS ammirata ed osannata per il gioco offensivo, non ha neanche i due giochi ma semplicemente si allenano le situazioni ed a reagire a quello che fanno gli avversari. Quindi sì, non mi stupisco troppo di quello che voleva dire Smart, in realtà sappi che hanno un playbook enorme, solo diverso da quello che ci aspettiamo.

Anche nella mia piccola realtà, magari il coach ci viene in soccorso, non vedo schemi dall'inizio alla fine da 10 anni, semplicemente esistono delle traccie e tutte le possibili diramazioni.

Lo voglio dire adesso, prima del Giudizio: se andasse male Mazzulla sarà l'unico incolpevole di tutta questa storia!
Messo alla guida di una F1 senza neanche avere la patente, messo alla guida di una F! che ha avuto sempre bisogno di una mano forte e d'esperienza per poter essere la Squadra che abbiamo conosciuto lo scorso anno.
Forse pagherà colpe assolutamente non sue ma io alla fine mi sentirò comunque di ringraziarlo per come ha saputo malgrado tutto affrontare questa sfida pesantissima, quasi ingiusta per lui.
Ora ti chiedo solo una cosa Joe, metti tutto te stesso per far si che questo sogno continui nelle prossime due partite, regalaci un Sogno Joe.
Ma se dovesse andare male avrai comunque la mia stima Joe!
Ti sarò comunque grato per come, pur se evidentemente inadeguato all'impresa, hai guidato con dignità questa Squadra che comunque sembra che non abbia proprio voglia di crescere e diventare stabilmente grande !

speriamo che siano ALMENO due le prossime partite

Mazzulla è stato catapultato dove non doveva essere messo, non era pronto e se vogliamo dirla tutta non era il candidato a farlo. Se proprio c'era qualcuno da provare nel ruolo da head coach, sarebbe dovuto essere Will Hardy per predisposizione tecnica e mentale. Non Joe, che si è ritrovato dal giorno alla notte in una posizione piuttosto ingombrante.

Stevens per me ha peccato di presunzione, credere di affidare una squadra da titolo ad un coach emergente.... eeeeeh, si rischia tanto. Di alternative ne esistevano, come il mio pallino Quin Snyder libero al momento dei fattacci.

Insomma è stato un salto nel vuoto o quasi e rischiamo di pagarlo caro, poi speriamo tutti che la stagione finisca in trionfo.

Mah Daniele che dire: ricordo ad esempio che Luca espresse subitissimo, dal giorno 1, forti dubbi per questa scelta, mentre altri come me hanno riposto cieca fiducia nelle scelte di Stevens ed hanno avuto un atteggiamento molto più positivo soprattutto perché eravamo convinti che Mazzulla, in quanto soluzione interna, potesse essere un continuatore del "Modus Udokae".
Il guaio è che si è fatto tutto o quasi in modo diverso, il problema è lì.
Io non credevo che la scelta dell'uomo avrebbe stravolto il sistema di gioco, anzi, credevo fosse in continuità.

Su Hardy e Snyder eravamo d'accordo tutti tranne i Celtics e la loro presa di posizione sul coach di colore a tutti costi come ricordato l'altro giorno da MarcUs, purtroppo anche questo è stato un boomerang...

Beh non proprio. Hardy era già andato quando è successo quello è successo, quindi su di lui non c'era la scelta purtroppo. Poi sinceramente quello dell'allenatore di colore tiene fino a che non ti accorgi che c'è un candidato migliore di pelle blu, che faccio lascio? Sta cosa del colore della pelle, sdoganato sui media, non so neanche se fosse una condizione prevaricante le altre. Forse per Udoka giocò un ruolo, anzi ne siamo tutti un po' certi, ma per Mazzulla sono entrati altri meccanismi di familiarità, poi che fosse di colore non dispiaceva.

Il problema è che questa... come dire... confidenza o supponenza o leggerezza, alla lunga rischiamo di pagarla.

Francamente quando è stato presentato Mazzulla (interim) non ho pensato né bene né male, mi sono fidato di Stevens e delle valutazioni della società. Ma chi nutriva dubbi ci ha visto bene, perché ci sono molte considerazioni negative che vengono sollevate su questo coach e molte sono legittime.

Avremo tempo per parlane se la stagione finirà a breve, ma se così fosse, Mazzulla dovrebbe essere sollevato dall'incarico a mio avviso, senza molti dubbi.

Scusa Daniele, vado a memoria quindi molto probabilmente ricordo male io, nel qual caso correggimi pure perché non voglio fare disinformazione: io ricordo che ci venne concesso il colloquio con Hardy, ma noi andammo a proporgli il ruolo di vice e non di head coach.
L'interim era già stato assegnato, credo.
Io, e ripeto io, sbattendomene bellamente del colore di Hardy, prima di dare l'interim a Mazzulla, sarei andato da Hardy a proporgli la carica di capo allenatore.
Anzi, a dirla tutta sarei andato prima da Snyder, ma questa è un'altra storia ancora.
Resta che per il FO dei Celtics entrambi avevano e forse hanno il colore sbagliato, così come Budenholzer che, sempre per me, ha le mie stesse probabilità di sedere sulla panchina dei Celtics il prossimo anno.

E qui lo dico: per me l'allenatore dei Celtics il prossimo anno sarà ancora Mazzulla, vada come vada coi 76ers ed i giocatori che cambieremo forse saranno 2 (1 potrebbe essere Gallinari), ma forse neppure, dipenderà dalle QO che riceverà .
E sarà un errore madornale.

Ok, a farmi perculare dagli avversari ci posso pure stare, ma a farmi prendere in giro dai miei, anche NO!
Se restiamo così saluto la truppa, per risentirci quando le cose torneranno ad essere serie (se mai succederà)

Mazzulla ha le sue colpe e non si discute ma conosco uno che a un TO disse niente schemi palla a me e vinciamo.
Non mi ricordo chi ha detto niente schemi palla a me e si vince.

Anche io credo che Mazzulla resti come Head coach e gli auguro però un paio di assistenti esperti e carismatici, un paio.

Povero Mazzulla chissà se avrebbe mai immaginato di trovarsi di botto con questo macigno sulle spalle.
Macigno....voglio dire quanti vorrebbero trovarsi nella sua posizione?

Ti dirò. A me ricorda Pulcinella. Occhi incavati e marcate sopraccigiia, tipo alla buona, apparentemente sprovveduto ed incompetente, caduto lì quasi per caso, naturalmente in mezzo ai guai e naturalmente pronto ad uscirne con una battuta o con un sorriso da stupido-furbo o da saggio-sciocco, prendendosi gioco di tutti quanti, amici, nemici, presidenti, giornalisti, tifosi. Anche in conferenza stampa parla perché deve parlare ma potrebbe rispondere con ovvietà. Invece da buon Pulcinella, spara irriverente, lancia dichiarazioni improbabili, tanto, mentre tutti si sforzano di capire quel che ha detto e s'inventano dietrologie magari per dargli contro, lui già pensa ad altro. E così dai di chewing-gum e di ju-jitsu. Non mi stupirei prima o poi di vederlo correre a spazzare il parquet o ad aggiustare le sirene. Riuscirebbe perfino a mettersi in pantaloncini e scendere in campo. Per ridere, naturalmente. Fino ad un certo punto.

Però, nel suo bizzarro modo, è lì, a capo di una contender ancora in lotta per l'anello, dove tanti altri vorrebbero essere e dove nessun altro, all'infuori di lui, c'è. E con quei ragazzi, i Pulcinellini, che ne sanno fare una più di Bertoldo. E le fanno pure. Che pazza squadra!!! Anzi,
CHE SQUADRA!!!!

Ha ragione deep, quando Hardy e Mazzulla vanno a fare il colloquio da Ainge, nulla della vicenda Udoka è ancora emerso.

(VI COPIO-INCOLLO UNA COSA CHE ho scritto IN CHAT CONDIVISA CON I MIEI MIGLIORI AMICI CELTICI)

Una mia ricostruzione, tra Erasmo da Rotterdam e William Shakespeare. Questa estate abbiamo avuto un segnale di all'armi. O di follia, fate voi.
Ai Jazz sono andati a fare il colloquio per il ruolo di capo allenatore Hardy e Mazzulla.
Danny Ainge ha scelto Hardy.
Già questo poteva essere un campanellino. Lasciamo perdere la vicenda della priorità del coach nero che è quello che è. Ma in quel momento il nostro coach era ancora Udoka e spero non fossero già partite le indagini interne su di lui, perchè lasciare che Hardy, che è il suo vice, possa andare via sapendo che il tuo capo allenatore è sotto indagine, sarebbe anche questo da indagine interna.
In realtà, le indagini su Udoka erano già partite.

Ma chi è chi? Chi sono i protagonisti di questa Commedia di mezza estate.

Hardy è stato scelto da Udoka come suo vice, arriva dal coaching staff di Popovich, come pure l'allenatore del tiro Sullivan (lui passando pure da Budenholzer che anche lui a sua volta era stato vice di Popovich), e come Udoka. Stessa scuola.
Si aggiungono Stoudemire e Miles, loro due sono gli amici fidati di Udoka (entrambi con radici nell'Oregon come Udoka e come pure Sullivan).
Allora, Udoka crea il suo coaching staff, sceglie persone che conosce, con cui ha lavorato e giocato. Hardy e Stoudemire come vice. Due come fa sempre Popovich. Sullivan e Miles allo sviluppo dei giocatori. Un super team di persone che si stimano reciprocamente e hanno un'idea di pallacanestro condivisa.
Quel gruppo è un gruppo straordinario di uomini e tecnici che masticano la stessa idea evoluta di pallacanestro (non chewing gum!) e saranno capaci di rivoltare come un calzino una squadra pigra in difesa e noiosa in attacco come i Celtics dell'ultima gestione Stevens.
Riescono a fare di un gruppo svogliato una squadra capace di sfidare la NBA con la pallacanestro migliore mai vista a Boston dagli anni Ottanta.
Un coaching staff composto da amici che finalmente stanno vivendo l'opportunità di impartire la loro pallacanestro, una pallacanestro stratosferica tatticamente, ma pure arrembante emotivamente.
I nostri giocatori smarriti e inoffensivi li hanno infine trasformati in squali affamati a caccia di prede che per 4 mesi hanno sfidato la lega, compresi loro stessi e i propri limiti, trasformando il gioco.

Mazzulla non c'entra nulla con tutto questo, lui è l'ultimo rimasto del coaching staff di Stevens.
Chissà quanto lo avranno bullizzato mentre fantasticavano di tattiche difensive e lui masticava chewing-gum...
E però Stevens (o Austin Ainge, perchè credo ci sia tanta responsabilità della famiglia Ainge in tutto questo) hanno voluto lui come Head Coach e hanno smantellato quel gruppo di tecnici formidabili, affidando una squadra inarrestabile (che solo un fenomeno assoluto come Curry avrebbe battuto) proprio a lui, all'uomo di Stevens, anzichè a qualcuno legato in qualche modo ad Udoka (Hardy, Stoudemire, che ancora mi chiedo come possa andare via prima dei Playoff senza essere sostituito, andare via e non essere sostituito, Stoudemire, il miglior amico di Udoka ... ) .

Udoka è una scelta di Stevens ma Udoka, evidentemente, ha potuto scegliere il suo staff uomo per uomo. Anche per arginare le intrusioni di Stevens alla conduzione della squadra. L'inizio del loro rapporto è sorprendente. Il giorno della presentazione Udoka, tra il serio e il faceto, prende in giro Stevens e il gioco di quei Celtics 2020-21 che non sapevano passarsi la palla. Promette invece difesa e attacco manovrato. Poi, come sappiamo, manterrà la promessa.
Non solo, Udoka dal primo momento fa capire che comanda lui, il capo allenatore è lui, Stevens farà dell'altro. Con un coraggio da autentico guerriero Udoka sta anche dicendo alla sua squadra che non ci sono più alibi. Sfiderà anche loro, li metterà davanti alle loro responsabilità.
Sappiamo come finì la corsa.
Arriva Mazzulla ad interim. Molti abbiamo sperato fosse un provvedimento temporaneo e non definitivo. L'inizio stagione è stato entusiasmante. Ma non è durato a lungo.
A metà dicembre, esaurita l'eco didattica della lezione Udoka e del suo meraviglioso staff al completo, è arrivata la pallacanestro senza senso di Mazzulla.
Una pallacanestro brutta, tatticamente elementare, volgarmente vocata al canestro in più. Però, nonostante l'ebetismo tecnico di Mazzulla, la squadra è forte e non ha ancora perso questa serie contro i Sixers. Forse la squadra e i suoi leader si sono impossessati del timone. Chissà.

Comunque sia, questa è una storia di gerarchie, di acrimonia, di rivalità, di risentimento e, anche, di sentimenti peggiori.
Io credo.

Trovo questa ricostruzione inoppugnabile da tanto che è documentata e analizzata. Premessa, sviluppo e conclusione seguono un filo logico di abbagliante evidenza. Ci resta solo sperare che la cooperativa Orfani Udoka&Pupilli di Brad faccia il massimo possibile.

Sono d'accordissimo con lei dr.Maxwell, in special modo sulla chiosa speranzosa....
Nel bene e nel male, sempre LET'S GO CELTICS!