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WILD CAUSEWAY STREET

I difetti di personalità manifestati con Stevens si erano quasi totalmente smarriti con Udoka.
Poi, se guardi al risultato puoi permetterti quella domanda che equipara Mazzulla a Udoka.
Se guardi le partite e al modo in cui l'allenatore Udoka (e il coaching staff ) teneva la squadra: allora, ciao!

La città ribolle, la Celtic Nation ha una voglia di festeggiare smisurata: sarebbe proprio un peccato non accontentarla

Su altri lidi come social, siti, forum che non riguardano direttamente i Celtics leggo sovente la storia dei 76ers che preferiscono Fultz a Tatum, e lo vedono come un rinpianto, a volte addirittura tifosi Fakers lo fanno nei confronti di Ball.
A tutti questi bisogna rispondere che i Celtics avevano la #1 e Ainge ha fatto quello scambio dopo che si era assicurato che avrebbe preso Tatum. Diversamente mai nella vita lo avrebbe lasciato a quelle due. Non possono recriminare su nulla.
Chiusa parentesi.

Secondo me la differenza fra le 2 squadre sta nelle premesse ed anche negli avversari.

Quella di Udoka era arrivata carica alla sfida coi Bucks campioni in carica (seppur privi di un pezzo importante come Middleton, infatti qualcuno ha avuto il dubbio sul risultato in caso di sua presenza), mentre noi eravamo la squadra che aveva "appena" trovato la propria identità, avevamo spazzato via i Nets dei 2 fenomeni e siamo entrati nella serie dicendo "con una squadra così non abbiamo paura di nessuno, ce la possiamo giocare con chiunque".

Quella di Mazzulla ha avuto una RS con trend opposto a quella di Udoka (prima parte entusiasmante sotto certi aspetti, seconda parte da storcere il naso).
Siamo arrivati allo scontro coi 76ers con almeno una partita di troppo sulle spalle della serie contro Atlanta portandoci dietro gli stessi difetti della RS che speravamo sparissero cominciati i PO.
Come ha fatto notare Gabriele, la prima l'hanno giocata senza Embiid (che ha comunque giocato non al 100% per il restante delle partite) e secondo me avremmo dovuto farli pagare, gara 4 l'abbiamo buttata alle ortiche noi e lo zampino dell'allenatore è stato credo lampante.
A posteriori vedendo i 2 avversari mi verrebbe da dire che se in un altro paio di partite avessimo messo metà della grinta di gara 7 la serie con Phila si sarebbe potuta concludere prima, quella coi Bucks no.
La frase che invece accompagna questa squadra è più o meno "siamo il principale avversario di noi stessi", che se non interpreto male è una sorta di messa in dubbio della tenuta mentale dei nostri.

Poi continuo a sostenere che i giocatori si portano dietro i loro vari atteggiamenti positivi/negativi, ma l'identità della squadra è dettata sotto molti aspetti dal Coach.

Risultato minimo raggiunto, tentennando ma l abbiamo portato a casa. Tatum decisivo nel finale di gara 6 e una gara 7 stellare

Questa è stata una vittoria straordinaria che riconcilia con la pallacanestro dei Celtics, chi ha spinto per la soluzione del doppio lungo evidentemente aveva ragione.
Nel terzo quarto concessi solo 10 punti. Non so per quanto tempo continuavo a guardare il punteggio in sovrimpressione e loro erano sempre fermi a 58.
Tatum devastante ma anche Brown ha dato una decisiva scossa alla squadra nel secondo quarto, dopo un primo quarto preoccupante, realizzando diversi punti ma pure dedicandosi caparbiamente alla difesa con recuperi, tuffi, stoppate e, in generale, una grande presenza.

Grandissimi. Adesso l'obbligo è quello di partire subito forte con Miami, far valere il fattore campo, non subirli nel midrange dove Butler e Adebayo sono mortiferi, non innescare i loro tiratori dalla distanza che se entrano in ritmo sono dolori.
Il loro pressing alto ci aveva tremendamente condizionato lo scorso anno, costringendoci a gara 7 in una delle serie più faticose e sofferte (e incerte) che mi ricordi.
C'è un Brogdon in più, Tatum e Brown mi paiono più forti nel ballhanding, non dimentichiamo Hauser, Pritchard, Grant e Griffin, ritengo che ognuno di loro potrebbe darci qualche minuto importante senza spremere a sfinimento i primi 7 della rotazione .

Scusate se sono stato troppo lungo.

Decisivo secondo me perché ha tenuto in piedi la baracca in un momento dove la squadra stava perdendo pericolosamente contatto, sembrava contratta e faceva fatica a trovare la via del canestro.
Ricucire in quel momento, reagire, è stato fondamentale. Psicologicamente avrebbe potuto farsi tutto molto difficile, sai,.... compaiono i primi fantasmi, e poi.....

Abbiamo un Brogdon di più nel motore ma poi soprattutto la durezza mentale di Bucks e Phila a mio modo di vedere son ben diverse.
Rimango convinto che con la giusta cazzimma avremmo sbrogliato sia Atlanta sia Phila in meno partite. Ma soprattutto mai saremmo andati sotto 3-2 con i Sixers.

Con la giusta cazzimma la serie con gli Heat non la metterei in discussione per differenza di talento, ma temo che gli errori non si correggano dall'oggi al domani e il loro punto di forza è proprio di crederci sempre. Questa cosa mi spaventa tantissimo.