Visto che hanno vinto il Jolly Giggi...almeno continuiamo a fargliela sudare.....come ho postato esiste una possibilità su un milione..ma una esiste.

Una partita alla volta, senza particolari pressioni perché ormai ci hanno già fatto tutti il funerale. Adesso la serie torna a Boston e se non riescono a chiuderla in 5 potrebbero spaventarsi per davvero.

... una mini iniezione di fiducia, una alla volta... Non abbiamo più niente da perdere, almeno cerchiamo di rompergli le scatole...

In un periodo grigio, perlomeno una bozza di risposta l hanno data, ciò non giustifica le altre 3 partite...

Sempre e cmq forza celtics...
Poi...magari...se non facciamo i pirla in casa... Magari il braccino...
Una alla volta

Ora....per esperienza personale di agonismo sportivo ( non importa se di infima categoria, la fatica e le reazioni emotive sono le stesse sia tra gli ultimi degli amatori che tra i primi dei professionisti) questo momento dovrebbe funzionare cosi.........
...............a Miami stanotte era pronta la festa, questo è chiaro, e il marasma di white towels che sventolavano allegramente e orgogliosamente era il segno del trionfo.
Ma abbiamo dato una bella risposta in campo e vinto sonoramente quella che doveva essere la sconfitta dello " sweep".
Le facce a fine partita degli Heat, compresa quella altamente testosteronica del cazzuto Butler parlavano chiaro: gli Heat hanno subito il colpo, come è normale che sia, volente o nolente adesso passano quel momento in cui, pronta la festa di compleanno, schierati ai loro posti i parenti invitati la mamma si accorge di aver dimenticato di comprare la torta
E in questo momento bisogna approfittare di questo, magari piccolo, stato di confusione, di leggero sbandamento.
Vincere la prossima a Boston è fondamentale: sia per restare pragmaticamente in vita, sia per poter veramente sperare l'impossibile!
Andare sul 3 a 2, magari anche con una vittoria convincente, lascerebbe sempre a loro il match point in casa, ma vi garantisco che queste sono le situazioni in cui al favorito, oltretutto se gioca in casa, può venire il braccino.
Quel misto terribile tra sentire la festa pronta e di contro la paura di non farcela spesso è stato distruttivo.
I Celtics a questo punto non hanno niente da perdere, sono gia ufficialmente spacciati: possiamo fare l'impresa, possiamo veramente farla.
Crediamoci tutti insieme, scriviamo la storia.
Passo passo, a cominciare dalla prossima vittoria..

"Ascolteremo un po' di musica, berremo qualche birra e del vino. Sorrideremo, staremo insieme e andremo a Boston a vincerne una."

Jimmy Butler

...prima bottiglia di champagnie stappata.

Piero! Alla salute.

Si vola!!!

piace tantissimo l' atteggiamento da gigantoso di Butler...chissa' che non sia lui a risvegliare dal torpore lo spirito guerriero della nostra franchigia.

Vai Jimmy insisti e continua cosi'....

avanti spingere!!

E' ovvio che loro sono strafavoriti, su tre partite ipiotetiche hanno bisogno di vincerne solo 1, noi 3.
Però, ma solo se sapremo essere veramente squadra e veramente celtici, non avendo noi ormai più niente da perdere.....
Vero che nessuno è mai rimontato da 0-3 ( ma i recod sono fatti per essere battuti ma anche sovvertiti) ma l'espressione " braccino del tennista" esiste e va a caratterizzare uno stato psico-fisico che si ingenera spesso negli atleti sulla linea del traguardo e che spesso ha dato vita a clamorose catastrofi.
Quindi , Cristo Santo, crediamoci, crediamoci crediamoci.
Non lasciamo nulla di intentato.
P.s.
Sorridevano in panchina Butler e Vincent, si ridevano di gusto: intanto la torta per 'sto giro gli è andata a male!

Esatto Crispo, sono d'accordissimo... ora non ci costa niente provarci e per lo meno dare una risposta a tutti che la squadra ci prova aldilà delle difficoltà...
unica cosa che mi sento di correggere è che dal punto di visto dell'umore, sarebbe meglio vincere allo scadere... quella sarebbe una mazzata psicologica....

Una per volta, a Boston dobbiamo vincere...

a Boston bisogna vincere!
qualcuno (Brown e Brogdon) deve ancora entrare dentro questa serie e quindi un margine ce l'avremmo ancora.

Non succederà che la ribaltiamo ma vincere a Boston è l'obiettivo minimo della stagione, tornare a Miami per pareggiare la serie.

Se a Boston la fan base è anche fin troppo coinvolta dentro le vicende della squadra, non si può dire lo stesso degli Heat.
A Miami non esiste una fan base e il livello di conoscenza del basket per chi frequenta le partite live è davvero tra l'imbarazzante e il raccapricciante, ho visto alcune interviste a tifosi che l'altro ieri entravano nell'arena convinti che avrebbero visto LeBron James in maglia Heat...

È fatta!!!!

siamo 1 a 3
non più 0 a 3

non è mai successo che una squadra risalisse dallo 0 a 3

ma è accaduto diverse volte che risalisse dal 1 a 3 (lasciamo stare quando è arrivata la unica W)

Nel 1981 i Celtics di Bird, McHale e Parish, Archibald, Carr, Maxwell e Henderson sono risaliti dal 3 a 1 in ECF contro i fortissimi Sixers di Julius Erving, vincendo le ultime 3 con margini risicatissimi
La quinta vinta in casa 111 a 109 per il 3 a 2
La sesta vinta fuoricasa 100 a 98 per 3 pari
La settima vinta in casa 91 a 90 per il 4 a 3

Avrebbero poi vinto l'anello in finale contro i Rockets, il primo anello della dinastia Celtics anni Ottanta.

Si Topino, vincere allo scadere sarebbe bellissimo......ma perchè però vuoi farmi giocare le coronarie ????