L'unica cosa sicura che questa proprietà non sta badando a spese pur di vincere, ormai ci prova da anni.

E poi tutti questi discorsi, GIUSTI, ma da ragionieri sul salary sul non impegnarsi il futuro, lasciare macerie, e poi come completiamo il resto del roster, bla bla bla a me personalmente hanno scocciato.
Proviamo a vincere e subito quando possiamo, eravamo avanti anni luce nel dopo PP noi rispetto al lacustri nel dopo Kobe, eppure loro si sono portati a casa un titolo e noi solo delusioni e rimpianti.

Quello che più mi lascia perplesso è Wood, strano che sia senza squadra.

Per anni si è parlato in questo forum di programmazione.....termine che nell'Nba dovrebbero vietare.
Non c'è punto...chi ha vinto negli ultimi anni è andato a prendere Durante, Leonard e compagnia bella.
Abbiamo collezionato per anni asset per poi sprecarli e regalarli.
Un titolo in. Quasi 40 anni.....ma di cosa parliamo?

basterebbe guardare alle squadre più dominanti degli ultimi 25 anni.
San Antonio Spurs e Golden State Warriors.

non è vero!
i lakers hanno vinto il titolo della bolla... è vero ma hanno saltato 7 degli ultimi dieci play off..

Noi abbiamo giocato le finali di conference 5 volte e perso una finale, negli ultimi sette anni

Marcus hai perfettamente ragione, sottolineo è come dici tu ma a me personalmente da tifoso fa rabbia vedere che loro scombinati vincono e noi perfetti per un motivo e o per l'altro no, loro hanno portato un titolo a casa, nella bolla ok ma sempre un titolo come gli altri negli almanacchi.

continui a postare sti commenti da vero bandwagoner, ti ha risposto benissimo marcus, warriors e spurs sono un esempio di quanto la programmazione(e un po' di fortuna) possa produrre, due dinastie.

curry ha vinto il suo primo anello a 27 anni eh... nel 2015, l'età di jaylen ora.

probabilmente se fossi stato tifoso di Gs ai tempi lo avresti tradato perchè sottodimensionato, magrolino e con le caviglie fragili, della serie non possiamo sprecare tempo ad aspettarlo, tradiamolo, sia mai.

di errori sicuramente ne sono stati fatti, di fortuna non è che ne abbiamo avuto proprio troppa eh(infortunio kg, infortunio hayward)

l'errore più grave è stato purtroppo prendere irving.quello ci ha fottuto qualche anno di programmazione.

Irving.....a saperlo

Pagliardo.....io invece ti ho già detto mille volte che non me ne frega niente di quello che dice Marcus o qualcun altro.
Te resta della tua idea e io resto dalla mia .
Ci sono persone di un'arroganza schifosa in questo forum che pensano di dover insegnare ad altri il basket
San Antonio e GE di ostrano la vostra teoria
Toronto e Miami dimostrano la mia ...hanno vinto quando hanno preso le stelle.
Toronto non aveva mai vinto nulla....preso Leonard ha ivvinto subito .
E anche noi dimostriamo che programmare.....puntare sui giovani.....accumulare asset non conta nulla.

Si..va bene tutto.. manteniamo però i toni all'interno del recinto della moderazione e dell'educazione!

Hai ragione Crispo.....ma scusa i professorini non li sopporto.
Quando mi sento dire :"ti ha già detto ...." come se quella persona fosse Gesù Cristo mi viene il sangue agli occhi.

Calma e sangue freddo ragazzi già è abbastanza caldo fuori !

a volte però sfugge che i meccanismi con cui si possono assemblare i roster nello sport professionistico americano sono sempre esercizi di programmazione. Con regole di salario estremamente complesse. Sempre di programmazione si tratta.
Sia che gli assemblaggi dei roster partano da draft, assicurandosi scelte e asset in quella direzione.
Come pure facendo ricorso a trade e acquisizioni di free agent.
Non esiste la costruzione estemporanea. Stile Paris Saint Germain, arriva un emiro e compra Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar e Mpappe.
Miami ha messo LeBron e Bosh accanto a Wade, programmando per quell'anno una situazione salariale e di asset per arrivare proprio a quei due obiettivi.
Come del resto aveva fatto Ainge per la trade con Garnett* aggiungendo un contratto in scadenza importante (Theo Ratliff) assieme a giovani e scelte (Ryan Gomes, Gerald Green, Al Jefferson, Sebastian Telfair e due scelte del primo turno del 2009). Per dire della programmazione, la trade per Garnett fu probabilmente il piano b dell'estate 2007, in cui avremmo potuto scegliere dal draft un altro Kevin, tal Durant, che avrebbe vestito la canotta numero 7 bianco verde se avessimo avuto la scelta numero 1 o 2 dalla lotteria. Non fu così.
Invece arrivò la 5 (Green) e fu scambiata con Wally Szerzbiack per Ray Allen proprio con i Sonics (poi Thunder) che avevano scelto Durant con la 2. A quel punto, avevamo quel big accanto a Pierce che avrebbe spronato Garnett al cambio di franchigia.
Tutto questo è programmazione.
Lo stesso vale anche per Leonard a Toronto. Toronto aveva gli asset per arrivare a Kawhi che pure ha avuto un improvviso desiderio di cambiare aria. Programmazione anche questa, avere contratti versatili, scambiabili, essere pronti all'opportunità

Gli unici che sfuggono a queste logiche di programmazione e sembrano in balia delle circostanze potrebbero essere proprio i lakers del 2020 citati da mister 3.2 . Ma fino ad un certo punto.

La NBA non è (fortunatamente) come il soccer dove il giocatore che ti piace te lo compri... ci vuole sempre la programmazione.

* proprio oggi, 31 luglio, ricorre il 16esimo anniversario dall'annuncio di quella trade.
Sembra ieri.
Sembra un'altra vita.