Comunque vada, nel bene e nel male, tutto è già scritto. Da noi e da altri.
Se perdiamo, la colpa non può che essere di Giggino perché non ha saputo far crescere e dare alla squadra gioco, difesa, tecnica, tattica, allenamento, intelligenza, spirito, determinazione e s’aggiunga pure ciò che si preferisce tanto qui c’è spazio per tutto. Poi anche dei Jays che in fondo sono rimasti due eterni bambinoni solo un po’ più spropositatamente gonfi di soldi ma non d’autentica fame. E, perché no, pure della acquiescente dirigenza che, per non veder andar sprecate occasioni d’oro, non esige o, peggio, impone drastiche decisioni. Magari pure del fatto che, a causa degli altrui infortuni sia in R.S. che ai P.O., la nostra strada per le Finals non è risultata sufficientemente “allenante” a renderci “voraci”.
Se vinciamo il merito va invece ai giocatori talmente forti da fregarsene d’esser guidati. Poi al fatto che, a causa degli altrui infortuni sia in R.S. che ai P.O., la nostra strada per le Finals ci ha pochissimo usurato.
Ci saranno pure fortuna e sfiga, concomitanze astrali e tolleranza/intolleranza alla salvia. Si esenti chi può!
Io voglio mettere in luce un altro percorso. La nostra è la squadra più forte perché a tal fine i suoi componenti sono stati mirabilmente, sagacemente e lungimirantemente assemblati e incastrati. La base di partenza era di per sè notevole con Jaylen, Jayson e nonno Al. Però - magari l’abbiamo dimenticato, anche perché sul momento pochi l’avevano valutato appieno - da S. Antonio avevamo aggiunto tale
, bizzarro ometto da ancor più bizzarri capelli. Buon giocatore, per carità, però mica l’asso per mutar le sorti della franchigia. Qualcuno pensava pure d’utilizzarlo come pedina di scambio per puntare a meglio. Credo sarebbe stato colossale errore. Poi, storia nota, mentre altri si procacciavano Damien Lillard e Bradley Beal, è arrivato Porz e poco dopo Jrue. Da una parte gli astri, dall’altra equilibrio e coesione, piede perno e aiuto.
Il nostro è divenuto uno squadrone di solidità (a parte Porz sulla cui tenuta si sono subito nutriti dubbi). Forse proprio la necessità di salvaguardare il più possibile Porz e nonno Al, ci ha ispirato scelte di sostanza. Abbiamo giocato la R.S. senza mai forzare più di tanto, giocando il più possibile al 75% delle nostre potenzialità, alternando il più possibile gli uomini, ma anche giocando al 100% solo scampoli di partita per conseguire il risultato migliore. Per tentare di tenere il passo gli avversari hanno cercato di forzare: gli infortuni di Giannis, di Embiid, di Randle, di Butler sono anche frutto di tale forzata gestione.
Poi siamo riusciti a fare lo stesso anche nelle serie sinora disputate nei P.O., complici certo gli altrui infortuni che però in parte sono stati compensati da quello di Porz che nei nostri giochi aveva peso non indifferente. E nonno Al ha risposto magnificamente "Presente!". Comunque i nostri non si sono negati: ricordo che Jrue ha giocato e spettacolarmente vinto con la febbre addosso.
Ora le Finals! Contro i Mavs, non credo la più forte squadra che potevamo incontrare. Neppure però squadra da sottovalutare. Essenzialmente sono l’inarrestabile e inimmaginabile Doncic. Gli altri sono di contorno. Se lui gira, oltre ai suoi canestri può innescare gli altri e farli diventare pericolosissimi. Ma il vero rischio è se riescono a crederci, ad esaltarsi: allora si trasformano, diventano letali. Come Kyrie. In genere comincia male, spento e stralunato com’è nella sua natura. Poi, se la partita si fa battaglia o si infiamma una rimonta, allora entra in palla e dal nulla riesce a cavar fuori giocate straordinarie oltre che importanti. Se invece la disfatta prosegue, si lascia via via inabissare e non è certo quello che si fa carico di provare a invertire il corso.
Dunque Doncic, quasi certamente il più forte giocatore di queste Finals. Anche lui ha i suoi difetti, come l’accentramento del gioco, la difesa limitata e probabilmente alla fine qualche limite fisico. Però quel limite bisogna cercarlo e lavorarci. Ecco: considerati i difensori che possediamo come Jrue, Derrick, magari pure Jaden, una strada potrebbe essere farlo affaticare, rendergli difficile ogni movimento, ogni ricezione, ogni palleggio, ogni tiro, ogni passaggio, magari isolandolo dai compagni che, senza di lui, sono sommamente depotenziati. Facendo però assai attenzione a non fare falli. Il primo quarto Luka non ne risentirà, il secondo probabilmente neppure, ma dal terzo in poi la fatica potrebbe cominciare a farsi sentire e inversamente la lucidità a venir meno. Il quarto quarto potrebbe giocarlo da praticamente esausto e con addosso la mortifera sensazione di non riuscire a farcela. Però è un combattente: non crediamo sia facile, occorrerà ai fianchi lavorarlo, lavorarlo, lavorarlo. Ecco, io me la giocherei così. Però il nostro staff l'ha certamente studiato molto più a fondo di me e avrà messo a punto strategie assai più avvedute.
C’è un’altra ragione per cui dovremmo vincere: noi schieriamo 6 fra i migliori difensori della lega, loro due fra i migliori attaccanti ma anche, pur se si impegneranno, pure due fra i difensori che lasciano più a desiderare. Se in attacco ci lavorassimo potremmo aprire voragini e magari pure caricarli di falli.
Insomma, credo che dalla nostra abbiamo numerose possibilità di far meglio. Siamo decisamente più squadra e, se giochiamo davvero da squadra, non dovremmo temer confronto. Ma, come detto, occorre non farli accendere. Poi, si sa, ci saranno pure fortuna e sfiga, concomitanze astrali e tolleranza/intolleranza alla salvia.
A questo punto ci giocheremo le partite al nostro massimo gustandoci il meglio che questi Celtics sanno produrre o giocheremo ancora con avvedutezza cercando di mantenere le forze come siamo ormai abituati e come se fossimo vicino al lumicino, magari esplodendo tutto solo all’ultima partita?
Chissà … Vedremo!