Qualcuno ha l'intervista intera di fine stagione di Stevens?

Sarà questa?
https://youtu.be/Ht9aKSYk-6k
Qui parla di Udoka

Un po' di chiarazioni di Stevens via Boston Globe:

Stevens revealed the Celtics were interested in bringing back for a second year, but the former All-Star is considering retirement.

Stevens described the challenge of luring Griffin last season when the club was seeking a veteran backup center and positive locker room presence. “I told him, ‘We’d love to have you join us, but you may not play when Robert [Williams] gets back [from injury],’ ” Stevens told participants at ABCD Hoop Dreams. “He said no. So I went through a few more days, called him back, and said, ‘Hey ,I don’t mean to burden you. I know you’ve got kids. I know you’ve said no initially, but I just wanted to circle back before I turn to other people because you’re the best fit for our team.’ He said, ‘I thought about it and I want to do it.’ ”

Stevens also touched on the status of Williams, who is healthy and enters a pivotal season. “He’s not an old guy, but he’s not a rookie anymore,” Stevens said. “He’s six years in now and this is the time where guys make leaps and make jumps. He showed his defensive versatility a couple of years ago. His offensive threat at the rim and his rebounding is as good as it gets, and the keys for him are to be available as much as possible and to be able play as long as spurts as possible.

Stevens was asked about conversations with players rumored to be in trade discussions, such as this summer or last summer in a potential deal for Kevin Durant. “They’re hard, but you just have real conversations,” Stevens said. “Some stuff has been talked about with the Brogdon stuff, you just have conversations about it. You understand why a person would feel angry about that. But at the same time, that’s why you have those conversations. You work together."

Jared Weiss: has been named NBA Executive of the Year.

Un premio dunque arriva anche ai Celtics.

non avesse scelto Sciagulla sarebbe davvero prossimo alla beatificazione.

More than anyone in the organization, Stevens is responsible for the decision to keep giving Brown and Tatum time to build their relationship and grow into the leaders of the franchise. He was the coach who signed off on drafting each of them, then the executive entrusted with building the right team around them. He was the decision-maker on all of the trade offers that came in from around the league as teams hoped Boston would lose patience with one or both of them. He was the man, sources said, who said no or decided not to pursue trades for Paul George (2017), Jimmy Butler (2018-19), Kawhi Leonard (2019) Anthony Davis (2019) and Kevin Durant (2022).
– via ESPN

ha sempre ragione.

io lo beatificherei lo stesso

A questo punto la beatificazione è cosa fatta

Ha dimostrato capacità uniche, ed anche qui stupido io che mi stupisco.

Quando era stato promosso non l'avevo capita fino in fondo la mossa, temevo fosse spinta dalla disperazione di perdere uno come Ainge. Non sapeva nessuno se un bravo allenatore sarebbe stato anche un bravo dirigente, sono ruoli molto distanti anche se la materia alla fine è la stessa. Ma lui si è dimostrato incredibilmente preparato per il ruolo, facendo mosse che non erano state immediatamente chiare e neanche del tutto condivisibili.

Ma non sono ha avuto ragione, ha sculacciato tutti i detrattori. Certo il titolo è l'apice di tutto un percorso, ma non dimentichiamo di certo la competitività ad alto livello che stiamo avendo in questi anni, non era così scontato fosse stabilmente a questo livello.

Non dimentico certo Zarren e lo voglio citare per omaggiarlo come altro componente dello scacchiere dirigenziale, ma ecco Brad ha (non da oggi) tutta la mia incrollabile fiducia, non avrò dubbi sulle sue decisioni, neanche le più dolorose.

Stevens è un genio ed è un GM con gli attributi. Quando è arrivato ha iniziato subito a smontare ciò che Ainge per anni aveva voluto lasciare intatto, stravolgendo completamente il suo approccio. In questi ultimi due anni Stevens:

Ha scommesso su un Horford 35enne che guadagnava cifre da star e messo fuori progetto dai Thunder perché vecchio e ha vinto.

Ha scommesso su (riguardare il pacchetto di scambio oggi fa rabbrividire) e ha stravinto.

Ha scommesso su Porzingis pur distruggendoci il cuore dando via Smart e ha vinto.

Ha scommesso su un Holiday appena allontanato dal progetto di Milwakee fiondandosi subito perché sapeva che era il pezzo mancante. Lì ha stravinto e tanto di cappello perché erano anni che avrei voluto vedere Holiday in maglia Celtics.

Ha scommesso su Mazzulla e ha vinto, con buona pace di gran parte di noi (incluso me) che abbiamo rimpianto Udoka per anni (altro allenatore straordinario in ogni caso, sempre voluto da lui).

Oggi ci troviamo nella posizione di avere uno dei quintetti più forti della storia NBA e abbiamo anche il lusso di averli a contratto ancora tutti per un altro anno almeno. La prossima volta che storcerò il naso davanti a una scelta di Stevens mi vedrò bene dal criticarlo prima del tempo debito perché lui è un genio e io rimango solo un tifoso.

io invece ci vedo continuità, in pratica 3/5 dello starting five dei PO, compreso Al, sono scelte sue e di Ainge.
L'approccio al mercato è stato diverso perchè nel 2016 e nel 2017 avevi spazio salariale sono arrivati Horford e Hayward dal FA(DA aveva provato a prendere anche Durant); oggi come lo scorso anno, non avendo spazio salariale, sei stato costretto a sacrificare giocatori e scelte per migliorare la squadra.

Mi correggo, smontare suona male e non è effettivamente indicativo, come non vuole esserci nessun intento di sminuire il lavoro di Ainge che ha contribuito in larghissima parte ai successi di oggi. Ciò che intendevo sottolineare era proprio il fatto che l'era Stevens si è contraddistinta per una maggiore "vivacità" sul mercato (nonché una buona dose di attributi) nello scambiare giocatori che risultavano tutt'altro che marginali al progetto al momento dello scambio, parlo di Smart come di Robert Williams, ma anche di Kemba (il cui scambio tuttavia in quell'offseason sembrava quasi inevitabile) e di scelte al draft, che Ainge raramente ha voluto toccare anche negli ultimi anni da GM.
Poi come ben sottolinei possono esserci stati diversi fattori salariali e non solo che contribuiscono a ciò.

Stevens ha chiuso un cerchio certamente aperto da Ainge che era il GM, ma non scorderei che Stevens era già allenatore quando vennero scelti i Jays e mi sentirei di dire che il suo parere a riguardo lo abbia certamente espresso, per cui io vedo una grande continuità e soprattutto vedo una maggiore chiarezza di idee in Stevens, cosa che all'ultimissimo Ainge, a mio personalissimo parere, era venuta un po' meno.

si è dimostrato un fenomeno ed inoltre quello che ha fatto lo ha fatto senza mai dare l'impressione alla controparte di averla fregata, cosa che invece Ainge ha trascurato, anzi, dal di fuori dava la sensazione di essere ormai quasi obnubilato dal desiderio di fregare il prossimo: questa cosa paga nel breve, ma alla lunga diventa deleterio, è una strategia ormai commercialmente più che nota.