PLAYOFFS 2010 NBA FINALSLA Lakers vs Boston Celtics SERIES:Due stili differenti, due modi diversi di intendere il basket e tutto ciò che sta intorno ad esso.
Due ambienti opposti, con culture completamente differenti.
E due squadre da ammirare, che hanno fatto e continuano a fare la storia della NBA.
Los Angeles Lakers e Boston Celtics tornano a scontrarsi alle Finals, per quello che è un classico di questa Lega e per quella che è una serie tra le due squadre più vincenti della storia.
I gialloviola, con Kobe Bryant in primis, hanno il bisogno e la necessità di riscattare quella che è stata una serie-incubo, nel 2008, dove funzionò poco o nulla e dove gli acerrimi rivali dei Celtics annientarono sotto ogni punto di vista, la squadra di Phil Jackson.
I Lakers arrivano alle Finals con un percorso particolare; sì, perchè dopo il sudatissimo 4-2 contro i Thunder, dove si mostrò una condizione fisica generale mediocre, in pochi credevano in un cammino lineare come quello che Kobe Bryant e compagni hanno tenuto dalle Semifinali di Conference in poi:
sweep ai danni dei Jazz e 4-2 classico, con vittorie nelle gare 5 e 6, nelle WFC contro i Suns.
Dall'altra parte, i Celtics arrivano a queste Finals come vera e propria sorpresa, dopo una stagione regolare complicatissima e dopo che tutti, tra i media, davano per spacciati i Big Three: troppo vecchi, troppo stanchi, già bolliti.
E invece no, perchè Boston, dopo un agevole primo turno contro gli Heat, ha sbattuto fuori due delle più grandi favorite all'anello: i Cavs del presunto Re della Lega Lebron James e gli Orlando Magic di coach Stan Van Gundy.
Da una parte, la voglia di rivincita e il sogno di raggiungere il Repeat, che vorrebbe dire 11esimo anello di Jackson e quinto dei Lakers negli ultimi 10 anni.
Dall'altra, la necessità di continuare un sogno, da parte dei Celtics, un sogno che porterebbe al secondo anello negli ultimi tre anni.
Los Angeles Lakers-Boston Celtics è, oggettivamente, la serie più bella che il basket mondiale possa proporre al momento.
MATCH UP: vsE' molto probabile che Phil Jackson parta con Fisher su Rondo. Il Venerabile Maestro ha disputato i migliori Playoffs degli ultimi 5 anni, mostrando una continuità difensiva ed offensiva davvero mirevole. D'altro canto, Rondo è oramai diventato il primo vero ago della bilancia di Boston e, anche lui, ha delle medie paurose in questi Playoffs: 16 punti, 5 rimbalzi, 10 assist e 2 recuperate in 40 minuti di gioco.
Un Rondo che verrà marcato probabilmente da Fish come detto, inizialmente e poi, se le cose dovessero andar male da Kobe Bryant: il Mamba, dopo lo spavento che ha fatto prendere a tutti i tifosi per le sue mediocri condizioni fisiche mostrate contro i Thunder, ha disputato due serie Jordaniane contro Jazz e Suns, con un approccio, un'aggressività e una pulizia tecnica prossima alla perfezione.
Per entrare definitivamente nella storia di questa franchigia al pari di Magic Johnson, Kobe, però, deve vincere una serie contro i Celtics nella sua carriera.
A chiudere il back-court, fatto da grandi nomi e grandi giocatori, Ray Allen, che nonostante alcune difficoltà incontrate, sta tracciando un cammino, nei suoi PO, simile a quello di due anni fa e potrà essere devastante in uscite dai blocchi.
PARITA' vsIn front-line, vi sono due dei match-up che potranno cambiare completamente questa serie, da una parte e dall'altra.
Paul Pierce, nel 2008, fece fuoco e fiamme con la difesa lacustre, sfruttando ogni volta il miss-match con il povero Vladimir Radmanovic, umiliato in lungo e in largo, per tutti i 48'. Quest'anno, però, avrà di fronte Ron Artest; quest'ultimo sta disputando dei Playoffs davvero ottimi. Costante difensivamente, dove ha fatto sempre molto bene contro i suoi rivali diretti, a singhiozzo in attacco, dove però è in crescendo.
L'altro confronto-chiave, forse quello che più condizionerà l'esito di questa serie, è quello tra Pau Gasol e Kevin Garnett. Due anni fa, Garnett cancellò i suoi avversari in front-line, guidò il reticolo difensivo preparato da Thibodeau in maniera pressochè perfetta e relegò Gasol ad un semplice centro di 2.16. Sono passati due anni, il nostro Catalano ha compiuto un processo di maturazione tale che lo porterà a fare sicuramente meglio; ma far meglio non basterà. Pau dovrà necessariamente giocare una serie pressochè perfetta, sia difensivamente, sia offensivamente per contrastare un giocatore come KG, che sa come difendere su di lui e sa come far uscire psicologicamente da un match e da una serie, i suoi avversari diretti più pericolosi.
A concludere Perkins e Bynum, con quest'ultimo che dovrà fare la voce grossa, nonostante il problema al ginocchio, per sfruttare la sua evidente superiorità tecnica.
LIEVE VANTAGGIO LAKERS vsSempre delicato, il confronto delle due panchine, quando di mezzo ci sono giocatori discontinui come quelli di Lakers e Celtics.
Sì, perchè tutto dipende da
Candy-man,
mr Kardashian Lamar Odom e
Sheeeeeeeed Rasheed Wallace. Il primo, un giocatore che ha deciso di entrare in campo e giocare appena 3-4 volte in tutti i Playoffs, ma cestista capace, come sempre, di cambiare le sorti di una serie con 30-40 minuti di grande basket. Il secondo, giocatore psicolabile se ce n'è uno; l'ex Pistons ha disputato una stagione regolare da schiaffi, per poi prendere il proscenio nei Playoffs, dominando difensivamente alcuni match-chiave contro Jamison (vs i Cavs) e Howard (vs i Magic).
Tra gli altri, il duo Farmar-Brown, che con gli alti&bassi usuali, sta comunque facendo il proprio onesto lavoro dalla panchina in maniera quantomeno discreta, se la dovrà vedere contro Tony Allen (che dopo aver marcato James, avrà di fronte Bryant) e Michael Finley.
Infine, Glen Davis ha le caratteristiche per avere un certo impatto su questa serie: atleticamente goffo, ma fisicamente devastante, è migliorato costantemente dal punto di vista tecnico e può diventare quello che, per i Celtics, due anni fa fu Leon Powe. Per i gialloviola, sicuramente ci sarà qualche minuto per Luke Walton e, si spera, nessuno per Sasha Vujacic.
PARITA'KEY FACTORS-Triple Post Offense: Nelle Finals 2008, Thibodeau costruì una vera e propria gabbia per Bryant e Gasol, i due perni principali di questo sistema offensivo, per questi Lakers. Una gabbia che funzionò, che tolse qualità ai tagli dal lato debole e libertà al portatore di palla sul lato forte. Tante volte abbiamo visto un Bryant triplicato e tante volte abbiamo potuto notare che le possibilità di fare un buon passaggio e/o ribaltamento erano davvero ridotte al minimo. Sono passati due anni, questo gruppo ha un vissuto comune e due stagioni intere di TPO in più; sarà fondamentale attaccare con pulizia, tanta pazienza e rigore tecnico, specie se, come si è letto in questi giorni, Thibodeau deciderà di attuare una difesa a zona, nel corso della serie.
Occhio ad Artest; i Celtics hanno sicuramente visto in lui il punto debole del Sistema offensivo dei gialloviola e sarà fondamentale che Ron Ron riesca a leggere i tagli dal lato debole, con i tempi giusti.
-Pick&roll Kobe-Pau: Si tratta dell'unica arma che i Celtics hanno sofferto anche in passato. Si tratta di una soluzione offensiva devastante, che apre molti più spazi e dà molte più opzioni di quelle che si possono immaginare. Dovrà essere sfruttato di più e con più costanza, il pick&roll tra due dei giocatori che forse lo eseguono meglio nella Lega, per tempi e precisione.
-Kevin Garnett: Non c'è nulla da fare, questo giocatore è e rimarrà il vero barometro dei Boston Celtics. Rondo è chiaramente l'ago della bilancia per i ritmi offensivi della squadra, Pierce e Allen rimangono assolutamente fondamentali su ambo i lati del campo; ma Garnett cambia la serie in maniera totale. La sua presenza, le sue indicazioni, la sua leadership nella propria metà campo, sono assolutamente fondamentali. A febbraio pareva fisicamente finito, ora, 4 mesi più tardi, continua ad essere la chiave di questa serie, per i Celtics.
Appuntamento a questa notte ore 2.00 am
Come al solito...Che vinca il migliore...