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Boston Celtics@ Los Angeles Clippers 
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A legend

Iscritto il: 12/05/2010, 4:25
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Messaggio Re: Boston Celtics@ Los Angeles Clippers
deep ha scritto:
Russell82 ha scritto:
Se non hai una squadra che può competere per il titolo è inutile aspettarsi troppo, e noi obiettivamente non siamo da titolo, il record del 50% è lo specchio di quanto valiamo al momento, il problema non sono certo KG,PP e Rondo che so che giocano al minimo la stagione per poi esplodere nei PO ma il resto della ciurma che non è assolutamente a loro livello, e non colmano con l'impegno le loro lacune

Ecco uno dei punti focali di tutto. I nostri giocatori hanno sempre avuto una componente emotiva predominante, entrando in campo non tanto con l'idea di essere i più forti, ma con l'idea di sbranarsi gli avversari. Ora in Green, Bass, Lee, ecc.. (big three esclusi), non vedo per nulla questo sacro fuoco. Significativo che sia Sullinger a provare a scuotere gli animi, con qualche giocata anche poco ortodossa, cosa che non dovrebbe competergli.

Cya

magari fosse solo un problema di sacro fuoco..a me sembrano anche molto poco abili..


29/12/2012, 3:24
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Iscritto il: 13/03/2010, 22:19
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Località: Roma
Messaggio Re: Boston Celtics@ Los Angeles Clippers
nickamp ha scritto:
deep ha scritto:
Russell82 ha scritto:
Se non hai una squadra che può competere per il titolo è inutile aspettarsi troppo, e noi obiettivamente non siamo da titolo, il record del 50% è lo specchio di quanto valiamo al momento, il problema non sono certo KG,PP e Rondo che so che giocano al minimo la stagione per poi esplodere nei PO ma il resto della ciurma che non è assolutamente a loro livello, e non colmano con l'impegno le loro lacune

Ecco uno dei punti focali di tutto. I nostri giocatori hanno sempre avuto una componente emotiva predominante, entrando in campo non tanto con l'idea di essere i più forti, ma con l'idea di sbranarsi gli avversari. Ora in Green, Bass, Lee, ecc.. (big three esclusi), non vedo per nulla questo sacro fuoco. Significativo che sia Sullinger a provare a scuotere gli animi, con qualche giocata anche poco ortodossa, cosa che non dovrebbe competergli.

Cya

magari fosse solo un problema di sacro fuoco..a me sembrano anche molto poco abili..


Bass lo aveva o, quantomeno, dava l'anima in campo pur con tutti i suoi limiti. Da un po' di tempo si è spento come una candela consunta. Ho l'impressione che questo atteggiamento sia dovuto alla sensazione che saranno tradati. Una cosa che purtroppo Ainge non conosce minimamente è la sottile arma della diplomazia: Rondo, Gucci e Ray Allen ne sanno qualcosa. Ovviamente è pure questione di carattere e ci sarebbe chi, in frangenti simili, darebbe ancora di più per smentire i propri detrattori. Questo però non accade e non fa che confermare le vostre asserzioni.

Su Green: il primo degli scettici sul suo conto sono stato io, ma gli darei un po' di tempo in più rispetto al "Trio Monnezza" (Lee, Bass e Collins), perché viene da un anno di inattività (e per un'operazione al cuore, non per un'unghia incarnita). Inoltre, allo stato attuale, se la squadra fosse stata interamente costruita ex novo, siamo sicuri che non spareremmo addosso anche ai Big Four? Perché allo stato attuale, gli unici non criticabili sembrano, ai miei occhi celtici, i soli Sully e Wilcox. Per Rondo, Pierce, Garnett e Terry non c'è il plotone di esecuzione, ma qualche critica ad intermittenza sì.

Una sola cosa mi sento di dire: ad ottobre eravamo quasi tutti moderatamente soddisfatti del roster, io per primo, fatta eccezione per i Centri. Mi ero parzialmente tranquillizzato perché da Milano mi avevate parlato bene di Milicic. Non è andata così, ma qui, pur senza imbastire processi sommari ed affrettati, credo che la responsabilità sia solamente di Ainge. Ieri, tra l'altro, è saltata fuori la notizia che aveva Jamal Crawford tra le mani ma non lo ha voluto firmare...

Fab Melo e Sullinger daranno il massimo una volta riuniti: se ci pensate, quello che ha uno (un fisico spaventoso, Melo), non ha l'altro, che però compensa alla grandissima con un Q.I. cestistico che l'altro si sogna.

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Chi è malato di protagonismo non riuscirà mai a stabilire il momento di smettere per non cadere nel ridicolo. La malignità, invece, è cattiveria impotente. Stat sua cuique dies, breve et irreparabile tempus omnibus est vitae.


29/12/2012, 8:54
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