Questo fine settimana va in Pensione il Cardinale Stern, l'uomo che ha cambiato l'NBA ,portandola al business miliardario di oggi.......
Date un'occhiata a questo articolo, davvero bello :

http://www.nba.com/2014/news/features/d ... pecialst3a

Grazie stern per tutto quello che hai fatto l'nba sara' sempre la tua famiglia

Dal punto di vista economico un capolavoro, ma da quello del gioco e agonismo non lo stesso risultato, aiutare troppo lo spettacolo ammazzando il concetto di difesa (in particolare nella RS) e una certa aggressività tipica del gioco, favorire clamorosamente le star anche a discapito dei veri valori in campo, aumentare il numero di partite sia RS che PO per monetizzare maggiormente diminuendo però la qualità e aumentando gli infortuni, sono l'altra faccia della medaglia del lavoro svolto.

Uno dei più grandi meriti di Stern, che ha fatto diventare enorme questa lega, è stato intuire da subito che le grandi rivalità piacevano alla gente. Per sua enorme fortuna si ritrovò Bird e Magic tra le mani e la storica rivalità Celtics vs Lakers che ritornava prepotente. Molti di noi si sono avvicinati oppure hanno rafforzato il loro interesse, proprio grazie a quella rivalità o all'eco che quella ha lasciato nel corso degli anni.

Però Stern è andato oltre. Troppe zone d'ombra hanno segnato il suo cammino, con enormi giochi di potere dietro le spalle dei tifosi. Il favorire le star è diventata una tale ossessione, che più di una volta sono stati pilotati incontri e/o interi turni di playoff. Più volte ex arbitri lo hanno blandamente sostenuto, ritrattando poi immediatamente. L'unico pinocchio che ha continuato a parlare è Tim Donaghy, caduto in disgrazia per altro, che però ha svelato molto di quel meccanismo, fatto di designazioni pilotate e indicazioni chiare e precise verso quella squadra o star. Certo lo ha fatto per salvarsi, ma non possiamo credere che siano solo invenzioni... o sì?

Il gioco degli anni '80 era troppo duro ed aggressivo, verissimo e le risse erano fin troppo frequenti. Però ora Stern ha imposto un sistema pro star assurdo: non si possono toccare, se sei ai playoff e nelle ultime battute di una partita poi non ne parliamo. Le star possono permettersi cose che a mio avviso sviliscono lo spettacolo e non lo favoriscono: mi riferiscono a quelle enormi infrazioni di passi permesse in maniera esponenziale alle stelle. Imbarazzante ed è la prima cosa che un detrattore della lega cita come punto a suo favore.

La lotta al doping? Certo il test antidroga fu uno dei primi inseriti nello sport americano al suo arrivo, ma non scherziamo, mirava sopratutto all'individuazione di sostanze che col doping avevano poco a che fare: marijuana, cocaina, eroina insomma molto più per trovare "droagati" che "dopati". Anzi il sistema scientifico di accrescimento muscolare ancora oggi resta uno dei dubbi più angoscianti del mondo NBA, mai del tutto affrontato e studiato.

Senza volervi annoiare troppo, di meriti dell'avvocato newyorkese ce ne sono molti ed evidenti, ma non sapremo mai a che prezzo sono stati raggiunti. Ora va in pensione, anche se Silver è un suo uomo e sono sicuro che influenzerà ancora il suo operato, ma sono altrettanto certo che nel suo castello a NY conserva uno schedario su ogni singolo presidente, dirigente ed atleta passato nella "sua" lega.

Buona pensione dorata.

Ma lo rimpiango sempre di più, oggi pare di veder giocare dei bambini viziati

Spesso si trascendeva, però oggi mi sembra davvero che abbiamo passato il segno. Prima si guarda cosa si ha scritto dietro la maglia sopra il numero, e poi si fischia. Così non va bene...

Sì ma che bei tempi, dove anche gente dal nobile lignaggio si sporcava le mani spesso e volentieri. Larry che si attacca con Dr.J, McHale che stende Rambis nelle finali e scoppia il pandemonio, Barkley che litiga con... beh con tutti. Non erano politicamente corretti, ma l'onore andava difeso.

Sei stato fin troppo buono Daniele, Stern ha fatto delle porcate immonde in nome e per il suo tornaconto personale. La lega l'ha fatta diventare una superlega, ma ad un prezzo davvero alto: si è venduto le anime di tutti, in primis dei giocatori. C'è più ricchezza, ma sappiate che il 68% degli ex atleti ha problemi finanziari entro 10 anni dalla fine della loro carriera (cifra che sale quasi all'80% nel mondo NFL). Forse più che alzargli lo stipendio andavano istruiti su come non buttare dalla finestra montagne di soldi.

Stern è un dittatore che ha avuto un enorme potere perché ha preso la lega in un momento molto difficile ed è stato davvero molto furbo e la furbizia è una grande dote. Anche un certo cancelliere tedesco ebbe una parabola simile, ma non aveva il dono della furbizia per la fortuna di tutti noi.

Come diceva il grande Best: nella vita ho speso un sacco di soldi per donne, alcool e motori, il resto li ho sprecati. Ecco questo non è il caso di Stern che si godrà i miliardi arraffati e conservati gelosamente.

Con il discorso generale tuo e di Daniele sono d'accordo ma con questo no.
Non vedo come mai la lega dovrebbe essere responsabile per come questi ragazzini viziati scialacquano le loro montagne di denaro a fine carriera.
Hanno tutto il tempo ed il denaro per acquisire i mezzi culturali necessari ad affrontare una vita all'infuori dello sport e questa è una loro responsabilità.

Purtroppo non è una mia sensazione o punto di vista, ma è opinione molto diffusa tra gli addetti ai lavori con molti dei quali ho avuto la fortuna di parlare. I giocatori NBA sono trattati alla stregua di agnelli sacrificali e la lega nei primi anni cerca di farne degli yes man con svariati corsi di orientamento e training obbligatori. Anche durante l'ASG ci sono questi corsi di orientamento e per uno dei quali ho avuto l'occasione di leggerne il testo integrale ed alcuni passaggi sono agghiaccianti. Si parla addirittura di come pettinarsi o quali vestiti indossare, ridicolo, anziché pensare a cose molto più importanti, roba da 1984 di Orwell.

Però quando si inizia a perdere il controllo totale sulle loro menti, perché semplicemente crescono, vengono più o meno abbandonati, forse anche giustamente, al loro destino. Basterebbe poco per aiutare gente senza cultura (ricordate che i college spesso sono una farsa) a pensare alle loro finanze, anche dopo la loro uscita dalla lega. E' inutile pensare ad altro, Feuerbach diceva che "l'uomo è ciò che mangia", nel senso che se non lo nutri fisicamente non puoi certo pensare a morale o filosofia.

Non pensate ai James o ai Bryant che hanno talmente tanti soldi da non poterli spendere in due vite, ma a chi guadagna cifre molto inferiori. Basterebbe un solido piano di investimenti ed un buon revisore contabile per evitare quello che troppo spesso succede. Poi si chiaro concordo con te, non mi fanno pena e sono particolarmente stupidi per lasciarsi passare certe cifre sotto le mani, ma i falsi pietismi e le gare di solidarietà postume mi fanno davvero diventare furibondo, perché mi sembra assoluta demagogia.

Se poi vogliamo affermare che di problemi al mondo ce ne sono altri, con me sfondi una porta aperta, ma alla prossima gara di solidarietà per aiutare l'ex stella in difficoltà quando vi si stringerà il cuore nel vedere quell'ex atleta in difficoltà, ricordatevi delle mie parole.