rimbalza dalla rete una dichiarazione bellicosa secondo la quale il nostro nutre ambizioni da playoff....

che dire....

al di là delle possibilità concrete di raggiungerli, tornerebbe alla ribalta l'opportunità o meno di perdere "alla leggera" per poter scegliere bene al draft piuttosto che avventurarsi in playoff piu o meno impervi...

certo che a fronte delle notizie che ventilano la possibilità che ci siano rinunce di piu o meno presunte star del draft, fa sempre una certa gola l'atmosfera da playoff.. e magari qualche sorpresa nei testacoda dell'east coast... ma molto coast.. quasi beach... a sud...

Dicerie secondo me, se davvero fosse così avremmo dovuto pensarci prima, ma a quanto pare a Ainge va bene che si tanki.

Riguardo a Rondo, che prima pensi ad essere un celtic a vita, evitando magari certe dichiarazioni che fanno a dir poco preoccupare tutti noi tifosi. Rispetto ad altri che in una carriera mai ci son riusciti, lui un anello già l'ha vinto; legandosi fino a fine carriera ha la reale possibilità di entrare a far parte della storia dei Boston Celtics.

Mica noccioline quindi, ed in passato chi ha fatto tale scelta è caduto sempre bene, in canotta biancoverde...

stay with us!!!

PO neanche a pensarci.
Vediamo di valorizzare e far crescere qualcuno, tradare qualcun'altro e finire questa stagione disgraziata con un pochino più di speranza per la prossima.
GO C's

caniggia ma non avevi smesso?fatto serata con patty bravo?revival?

ma ndo ca... annamo ! rondo l' altra sera ottimo ma contro il nulla difensivo. cammina più che correre ma è già sufficiente contro orlando che è tra le poche peggio di noi. play off ormai irragiungibili, frasi di facciata. ora rajon comunque o sposa la nostra causa e lo spero( chiaramente spero pure torni sui livelli pre infortunio e non è scontato anzi) oppure fuori dai cosidetti presto e sappiamo che c'è anche un play da prendere senza attendere ancora la fine del prossimo anno cestistico. i love celtics, i giocatori vanno il nostro cuore da tifosi verdi no!

non ho ben capito, onestamente, perchè ci sia tanta gente che sta provando rancore verso rondo il quale ha detto di voler esplorare la free agency.
rondo ed il suo agente stanno facendo i loro conti e ovviamente cercheranno di propendere per la soluzione finanziariamente più vantaggiosa per loro.
questo non toglie che danny non lo dirà mai, ma è disposto a concedere il massimo salariale a rondo, quindi il problema non nasce.

venendo a queste dichiarazioni di rondo, mi sembrano semplicemente le sue solite sparate per alimentare il suo personaggio da sbruffone.
diciamo che per il momento la squadra ha un mandato, il coach ha un mandato che è simile a quello della squadra ed il GM ha un altro mandato che è ben più ambizioso.

vorrà dire che quest'anno a maggio/giugno dormirermo un po' di più la notte. a volte, male non fa....

Niente tanking, Boston crede ancora nei playoff

A inizio stagione, la priorità assoluta dal front-office dei Celtics si poteva riassumere in tre parole: tankare senza riserve. Strategia che a Brad Stevens, coach dei biancoverdi, non è mai passata nemmeno per l’anticamera del cervello. Lo seguono a ruota i giocatori, che rifiutano l’approccio del “puntare a perdere”, perché credono rimanga ancora una possibilità di qualificarsi ai playoff.

“Il calendario ad Est non è così folle, possiamo collezionare qualche vittoria e aprire una striscia positiva che ci trascini ai playoff, non si può mai sapere”: ha detto Rajon Rondo lasciando intendere ai suoi compagni che la speranza c’è e non si abbandona.

Gerald Wallace ironizza invece su una conference così poco competitiva e quindi così mutevole:

“Ogni cosa è possibile nella Eastern Conference.Devi solo galleggiare. Non è come la Western dove se perdi due o tre gare di fila sei praticamente fuori. Basterebbe ‘accendersi’ e accumulare cinque o sei vittorie per cambiare gli equilibri ad Est, per questo dico che tutto è possibile. Dobbiamo solo continuare a crescere e mettere insieme vittorie.”

Brad Stevens, che tra alti(pochi) e bassi ha guidato la squadra ad un record di 16-33( quarta piazza nell’Atlantic Division), è più bilanciato:

“Non ne parlo molto. Sono così abituato a lavorare giorno per giorno, che non riesco ancora a vederlo in prospettiva. I grandi obiettivi sono certamente da raggiungere e possono motivarti, ma io guardo ai nostri progressi poco alla volta. Certo, i playoff vogliamo giocarli. Certo, vogliamo anche vincere il titolo. E’ un desiderio comune in questa lega. La cosa più importante è riuscire a maturare adesso per giocare meglio domani. Al resto ci pensa la sorte”

Se la postseason cominciasse oggi, i Celtics sarebbero fuori. Cinque gare li separano da un virtuale posto tra le prime otto ad est. Tuttavia, febbraio è appena cominciato e le prossime avversarie in calendario( stasera i Sixers,il 7 i Kings e il 10 i Bucks) sono più che alla portata dei biancoverdi. Poi, come sostiene Wallace: “anything is possible in the Eastern Conference”, quindi perchè non crederci?

http://www.nbareligion.com/boston-punta-ai-playoff/