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Approfondimenti  »  [2016/2017] Borsino #6


[2016/2017] Borsino #6   di Deep   |   Pubblicato il 04/03/2017

Torna il nostro amato borsino, con un numero un po' dilatato nel tempo visto che comprende al suo interno anche la pausa per l'ASG. Quindi l'intervallo temporale preso in esame va dalla partita contro i Clippers del 05.02.2017 alla vittoria contro i Cavaliers del 01.03.2017, per un totale di 11 partite con un record complessivo di 7-4. Quando ci eravamo lasciati occupavamo il secondo posto ad Est ed ora... siamo ancora secondo ma con altre 11 partite giocate, direi non male come stagione.

Isaiah Jamar Thomas ha superato il concetto di statua equestre davanti al Garden, siamo a numeri da fantascienza, non per niente durante una recente telecronaca ci si rivolgeva a lui come un alieno. Che cosa possiamo aggiungere che non si è già detto, anche in questo intervallo preso in esame viaggia 28.3 pts/media, 5.65 ast/media, ha un net rating positivo e tutta Boston ai suoi piedi. MVP, MVP, MVP...

Marcus Osmond Smart è in rampa di lancio. Sempre tra i migliori difensori della squadra e della lega, oltre che portatore sano di energia, ora si è messo anche a segnare. Ha tenuto una media dei 14.0 pts con 4.0 reb, 3.7 ast e 2.0 stl, oltre a un non trascurabile 41.4% dal campo ed un 81.6% ai liberi. Insomma se fosse questo su base continua, ci consumeremmo le mani a furia di sfregarcele.

Corey Jae Crowder ha giocato due partite in meno visto che si è dovuto assentare per problemi familiari. Ha avuto una piccola flessione nei numeri totali e nelle percentuali dal campo, ma comunque resta in terreno ampiamente positivo. Se otre tutto il resto ci mettiamo che prende 5.4 reb a sera ed è andato in doppia cifra per carambole prese in due delle ultime tre uscite, capite che il giocatore è quantomai stabile nella suo rendimento già buono. Non sempre i numeri sono tutto, quindi resta in positivo per me.

Amir Jalla Johnson è sostanzialmente questo, nel periodo le sue medie seguono di fatto quelle stagionali. I suoi 6.5 pts, 4.9 reb ricalcano fedelmente il suo andamento annuale, mentre il 65.3% dal campo ed il 50.0% da 3PT sono una bella eccezione da constatare. Non viene usato molto da Stevens è vero, oltretutto quasi mai nei finali, ma sul suo apporto ci si può sempre contare.

Alfred Joel Horford non può essere definito come in un periodo positivo dell'anno, sta facendo fatica è innegabile. In alcuni numeri è straordinario il suo apporto, vedi la media di assist, ma in altri è disarmante. Non segna, tira poco ed in generale da l'impressione in alcune circostanze di accontentarsi. Cavalco un po' il sentimento popolare che non è contento delle sue prestazioni, personalmente penso che non stia facendo male in senso assoluto, ma il voto negativo è solo perché da lui mi aspetto decisamente di più.

E' partito un razzo e questo si chiama Jaylen Marselles Brown. Sta davvero facendo girare parecchie teste il ragazzo, Ainge ci ha visto bene. Piano piano sta trovando ritmo e confidenza, il nostro rookie vola. i suoi 10.3 pts e 4.3 reb, con un notevolissimo 50.9% dal campo ed il 43.5% da 3, non ci raccontano tutto, visto che c'è molto altro che bolle in pentola, questo ragazzo è un talento cristallino. Chi la notte del draft era scontento, ora deve fare ammenda ed ammettere che c'è davvero molto da ammirare.

Terry William Rozier non è nel suo miglior momento dell'anno, proprio no. Se guardiamo i numeri ci accorgiamo che nel periodo in oggetto, siamo ai minimi accettabili: 3.8 pts, 2.1 ast, 32.8% dal campo, ma in 18.0 minuti di media in campo quindi non pochissimo. Diciamo che sta facendo fatica e deve ritrovarsi, servono delle prestazioni convincenti in base continuativa e non solo delle sparate occasionali. La stagione sta finendo, nei playoff nessuno ti aspetta, o sei pronto o sei lasciato fuori.

Ed eccolo qui il giocatore che non riesco mai a valutare serenamente. Kelly Tyler Olynyk è il giocatore meno intelligibile del globo. Quando credo di averlo capito, come un novello X-Men, muta la sua forma diventando tutt'altro. Se guardiamo i numeri possiamo giudicarlo in maniera positiva, ma se ne facciamo un discorso di rendimento, capiamo che stiamo ballando. Passa da periodi in cui sembra il nuovo Dirk Nowitzki ad altri che sembra il nuovo Raef LaFrentz (no, non è un complimento). Giocatore che seriamente fatico ad inquadrare, e neanche fossi un professore di liceo poco incline alla fatica, gli attribuisco un bel 6 politico e non ci pensiamo più.

Jonas Jerebko è stato trattato come il sacco delle botte in alcune partite, morale della favola è uscito con la bocca piena di punti per un colpo subito e la rottura del naso per un altro colpo. Anche per questo Jonas ha avuto un rendimento piuttosto deficitario, con numeri che sono tutti ai minimi stagionali. Ora che la maschera è stata tolta, ed anche se abbiamo capito che non è un supereroe, lo aspettiamo a prestazioni sicuramente migliori.

Gerald Green ha giocato 7 delle 11 partite e come al solito con lui saliamo sull'ottovolante. E' capace di tutto, entrare dalla panchina e spaccarti in due la partita, come ha fatto con Memphis o galleggiare in un modesto anonimato. Però in assenza di Bradley è stato importante, ha portato comunque 7.4 pts a sera col 50.0% da 3PT, cosa mai banale, per un ragazzo che di banale non ha nulla.

N.G. Avery Antonio Bradley ha giocato solo tre partite, anche se in maniera convincente e sicuramente sarebbe sicuramente in terreno positivo se gli potessi attribuire un voto. Anche James Young ha giocato troppo poco per una valutazione, ottime uscite comunque per lui contro Utah e Philadelphia, anche per lui il terreno sarebbe stato probabilmente color verde positivo. Demetrius Montell Jackson ha giocato un totale di 11 secondi e Jordan Mickey giusto qualcosina in più. Anche Tyler Paul Zeller non lo posso giudicare, il suo impatto oltretutto è stato piuttosto modesto anche quando entra in campo.

Per Bradley Kent Stevens come non potrei dare un voto positivo? Oltre ad averci portato al secondo posto, facendoci anche mantenere la posizione per un bel numero di partite, sta dando fiducia ai giovani del nostro gruppo, non snaturando il nostro gioco. Che dire, sembra poco ma non lo è, se abbiamo un all-star in campo come Thomas, ne abbiamo uno in panchina come Brad.

[2016/2017] Borsino #6   di Deep   |   Pubblicato il 04/03/2017
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