[Draft 2019] Posizioni 1-3 di Deep
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Pubblicato il 06/06/2019
A poche settimane dal draft, che si terrà a Brooklyn giovedì 20 giugno e per l'occasione noi di www.celtics.it faremo la ormai consueta diretta del primo giro (o fino a che gli occhi resteranno aperti), iniziamo un viaggio parallelo che ci porterà a conoscere un po' alcuni dei ragazzi dell'NBA Draft 2019.
Cominciamo con quelle che, secondo chi vi scrive, saranno le prime 3 posizioni.
Posizione: 1 Nome: Zion Williamson College: Duke Blue Devils Altezza: 201 cm Ruolo: Ala grande - Ala piccola Proprietà scelta: New Orleans Pelicans Pro: Un telento fisico pazzesco, tremenda fisicità su entrambi i lati del campo. Contro: Da verificare la sua consistenza al tiro. Somiglianza: Charles Barkley e/o Larry Johnson
Sappiamo davvero tanto di questo ragazzo, visto che è di fatto sotto i riflettori ben prima di arrivare al college. Talento fisico pauroso sembra pronto a spaccare i tabelloni di mezza NBA, raramente si è visto tanto hype intorno ad un ragazzo del college, almeno in tempi recenti.
Sa attaccare, sa difendere, è dotato di un corpo da cyborg, bravo anche a mettere palla per terra, insomma difficile trovargli un difetto evidente, visto che grazie al suo fisico ed alle sue doti di salto è anche un buon rimbalzista, 8.9 quest'anno ad allacciata di scarpe. Già le scarpe, ci si ricorderà di lui anche per l'incredibile infortunio che ha patito quest'anno, col ragazzo che ha distrutto una calzatura scivolando sul parquet (link > https://youtu.be/QWtObstsKdE?t=19).
Di questo ragazzo poi si trascura il fatto che sa giocare a pallacanestro, ha buonissime doti di ball-handling e di passatore, cose che sono francamente sottovalutate nel suo gioco. Certo in campo aperto è una forza della natura, a tratti inarrestabile anche per gli altri standard NBA, ma non è che a difesa schierata non sappia cavarsela, anzi fa giocate importanti e che testimoniano una certa maturità.
Se proprio dobbiamo trovargli una debolezza potrebbe essere il tiro dalla distanza, dove non ha buone percentuali e deve migliorare anche la meccanica generale. Forse proprio la sua struttura fisica da lottatore più che da giocatore di basket, sembra essere un ostacolo per un fondamentale perfetto, un po' come è successo ad altri prima di lui, Larry Johnson e LeBron James per fare un paio di nomi. Non buone nemmeno le percentuali dalla lunetta, insomma sul fondamentale del tiro, in azione ed agioco fermo, deve lavorare.
Negli attuali Pelicans, quindi con Davis, si potrebbe assistere ad uno dei reparti lunghi più d'impatto di tutta la lega, ma davvero lo vedremo?
Posizione: 2 Nome: Ja Morant College: Murray St. Racers Altezza: 193 cm Ruolo: Playmaker Proprietà scelta: Memphis Grizlies Pro: Ottime doti di playmaking, velocità e capacità di salto abbaglianti. Contro: Tiro dal perimetro. Somiglianza: DeAaron Fox e/o Russell Westbrook
Ha un talento incredibile questo ragazzo, il miglior playmaker in circolazione e lo confesso, tra i miei favoriti al prossimo draft. Vederlo andare a quella velocità sul parquet, cosa per pochi, ed ugualmente tenere controllo sul proprio corpo e su quello che fanno i suoi compagni, ha del magico. Ball-handling sopra la norma, con la capacità, in palleggio, di effettuare finte e cambi di velocità disorientano anche i difensori più capaci. Temetrius Jamel Morant detto Ja, sembra pronto dal suo primo giorno ad avere le chiavi di una franchigia in mano. Ha chiuso la sua seconda stagione ad oltre 20 punti di media (24.5) e 10 assist, cosa che prima di lui era riuscita a... nessuno, ed il Bob Cousy Award (dato alla miglior point-guard del college basket) è sembrata una naturale ricompensa.
Credetemi se vi dico che il talento scorre vigoroso in questo ragazzo, visto che è capace di fare tutto sul campo, segnare (anche in modo spettacolare e con entrambe le mani) e far segnare i compagni, possedendo un innato timing per i passaggi, cosa che hai voglia ad insegnare, si nasce con certe doti.
Dei punti e degli assist vi ho detto, ma ci sono anche abbiamo i rimbalzi per questo ragazzo che se è vero che quest'anno erano 5.7 a partita, al suo primo anno erano 6.5 e questo ci fa capire che potrebbe essere una macchina da triple doppie.
Ma ovviamente non è tutto oro quello che luccica, c'è un problema con le percentuali al tiro dalla distanza. Non mi piace poi la sua meccanica di tiro, che se veloce nel rilascio ha un caricamento troppo lento ed oltretutto troppo sbilanciato verso la spalla destra e partendo troppo dal basso. Questo aspetto potrebbe penalizzarlo in NBA, ma niente che un buon "coach del tiro" non possa sistemare.
Ja finisce in una franchigia che vede proprio nel suo ruolo il leader della squadra. Questo potrebbe anche aiutarlo ad un adattamento soft nella lega, protetto dal veterano che potrà insegnarli tanto del magico e spietato mondo della NBA. Ma se in molti vedono la presenza di Conley come un problema, per me con le giuste motivazioni potrebbe anche essere una risorsa importante.
Posizione: 3 Nome: R.J. Barrett College: Duke Blue Devils Altezza: 201 cm Ruolo: Guardia Combo Proprietà scelta: New York Knicks Pro: Macchina da punti se ne esiste una. Contro: Percentuali da 3PT ed ai liberi. Somiglianza: Danny Granger
Se siete alla ricerca di un giocatore capace di segnare in modi diversi, RJ Barret fa al caso vostro. Il canadese è davvero una gioiosa macchina da guerra, capace di penetrare (preferibilmente con la sua prediletta mano sinistra), arrestarsi nel pitturato o colpire dal mid range, molto bistrattato nel basket moderno, ma che invece rende molto completo il gioco del ragazzo. Ma allora come mai nel suo ruolo ho indicato combo e non guardia tiratrice? Vi ringrazio per la domanda, ma è proprio questa la grande novità di quest'anno. Infatti, anche per l'assenza del play di Duke, Barrett è stato impiegato anche come playmaker risultando più che competente, ed a vedere dal numero di assist che ha smazzato in quelle circostanze viene il sospetto più che fondato che sappia davvero fare tutto il necessario in entrambi i ruoli, ecco appunto il prospetto di guardia combo. Ah, ovviamente è anche un ottimo rimbalzista per il ruolo e visto che gioca ad alti livelli praticamente da sempre, sembra il più pronto mentalmente al grande passo.
Però ci sono alcune ombre nel suo gioco, tralasciando le attitudini difensive che possono migliorare senza dubbio alcuno, sono altri due gli aspetti che preoccupano, forse ad essere un po' pignoli. Partiamo dalle ovvie percentuali al tiro, sia da 3PT che ai liberi, che sono un po' deficitarie. Con quel potenziale e la sua meccanica al tiro, certo non perfetta ma comunque gradevole, vederlo chiudere la stagione al 30% dalla lunga distanza e il 66% ai liberi, beh, diciamo che non gli fa onore e dovrà fare un po' di lavoro su questo fondamentale. Ma dicevo che sono due gli aspetti da allarme rosso ed infatti il ragazzo deve capire che non può sempre andare a canestro quando lo decide, ma deve selezionare molto meglio i suoi tiri. Spesso eccede in confidenza e avendo una mano nettamente migliore dell'altra, tende a forzare sempre sulla sua sinistra chiudendosi ovviamente molte possibilità. Anche qui mi aspetto un serio lavoro estivo.
Il problema del lavoro che lo aspetta è che arriverà in una delle franchigie più disastrate degli ultimi anni della lega come i Knicks, che notoriamente per tutto l'ambiente che circonda la squadra, tende a dare poco tempo per crescere, visto che si aspettano risultati immediati. Certo se c'è un giocatore capace di reggere la pressione della grande mela questo potrebbe essere proprio R.J., un po' tutti gli amanti del gioco sperano vivamente che possa avere tempo di maturare, perché potrebbe uscirne un talento unico, anche lui avviato a segnare i destini della lega per anni ed anni.
[Draft 2019] Posizioni 1-3 di Deep
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Pubblicato il 06/06/2019