[Draft 2019] Posizioni 4-6 di Deep
|
Pubblicato il 07/06/2019
Seconda parte del viaggio di www.celtics.it tra i prospetti NCAA, protagonisti del prossimo NBA Draft, prendiamo in esame le posizioni che vanno dalla quarta alla sesta scelta.
Posizione: 4 Nome: Darius Garland College: Vanderbilt University Altezza: 188 cm Ruolo: Playmaker Proprietà scelta: Los Angeles Lakers Pro: Grande giocatore offensivo, sia come realizzatore che come organizzatore di gioco. Contro: Attitudine difensiva da verificare. Somiglianza: Damian Lillard (parole sue)
Qui compio il primo azzardo (relativo), di queste previsioni, perché mi fido molto dell'opinione degli insiders NBA che danno il ragazzo in posizioni nobili del draft. Sì perché Darius quest'anno ha giocato solo quattro partite, visto che si è infortunato al menisco giusto all'inizio della sfida stagionale numero cinque. Ma per lui parla un'eccellente carriera liceale, dove alla Brentwood Accademy il ragazzo ha saputo vincere tanto e vedendosi ricoperto di svariati riconoscimenti personali.
Oltre a Lillard molti lo paragonano anche ad Irving per via di quel ball-handling celestiale che possiede e che lo fa uscire dalle situazioni più intricate di pressing con una naturalezza tutta sua. Sempre alla ricerca del passaggio per i compagni, lui stesso ama definirsi come un giocatore di squadra, nel sistema di Varderbilt, nonostante le poche partite giocate, le situazioni in cui sguazzava riguardavano il pick-n-roll, dove ha avuto percentuali di successo eccellenti e credetemi queste sono cose che non sfuggono agli scout NBA.
Ma se il passaggio è nei suo pensieri, non dimentichiamo certo che il ragazzo sa segnare in così tanti modi che neanche lui li conosce tutti. Buona meccanica di tiro, range da distanza NBA, velocità di base e controllo del corpo che lasciano interdetti per quanto sembrano naturali, insomma un prospetto coi fiocchi. Il suo step back fatto in velocità, dimostra una sicurezza che non è facile trovare in un ragazzo così giovane come lui. Queste armi gli saranno utili anche al piano di sopra e devo essere sincero, è vero che ricorda Lillard nel modo di costruirsi il tiro separandosi dal suo avversario.
Di aspetti negativi però ce ne sono e riguardano in primis la selezione di tiro, a volte ubriaca. Da un ragazzo con un tale arsenale offensivo è facile prevedere un problema di selezione, si fida troppo dei suoi mezzi e tende a strafare, con diverse palle perse nel suo score personale. Altro aspetto riguarda la solidità difensiva. Non è molto alto, neanche particolarmente muscoloso, oltretutto ha il vizio di farsi trovare con l'angolazione sbagliata e tutti questi aspetti lo penalizzano nell'efficacia complessiva.
Ad oggi finirebbe ai Lakers con la quarta chiamata, con una situazione piuttosto confusa per via della presenza nel ruolo di Ball e di fatto con James spesso ad intasare il ruolo volendo avere lui in prima persona il possesso del making del gioco. Certo non sappiamo che cosa ne sarà del roster dei Lakers, potrebbe cambiare profondamente, e quindi poter dare spazio a questo giocatore che resta una variabile impazzita del draft. La sua destinazione perfetta sarebbe Phoenix, ma non scenderà mai alla sesta chiamata, almeno chi vi scrive non lo crede.
Posizione: 5 Nome: Coby White College: North Carolina Altezza: 196 cm Ruolo: Guardia Proprietà scelta: Cleveland Cavaliers Pro: Tiratore mortifero ed attaccante completo. Contro: Piuttosto magro per resistere al logorio della vita (NBA) moderna. Somiglianza: Gilbert Arenas
Altro azzardo se vogliamo chiamarlo così, ma molto più consapevole questa volta. Scopra un'altra delle mie debolezze a questo draft, facendo salire probabilmente più in alto della maggior parte dei mock in giro per la rete il giocatore più stiloso del draft. Partiamo proprio da quella meravigliosa pettinatura afro che si porta a spasso, che unito al suo volto sorridente ispirano subito tanta simpatia. Ma andiamo oltre l'aspetto fisico, questo ragazzo ha qualcosa di unico dentro che riassumiamo con un enfatico: capacità offensive. Tira e segna dalla distanza con facilità (52.3% 3 point attempt rate in questa stagione), ha un buona meccanica di tiro (forse salta un po' troppo in avanti, ma ne parlo dopo), sa giocare uscendo dal blocco essendo dotato di capacità naturali di catch and shoot, ma sa anche costruirsi il tiro dal palleggio visto che è dotato di un ottimo trattamento di palla. Ma non è tutto, il ragazzo sa passare ed anche molto bene, i suoi 4+ assist di media lo testimoniano, per uno che non ha tanto la palla in mano per costruire, bensì per finalizzare. Nonostante sia piuttosto magro e leggero, sono discrete le doti difensive, non scontate quando si incontrano giocatori così smaccatamente offensivi. Tiene molto bene gli scivolamenti e non soffre negli isolamenti avversari.
I suoi difetti... di fatto non ci sono. Cioè il problema del ragazzo sarà nell'adattamento al piano di sopra. Infatti nella NBA deve per forza modificare la sua meccanica di tiro, che è buona ma ha due problemi: uno evidente ed uno un po' meno. Salta verso l'avversario e rilascia la palla non nel suo massimo punto di elevazione, quindi rendendo più facile per gli avversari contrastarlo. Deve affinarsi e trovare da qualche parte da qui a ottobre prossimo, qualche kg da mettere sul suo corpo.
Finirà in una squadra come Cleveland dove avrà liberà di azione e che ricerca un profilo proprio come il suo. Potrà maturare con tranquillità e trovare la sua dimensione nella lega, l'ho già detto che credo molto alle sue possibilità?
Posizione: 6 Nome: De'Andre Hunter College: Virginia Altezza: 201 cm Ruolo: Ala piccola / Ala grande Proprietà scelta: Phoenix Suns Pro: Tra i migliori difensori al draft, buon tiratore. Contro: Trattamento di palla non di primo livello. Somiglianza: Thaddeus Young e/o Kawhi Leonard (magari)
Questo è di fatto il primo giocatore che metto in classifica guardando più la squadra che lo sceglierà che non il talento assoluto del ragazzo. Sì perché ai Suns questo giocatore serve come il pane, non tanto per il ruolo ma per le skills difensive e di energia che porta in dote. La squadra dell'Arizona non potendo prendere uno dei due playmaker (andati via in precedenza secondo le mie previsioni), andrà su questo ragazzo. Forte fisicamente, un corpo pronto per l'NBA fin da subito, De'Andre è un super difensore e la finale NCAA di quest'anno ne è stata un'ulteriore testimonianza. La sua versatilità lo porta a poter marcare di fatto qualunque tipo di avversario, cosa che sarà estremamente utile in una lega dove un ottimo difensore è sempre ricercato ed apprezzato.
Ma non parliamo comunque di un giocatore senza attacco, anzi il ragazzo sa tirare anche dalla distanza, ha tenuto percentuali del 44% in stagione nelle conclusioni pesanti. Inoltre, se le Final Four ci hanno insegnato qualcosa su di lui, è che ha un'ottima capacità di lettura delle varie situazioni (offensive e difensive) e sa tagliare a canestro in maniera pericolosa, insomma con estrema convinzione.
Se proprio vogliamo trovare un difetto ad un ragazzo come lui, capace di portare energia in dosi massicce, è nel trattamento di palla oltre che nella varietà di conclusioni offensive. Ma capite che sto cercando il pelo nell'uovo, perché sono cose che possono essere migliorate grazie ad un naturale percorso di crescita per un ragazzo che viene dal college, seppur non "giovanissimo" visti i suoi 21 anni (22 a dicembre).
Dicevo all'inizio che manca questo prototipo di giocatore nei Suns, anche visto le recenti problematiche extra cestistiche di Josh Jackson. Un difensore di livello come lui che fa della concretezza un suo mantra, in una squadra un po' evanescente sotto questo punto di vista, non potrà che agevolare il percorso di crescita di tutti i compagni, oltretutto potendo anche ricoprire il ruolo di ala grande, non solo quello di ala piccola, dove nei due ruoli si potrebbe alternare con Bidges e Jackson (a patto che quest'ultimo si ritrovi).
[Draft 2019] Posizioni 4-6 di Deep
|
Pubblicato il 07/06/2019