Prima di iniziare qualsiasi tipo di discorso sportivo è giusto agganciarci per un attimo agli ultimi fatti di cronaca avvenuti negli USA in queste ore. Dopo il ferimento da parte di un agente di un afroamericano, Jacob Blake, le reazioni indignate di molti giocatori hanno portato all'ipotesi, non sappiamo quanto reale, di boicottare alcune partite e proprio alcuni giocatori di Boston e Toronto si sono esposti in questo senso. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi, tutto quello che segue questo aggiornamento potrebbe essere semplicemente un esercizio di stile fine a se stesso.

Ma facendo finta che questa serie si svolga regolarmente, dopo aver superato con un rotondo 4-0 il primo turno contro i Philadelphia 76ers, ora i Celtics troveranno sul loro cammino un avversario ben più solido e complicato, i Toronto Raptors. Anche la squadra allenata di Nick Nurse è reduce da un comodo 4-0 sui Brooklyn Nets ed anche loro curiosamente hanno dovuto assistere ad un infortunio alla caviglia di un loro giocatore importante, Kyle Lowry. Così come è successo al nostro Hayward, anche per il playmaker nativo di Philadelphia è stato necessario un controllo tramite risonanza e mentre vi scrivo non si sa ancora l'entità del esatta del suo infortunio e quante partite dovrà saltare, sempre che ne debba saltare qualcuna. Per per i Raptors l'apporto di Lowry è a dir poco vitale, visto che parliamo del secondo miglior marcatore, il passatore con più assist, il secondo ladro di palloni e, sopratutto, il giocatore più utilizzato e con le chiavi dell'attacco di Toronto. Averlo o averlo farebbe una grande differenza, permettetimi un azzardo e sono certo che ci sarà, magari non al 100%, ma ci sarà, ci scommetto i miei dieci centesimi.

Ma questi Raptors sono tanto di più e non possiamo fermarci al pur talentuoso numero 7. Quando citiamo ogni aspetto del gioco di quelli che saranno fino ad ottobre i campioni in carica, non si può non partire da Pascal Siakam e dalla sua incredibile crescita. Per il quarto anno nativo del Camerun, spesso dimentichiamo dove fosse solo due anni fa, era un giocatore marginale che giocava appena più di 20 minuti a partita con impatto limitato, certo dal gran potenziale, ma non era centrale nell'economia del gioco dei canadesi. Pensiamo ora anche solo ai punti 22.9 in questa stagione e 7.3 in quella del 2017-18. Erano 6.1 i tiri presi contro i 18.4 di oggi, insomma due giocatori a di poco diversi, crescita esponenziale all'ombra di Leonard lo scorso anno, dal quale ha carpito parecchi segreti, ne sono sicuro.

Ma quindi i nostri prossimo avversari sono Lowry e Siakam? Ringrazio per la domanda e procedo con due risposte. Quella sintetica è non scherziamo neanche, quella lunga inizia tra 3... 2... 1... iniziata. Se c'è un squadra che ha profondità, organizzazione e solidità strutturale, quella è proprio la squadra di Nurse. Facciamo un esempio chiarificatore per capire bene di che profondità parliamo. Nell'ultima partita contro i Nets, che contava lo scontato passaggio del turno e che ha visto i titolari giocare meno per non prendersi rischi inutili, la panchina di Toronto ha messo insieme 100 punti, 100 non ho sbagliato a scrivere. Sono cose da basket paranormale a ben pensarci. Analizzando questo aspetto sono già scattati tutti gli allarmi nel nostro parcheggio, potenzialmente qui c'è un grosso problema. Anche se non stiamo parlando della più prolifica panchina della lega e neanche quella con l'impatto maggiore (se la giocano Bucks e Clippers) affrontiamo comunque una discreto problema. Se analizziamo solo i playoff, certo con tutti i distinguo che vanno fatti in base agli avversari, la panchina di Toronto ha dato tantissimo, aumentando media punti e rimbalzi andando al primo posto per distacco nella lega, così come in efficienza (71.4) ed efficienza difensiva (36.5). Certo sono numeri drogati, mi ripeto ancora una volta, dalla pochezza degli avversari, ma intanto questi numeri li devi pur mettere. Per dire anche i nostri panchinari hanno avuto qualche sprazzo di efficienza, ma siamo davvero a livelli bassissimi in confronto. Questo è l'aspetto a mio avviso veramente problematico della nostra sfida coi Raptors, non avere sulla carta un impatto comparabile dalla panchina. Con la perdita di Hayward e la promozione in quintetto di Smart, tutto nel nostro pino si è indebolito ulteriormente. Dove i Raptors producono 56.5 punti, noi ne produciamo 20.0. A Rimbalzo siamo 22.3 a 14.5, assist 8.0 a 5.5, percentuali speculari al tiro come %, ad esempio da 3PT siamo al 50% più o meno per entrambi, purtroppo loro su 15.5 tentativi e noi 5.0, una bella differenza.

Insomma Boston, abbiamo un problema. Ma non fasciamoci la testa prima di rompercela, sappiamo da sempre  che la nostra competitività passa quasi esclusivamente dalla capacità dei nostri titolari di incidere in ogni aspetto del gioco, sempre quei miei 10 cent non li scommetterei su un nostro ragazzo in uscita dalla panchina con "ventello", cosa che invece per Toronto ho quasi la certezza che avverrà. Avere personale come Ibaka, Powell, Hollis-Jefferson, Johnson ed anche Davis e Boucher, da un incredibile appeal alla loro profondità generale. Possiamo mettere sul piatto Wanamaker, Kanter, Langford, Ojeleye ed i due Williams, ma non è la stessa cosa.

Ok, ho scritto un sacco sulla loro profondità e sulla nostra, non è mia intenzione mettervi di cattivo umore pensando piangendo alla fine dei sogni sulle note di Creep dei Radiohead, perché c'è tanto altro in questa serie. Si affrontano due filosofie molto diverse e al contempo simili. Ammiro molto come Nurse metta in campo i suoi e in quella ostinata ricerca del tiro perfetto. Non c'è nessuno in questa lega che applica di più e meglio il concetto di "Drive-Pass-Extra Pass". Lowry, Van Vleet, Siakam, per citarne alcuni, sono bravissimi nell'attaccare il ferro, trovare un uomo sul perimetro e poi questo effettuerà un ulteriore passaggio in cerca di un tiro migliore, from good to great. Lo fanno tante volte e non è un caso che si trovino in vetta nella specifica graduatoria degli extra pass (dietro ai Lakers). I Celtics? Beh, se avete visto anche una sola partita sapete che non è il nostro mantra, siamo ultimi in tutte le squadre di questi playoff. Il nostro gioco si basa su altri concetti, che non fanno della circolazione il loro aspetto principale, quindi non stupiamoci se siamo ultimi come passaggi effettuati a sera (226.8 a sera contro i 290.3 dei Raptors), attenzione passaggi, non assist. Ma qui ne abbiamo già parlato sul nostro forum (siete iscritti vero?), Stevens vede questo come una prospettiva di riduzione dell'errore e non scarsa fluidità, fatto che gli da ragione fino ad ora, visto che siamo la squadra che perde meno palloni a sera (10.5) e fino a prova contraria, anche imbattuti (4W e 0L). La penso in maniera diversa dal nostro coach, un maggior coinvolgimento degli attori in campo sarebbe auspicabile, il pallone prende enrgia dopo ogni passaggio, ma io sono qui ad ascoltare Castellina Pasi ed il suo trittico sul liscio romagnolo, mentre Stevens allena una semifinale NBA, a chi dare fiducia?

La forza dei nostri ragazzi è quella di essere un grande commistione di generi, che ne fa una macchina da guerra composta da spiccate individualità. Tatum lo abbiamo noi, intesi come Celtics, con tutto il bene che si può volere allo splendido e cresciutissimo Siakam, non siamo sugli stessi livelli di talento, magari di efficacia sì, ma di talento no. Ovvio che il talento, in molti casi, porti accentramento di responsabilità e per Tatum ma anche Brown e Walker questo avviene spesso, qualcuno dice troppo spesso. Se dovesi parlare per titoli, potrei scrivere "collettivo contro forti individualità", con i numeri che daranno un netto predominio del sistema nella loro lettura, giusto? Certo, certo... beh... no. Anche dopo tutta sta pappardella si osserva come i Celtics abbiano in realtà rating offensivi migliori di quelli di Toronto, dicevamo di quelle superbe individualità, a volte anche molto migliori come nel caso del Off-Rtg, mentre sostanzialmente gli stessi difensivi. Hai capito quanto ci siamo fatti ingannare? Anche dove la mia limitata testa avrebbe visto un netto vantaggio dei sauri (Raptors è davvero un nome idiota, nato dalla fama di Jurassic Park del tempo, mai lasciare potere ai sondaggi dei tifosi, ti ritrovi poi a dover dichiarare di aver visto intorno a Toronto stormi di velociraptor in libertà), cioè nei rimbalzi, i nostri hanno invece un'agevole supremazia numerica e di percentuale, mentre in altri numeri come la difesa del pitturato siamo in sostanziale in equilibrio. Questo vuol dire difesa dell'area, ma anche veloci ripiegamenti nelle transizioni.

Alla fine di tutto il ragioanemto, anche i numeri ci raccontano che c'è una sostanziale parità, in stagione i Celtics hanno battuto i Raptors 3-1 nelle quattro volte che si sono incontrati ed, a parte che nel primo incontro piuttosto tirato, le altre partite sono state condotte dalla squadra vincitrice abbastanza nettamente. Le sfide ci inseganno che sopra i 22 assist e almeno 15 rimbalzi in attacco dei Raptors, le chance di vittoria per i canadesi saranno molto o alte, mentre se i Celtics riusciranno a tenere gli avversari intorno a quota 100 o sotto, aumenterà di colpo la nostra possibilità di vincere.

Abbandonando i numeri, la mia impressione è che questa sarà una serie molto combattuta e lunga. Si deciderà sugli episodi e sulla capacità di giocare bene nei momenti che contano. Toronto è sicuramente una squadra centrata ed allenata bene, con concetti chiari e diffusi. Però non hanno a mio avviso lo stesso talento individuale dei Celtics. Un Tatum non c'è, figuriamoci se aggiungiamo un Brown ed un Walker all'equazione. Tutti e tre sono un valore aggiunto notevole. Certo non voglio dire che Lowry, Gasol, Van Vleet, Ibaka o sopratutto Siakam siano dei giocatori di secondo piano, sarei un pazzo ad affermarlo, ma nella mia testa li vedo più giocatori di sistema e meno di striscia. Questo vuol dire tutto e non vuol dire nulla, solo rappresentare il livello di diversità nella competizione che stiamo per affrontare.

Segnalo su tutti il livello di sfida tra Tatum e Siakam, promette scintille. Per posizione e struttura fisica molto probabilmente saranno in marcatura diretta in tantissime occasioni e già solo questo vale il biglietto, virtuale ovviamente, di questa serie. Vedere Tatum e la sua crescita esponenziale, davanti a quello che molto probabilmente è quello che ha fatto più passi in avanti negli ultimi anni, è una di quelle cose che è il sale di questa lega. Certo è bello vedere le organizzazioni solide e strutturate, ma a noi tifosi questi duelli magici piacciono un bel po'. Non che Walker vs Lowry non sia affascinate, me preferisco riempirmi gli occhi con quella, la 7up è già in frigo ed i pop-corn scoppiettano nel microonde. Altri aspetti meriterebbero attenzione, come la capacità di Van Vleet di fare la cosa al momento giusto, l'impatto della sifda tra i rispettivi settori dei lunghi, col duo Gasol-Ibaka sulla carta nettamente favorito su Theis e... chi lo aiuterà, Ma anche capire l'impatto di Anunoby in difesa ed in attacco, ed infatti sono tutti temi interessanti interessanti e che ci terranno incollati alle poltrone.

Serie che mi immagino molto tirata decisa dagli episodi. Per questo vedo i Celtics favoriti di un'unghia, perché hanno tanto talento e quel talento paga i suoi dividendi. Se dovessi dare i numeri, più di quelli che do di solito, voglio pensare ad un 4-3 per i Celtics, con un Tatum eroico a decidere la serie. Quello che sono certo di vedere è un grande spettacolo, certo se gli attori decideranno di giocarlo, cosa ad oggi (mercoledì 26.08) non è per nulla scontata.

Gli appuntamenti della serie:
GM1 30/08 ore 19:00
GM2 01/09 TBD
GM3 03/09 TBD
GM4 05/09 TBD
GM5 07/09 TBD (se necessaria)
GM6 09/09 TBD (se necessaria)
GM7 11/09 TBD (se necessaria)