I Celtics dopo l'estenuante serie contro i Raptors risolta solo a gara 7, approdano alla Finale della Eastern Conference (ECF) dove affronteranno i Miami Heat. La squadra della Florida è senza dubbio alcuno per me quella che ha mostrato le cose migliori in questi playoff, non avendo di fatto problemi nel sconfiggere i Pacers prima (4-0) ed addirittura i dominatori della stagione regolare i Bucks poi (4-1). Il tutto senza fare troppa fatica, almeno in apparenza, poi sappiamo benissimo quanto una serie di playoff, ancorché condotta nel punteggio, possa risultare ostica a livello fisico e mentale.
Quanto fatto fino ad ora in questi playoff, dove gli Heat entravano col quinto miglior record, sfiora quasi l'impresa anche perché, a ben vedere, non è sempre facile trovare la numero 5 battere le numero 4 e 1 del torneo, sono eventi che si ricordano a lungo. Ma prima di addentrarci in quelli che sono gli spunti tecnici e tattici della serie, non posso che partire elogiando il lavoro di Spoelstra e di riflesso quello di Riley. In passato sono stato molto critico con coach di Miami, additandolo di essere più un fine diplomatico che un coach. Niente di più sbagliato da parte mia, il coach di origini filippine, è invece un fine ed attento conoscitore del basket moderno e il miope nel suo giudizio non ero che io. La capacità di gestione, anche di talenti ingombranti, non è la sua unica caratteristica, ma certamente un plus notevole. Dopo l'epopea di Wade, James e Bosh, ha dimostrato in più riprese di essere in grado di plasmare un gruppo ai suoi comandamenti ed al contempo di valorizzare le singole caratteristiche mettendole al servizio del collettivo. Butler è l'esempio lampante di questo concetto di valorizzazione, un giocatore dallo straordinario talento, ma con angoli caratteriali complicati da smussare. Ritrovarsi in una realtà come quella di questi Heat, ne ha tranquillizzato l'animo facendolo rendere al massimo sul campo. Ed ecco entrare nell'equazione in grande saggio, Pat Riley, uomo che ormai vive nella sua leggenda. Con Riley non si scende a compromessi, si segue la sua linea, il fascino ed il mito del personaggio sta proprio nel convincere tutti ad entrare nel giusto spirito, che tu ti chiami Shaquille, LeBron o Jimmy.
La forza dietro le quinte è chiara, quella sul palcoscenico... anche. Se i Celtics sono sinonimo di difesa, abbiamo il miglior Rating Difensivo di tutti i playoff (102.0 addirittura migliore di quello dei Bucks in stagione regolare), anche gli Heat sono una difesa di livello assoluto. Oltre ai numeri, sempre discreti e che la collocano al quarto posto assoluto, la mobilità e la versatilità di Miami è un'arma tattica importante. Nella serie contro i Raptors abbiamo visto come Nurse sia stato costretto ad abbandonare i suoi dettami tecnici per rincorrere i Celtics. Il nostro talento estremamente diffuso, ha costretto Toronto ad abbassare il quintetto ed aggiungere Powell in pianta stabile. Ecco perché l'evanescente Gasol ed il solido Ibaka, non hanno più avuto minuti in campo, perché i nostri ragazzi erano troppo pericolosi per essere lasciati liberi di banchettare sul perimetro o partendo da lontano. In questo Miami assomiglia molto a Toronto, anche se ha un difensore di livello eccelso come Butler affiancato da un altro "cagnaccio" come Crowder, vecchia conoscenza, capace di marcare con sfrontatezza grandi e piccoli. Ecco però che i problemi potrebbero arrivare per i vari Herro, Robinson, Nunn e Dragic e qui si aprono degli interessanti scenari per noi, perché correre dietro ai rispettivi avversari non sarà facile per i loro esterni. Proprio in questi accoppiamenti mi viene prepotentemente davanti agli occhi la figura di Kemba Walker, non vedo come possa essere facilmente limitato dagli Heat. Proprio il ragazzo sarà la spina nel fianco della difesa di Spoelstra, a meno di non voler dirottare Butler sulle sue piste e comunque ci sarebbe anche su questo da capire quanto fattibile. Non vedo nessuno in grado di fermare il nostro numero 8, sono sincero. La partenza degli schemi, sappiamo benissimo che spesso il nostro attacco inizi con l'11 inteso come schema e non come Kanter, che implica la salita di due giocatori per bloccare entrambi sul portatore di palla, di solito questo lo fa Theis, o chi in campo i quel momento nel ruolo, ed un piccolo. Da li si aprono mille scenari, con Walker che può mettersi in proprio, sfruttare le "fughe" verso il canestro del tedesco (quante volte lo abbiamo visto specie nella serie contro Toronto, oltretutto non necessariamente in prima battuta, ma anche dopo un ulteriore passaggio/palleggio) oppure giocare col pop del piccolo, tantissimi tiri da 3PT arrivano proprio da questa situazione. Anche se la mobilità dei nostri avversari è di livello, Kemba avrà in questa situazione un netto e chiaro predominio, anche perché palla in mano è uno dei migliori della lega a prendersi il palleggio, arresto e tiro.
Se la serie la vedo comunque equilibrata, le due squadre hanno modi di affrontare le partite in maniera molto simile, prediligendo difese arrembanti e coraggiose. Per Butler non sarà piacevole trovarsi il nostro Brown davanti, il ragazzo che veste la maglia numero 7 ha fatto un ulteriore salto di qualità e presumibilmente spetterà a lui disinnescare, forse dovrei dire limitare, il prodotto di Marquette. Compito non semplice, ma dopo quanto visto fatto contro Siakam, meglio non scommettere contro di lui. Certo Jimmy Butler ha un arsenale più vario ed un'arroganza caratteriale e cestistica molto diversa, sta viaggiando a 21.8 pts, 5.6 reb, 4.2 ast e 2.1 stl a sera, con una percentuale reale che dice 51.8%. In controtendenza rispetto al basket attuale, lui va dentro ed attacca il ferro, il tiro da 3PT è un aspetto marginale del suo gioco. Non è un caso infatti se va 10.7 volte in lunetta a partita, attacca il ferro per davvero. I tiri dalla distanza in questa squadra, e sono tanti quelli presi se vi lamentate dei Celtics e della loro spiccata inclinazione a prendersi conclusioni da 3PT sappiate che gli Heat ne prendono ancora di più a sera, sono lasciati quindi a Crowder (40.0%) che ormai è diventato un classico 3&D ed all'ispirato Dragic (38.1%), anche lui sopra i 20 a sera con i suoi 21.1. Non dimentichiamo neanche i due tiratori bianchi Robinson (39.3%) e Herro (40.0%), capaci di colpire con continuità dalla distanza. Ognuno di quelli che vi ho citato ad esclusione di Butler, è sopra almeno alle 6.1 conclusioni tentate da 3PT ogni sera, capite che siamo difronte ad un volume notevole, ecco che la nostra difesa ed inparticolare del nostro Smart in questo frangente deve farsi sentire, ma è una delle cose di cui non dubito per un solo attimo. La nostra capacità riconosciuta da tutti, numeri compresi, di difendere sul perimetro (primi in questi playoff 30.5% lasciati) sarà messa a dura prova dai terzi migliori tiratori come percentuale (38.0%). Il loro Rating Offensivo è notevole (114.9) collocandoli al quarto posto assoluto e sopra i numeri stagionali cosa ben più importante. Anche per questo non dobbiamo scommettere troppo e scoprirci troppo, perché oltre al citato Butler che su 12.3 tiri a sera ben 10.3 sono li prende da 2PT, c'è l'arma tattica totale che risponde al nome di Bam Adebayo, giocatore in crescita esponenziale. Segna i suoi 10.9 tiri in area col 51.1% tutte le sante sere e se si manda in lunetta, è mortifero, col l'87.0% è meglio di tutti piccoli in squadra ad eccezione di Nunn che però ha un misero 2/2 e non il 40/46 del centro ex Kentucky. Dicevo della sua crescita, siamo a 16.2 pts, 11.7 reb e quello che più mi stupisce è il 4.8 ast a sera, non era esattamente un fine passatore fino a qualche tempo fa. Una forza della natura, non altissimo con i suoi 206 cm, ma grazie ad una esplosività di livello superiore, un cliente scomodo per noi. Magari ancora una volta Robert Williams potrà dare il suo contributo, fisico e mobilità ci sono, ma vediamo se anche il cervello è connesso perché Bam sembra fare sempre la scelta giusta in campo. Theis comunque, in prima battuta, avrà le mani pienissime nel tentativo di arginare il giovane centro avversario. Importante anche cosa saprà dare come cambio Kelly Olynyk, cambio non tanto come ruolo ma come atteggiamento in campo. Lo sappiamo bene, il nostro ex è un lungo imprigionato nel corpo di una guardia, proprio questa alternanza tra un giocatore fisico ed uno prevalentemente perimetrale potrebbe destabilizzare i nostri ragazzi.
Però non disperiamo, sono certo che un mio omologo che sta analizzando la sfida sta scrivendo di quanto Tatum sia a tutti gli effetti una star, riconosciuto ed ammirato da tutti nel panorama NBA. Certo dovrà confermarsi, sarà chiamato ad un'ennesima prova, ma è pronto noi lo sappiamo bene caro analizzatore avversario. Anche in questa serie il nostro 0 avrà avversari di livello e subirà dei raddoppi, ma per chi è in questo stato di forma non ci sono timori, al massimo normali preoccupazioni. JT viaggia a 25.3 a sera col 41.9% da 3PT ed il 52.2% di percentuale reale, numeri da élite della lega dicevo. A lui si affianca l'altro ventellista seriale (21.0 pts/sera), Jaylen Brown, insomma dai potevo anche non scriverlo sono ormai le nostre colonne portanti e lo saranno per taaaaaaaaaanti anni. Ma da questi playoff voglio sottolineare come Tatum prenda 10.1 rimbalzi e Brown ne aggiunga 7.6 a sera, da ogni parte si guardi si vede quanto questi ragazzi stiano crescendo. Mi fanno essere fiducioso, anche davanti a quella che fino ad oggi è stata la migliore squadra ai playoff. Loro avranno organizzazione, capacità di adattamento ed anche profondità, visto che sono 11 i giocatori ruotati in questi playoff, con l'immortale Iguodala, l'atletico Jones e l'enigmatico Leonard oltre ai citati in precedenza.
Sarà una battaglia, di quelle che tanto piacciono ai playoff, ma una volta arrivati a questo punto credo che nessuno si aspetti di vincere con facilità. Ci tengo a dire che da tante fonti leggo che ci accoppiamo male coi Miami, cosa che è vera, ma che non è una nostra prerogativa. Sono molte, per non dire tutte, le squadre che faticano a capire ed adattarsi allo small ball di Miami, ma questo aspetto è facilmente leggibile anche da parte nostra, vedi la fatica di Toronto costretta ad inserire le nostre formazioni. Resto fiducioso per una nostra vittoria finale, magari a gara 7, ma vedo comunque i nostri essere superiori per capacità difensive e di talento complessivo. Inoltre, aspetto che ho lasciato per ultimo come un ciliegione sulla torta, le nostre capacità di playmaking, realizzative ed in generale di ragionamento, riceveranno un bel boost quando nella serie tornerà Gordon Hayward, infortunato alla prima partita della serie con Philadelphia. Ecco qualcosa che oggi non sappiamo che impatto avrà, anche perchè non sappiamo in che condizioni tornerà, ma che costringerà comunque Miami a degli aggiustamenti extra.
Finisco davvero, scusate la lunghezza, dico quindi Celtics in 7, questo è il mio pensiero a patto che energie fisiche e nervose dei nostri tengano, ma vista la giovane età dei nostri non ho troppi dubbi.
Appuntamenti della serie:
GM1 16/09 ore 00:30 (orario italiano)
GM2 17/09 TBD
GM3 20/09 ore 02:30 (orario italiano)
GM4 TBD
GM5 TBD (se necessario)
GM6 TBD (se necessario)
GM7 TBD (se necessario)