Approfondimenti » Crisi ?

Crisi ? di Luciano Pellegrini \| Pubblicato il 03/01/2009
I campioni in carica dei Boston Celtics, dei quali noi siamo tutti fedeli e devoti tifosi, dopo quest'ultimo viaggio ad Ovest escono ridimensionati? Trovare una risposta a questo quesito non è facile, ma la cosa che comunque possiamo analizzare è questa prima parte di stagione. Chiaramente fino al 27-2 non si poteva dire nulla, con una squadra convinta e vincente che aveva sbandato due sole volte in Indiana e in casa con Denver. Per il resto solo belle prestazioni e soprattutto convincenti. Leon Powe, Tony Allen, Eddie House a completare un roster il cui quintetto con i Big Three sempre più big e Rondo e Perkins in piena crescita, non aveva mai nessun problema. Però questi problemi sono arrivati a partire dal giorno di natale. Infatti la sconfitta coi Lakers, meritata e che poteva essere anche prevista, ha aperto qualche falla nel sistema Celtics. Da natale la squadra è 1-3 con le sconfitte contro i Lakers, i Warriors e i Trail Blazers. Preoccupano non tanto le sconfitte, ma quello che tali passaggi a vuoto hanno lasciato. Voglio a questo punto sintetizzare quelli che credo siano i principali problemi. La mancanza di un centro di esperienza L'anno scorso in alcune situazioni c'è stato bisogno di avere un lungo con gli attributi giusti. Questo ruolo era stato ricoperto da P.J. Brown che in alcune circostanze era stato decisvo, come con il canestro in gara sette contro Cleveland. Inoltre avere un veterano in squadra che ha cambattuto mille battaglie, toglie pressione dai giovani, che anche si beano della sua presenza. Powe sembra pronto ed affidabile, ma Glen Davis no. Affidarsi nei momenti caldi della stagione a lui potrebbe essere un errore visto la scarsa esperienza, la scarsa altezza e non ultima l'emotività del ragazzo palesata quest'anno in una eclatante circostanza. Non c'è più Posey Ok non voglio tornare sempre sulle stesse cose, ma Posey manca davvero. Non tanto e non solo per quello che era James per noi, ma per la perdita di tutte le varianti tecniche che sono state smarrite con la sua partenza. Nella partita contro i Lakers, Tony Allen che doveva essere il Kobe-stopper, è stato massacrato dal 24 in giallo-viola. C'è la fisicità, ma non l'altezza per contrastare un giocatore come Kobe. Figuramioci messo davanti ad un treno in corsa come LeBron James. Dovrà essere quindi dirottato Pierce in questi compiti difensivi, ma a discapito della lucidità offensiva, ed alla lunga i Celtics pagheranno caro questo azzardo. Altra cosa che ho notato è stato l'esperimento dei quattro piccoli. Non avendo più Posey (ancora lui) il 4 tattico l'ha fatto Pierce con risultati alterni. In difesa, ma anche in attacco. Certo si acquisisce un tiratore perimetrale come House, ma con Rondo-House-R.Allen-Pierce-Garnett si rischia davvero di essere un po' troppo sottodimensionati. Per fare un esempio il quintetto "piccolo" dei Lakers è Fisher-Vujacic-Bryant-Odom-Gasol, quindi un bel più fisico come notate. Ma ovvio non voglio criticare per criticare, ma solo far risaltare queste piccole incongruenze nel nostro roster. La squadra resta sempre fortissima, solo un po' meno "profonda" dello scorso anno. Però voglio sbagliarmi e spero che queste debolezze diventino una nostra forza con il titolo vinto su un tap-in di Davis dopo il recupero del pallone di Tony Allen che fino a quel momento aveva annullato Bryant.
Crisi ? di Luciano Pellegrini \| Pubblicato il 03/01/2009