Mickael "Air France" Pietrus è nato il 7 febbraio 1982 a Les Abymes sull'isola caraibica di Guadalupa, autentico paradiso tropicale dalle rinomatissime spiagge a sud-est di San Juan di Puerto Rico e patria di molte atlete francesi di successo come Marie-Josée Pérec, Christine Arron e Patricia Girard. A 15 anni, Mickael si trasferisce in Francia, per debuttare a 17 con la maglia del Pau Orthez e vincere il Campionato nel 2001 e nel 2003. Gli farà compagnia per cinque anni il fratello minore Florent. Il rapporto professionale con Pau Orthez si interrompe nel 2003 quando Mickael decide di tentare l’avventura nella NBA, ma l’attaccamento al suo primo team è talmente forte che ne diviene addirittura azionista.
Il 26 giugno 2003, si svolge al Madison Square Garden di New York una delle edizioni più ricche di talento del draft NBA: fanno la loro comparsa sulla scena LeBron James, Carmelo Anthony, Chris Bosh, Dwyane Wade, Chris Kaman, David West, Josh Howard e Mo Williams per limitarsi ai soli All-Star. Mickael è scelto dai Golden State Warriors con il numero 11. È il pick più alto di un giocatore francese nella storia della NBA. Il debutto avviene il 29 ottobre 2003 contro i Dallas Mavericks con 5 punti e 6 rimbalzi per 14 minuti in campo. Il miglioramento è pressoché costante durante tutta la RS al punto che Mickael parte nello Starting Five in 22 delle ultime 23 partite della stagione tenendo medie di 9.2 punti, 2.8 rimbalzi e 1.00 palle rubate in 23.5 minuti di gioco. Riceve anche un voto come NBA All-Defensive Second Team.
Durante la stagione seguente, il giocatore caraibico mantiene una media di 20 minuti e 9 punti per un minimo di 40 partite, ma in 18 occasioni gioca per almeno 25 minuti o più e realizza una media di 16.3 punti. Storico il match dell'8 aprile 2005 contro i Phoenix Suns, durante il quale realizza il proprio career high (28 punti) e un 6/6 da tre punti, che costituisce il record di franchigia in un singola partita senza commettere errori. Nasce il Mickael Pietrus Youth Camp di basket in Guadalupa e Mickael diviene ambasciatore di Turismo per la sua isola natale.
Il 2005-06 potrebbe costituire la consacrazione definitiva, come testimonia la sua prima doppia-doppia da 20 punti e 10 rimbalzi ma, purtroppo, Mickael perde 30 partite per un infortunio. Si consola con la Nazionale francese che, ricca di talenti NBA (oltre a lui Tony Parker, Boris Diaw e Ronnie Turiaf, oltre al fuoriuscito Antoine Rigaudeau) conquista la medaglia di bronzo in quel di Belgrado ai danni dei cugini iberici. Pietrus contribuisce alla causa con una media di 11.5 punti e 4 rimbalzi a gara.
Ha inizio la stagione 2006-07. Coach Don Nelson (per lui è un ritorno sulla panchina californiana, dopo la lunga parentesi 1988-1995) rimpiazza il deludente Mike Montgomery e trasforma Pietrus in un difensore all around. Al termine di questa nuova stagione, Mickael avrà coperto quasi tutti i ruoli difensivi, limitando non pochi fuoriclasse al tiro. La squadra approda ai PO, si sbarazza dei Mavs e poi crolla contro i Jazz di Coach Jerry Sloan. Mickael gioca tutte le 11 partite dei PO con una media di 6 punti e 3.8 rimbalzi in 19 minuti.
Durante l'estate del 2008, Mickael firma per gli Orlando Magic, il cui gioco veloce e aggressivo si adatta alla perfezione alle sue caratteristiche tecniche. Abitare a Orlando gli consente inoltre di vivere più vicino alla Guadalupa. Coach Stan Van Gundy gli preferisce però in quintetto per tutta la stagione il turco Hidayet Türkoğlu, così Pietrus si ritaglia il suo spazio grazie alle triple ed alle eccelse capacità difensive che metterà ancor più in evidenza durante i PO: destinato a marcare Paul Pierce, LeBron James e Kobe Bryant, darà un preziosissimo apporto alla squadra che cederà solo in finale contro i più esperti Lakers.
La stagione successiva, 2009-2010 Orlando scambia Türkoğlu con Vince Carter e Mickael può nuovamente partire 24 volte in quintetto, ma la stagione, complice un ginocchio ballerino, scivola nel totale anonimato, concludendosi con 75 presenze ma una media di 8.7 punti, 2.9 rimbalzi e 0.7 assist in 22.5 minuti.
L’anno seguente va ancora peggio: solo 27 presenze, onorate comunque con una media di 6.7 punti e 2.6 rimbalzi per 22 minuti a partita. Nel dicembre 2010 Otis Smith dimostra per l’ennesima volta di avere le idee chiare e si riprende Hidayet Türkoğlu, in cambio di... Vince Carter, Marcin Gortat e Pietrus ai Phoenix Suns: qui l’anonimato è completo e Pietrus conclude la RS giocando le restanti 38 partite con medie ancora più basse: 18.1 minuti, 7.4 punti realizzati e 2 rimbalzi. A dicembre 2011 è tagliato ed il 24 annuncia, entusiasta, la firma per i Boston Celtics. |