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[2014/2015] Presentazione roster stagione: alle porte del paradiso   di Deep   |   Pubblicato il 29/10/2014

I nostri Celtics stanno per lanciarsi in un’altra stagione, ma noi tifosi cosa dobbiamo aspettarci? Beh voglio essere subito sincero con tutti, non grandissime cose, se per grandissime vi aspettate serie di playoff vinte e possibilità di vincere il titolo.

É passato un anno dal terremoto che ha distrutto i resti di quei Celtics vincenti (nella foto), che nel 2008 erano sul tetto del mondo e nel 2010 hanno rischiato di ripetersi. Ora la situazione è molto diversa, con ragazzi giovani e sogni verdi, di nome e di fatto. Le giovani leve nel roster hanno maturato un po’ di convinzione in più, unita ovviamente alla necessaria esperienza che inevitabilmente hanno accumulato durante il loro percorso. Capire però ad oggi dove si possa arrivare con questa squadra è davvero difficile, ma voglio provarci.

Prima di tutto vediamo un po’ i giocatori che sono a roster in questo momento ed i rispettivi ruoli e poi facciamoci un po’ di domande:
PG: Rondo - Smart - Pressey
SG: Bradley - Thornton
SF: Green - Turner - Wallace - Young 
PF: Olynyk - Sullinger - Bass - Powell
CE: Zeller - Faverani

Le domande che ci affliggono sono:
1. Dov’è un centro affidabile?
2. Dov’è il tiratore da tre punti titolare?
3. Chi è il titotare in PF e SF?
4. Come si gestisce il dualismo Rondo e Smart?
5. Chi è il nostro go-to-guy?

ESTERNI
L’affollato reparto degli esterni dei Celtics è dominato da un giocatore e senza sorprese sapete tutti che mi sto riferendo a Rondo (nella foto). Rajon è il nostro miglior giocatore, la star, quello con più talento e con più esperienza. Però su questa leadership ci sono un paio di nuvole, se non nere, grigie. Primo fra tutti il mercato, perché ormai da due/tre stagioni sembra che Rondo sia costantemente sempre sul piede di partenza. Le voci sono sempre piuttosto insistenti e sarà sempre peggio visto che RR è entrato nell’ultimo anno di contratto senza aver rinnovato in estate. Se da un lato immagino che molte delle voci siano strumentali e/o inventate dai vari media per fare audience, credo che un fondo di verità ci debba comunque essere. Ainge con la scelta di Smart, che guardacaso è un PG (che può giocare anche SG), non ha certo aiutato a tacitare queste voci, ed anzi il nostro GM sembra essersi garantito una polizza sulla dipartita di Rondo. Quindi vuol dire che dobbiamo abituarci all’idea di perdere Rondo? Forse, ma non è ben chiaro almeno oggi, quello che si sa è che abbiamo Rondo e Smart nel nostro roster, che sono due giocatori diversi e con un incredibile talento. Penso che possano convivere tranquillamente e se anche non so quanto giocheranno insieme e se Rajon ci lascerà, finché saranno con noi mi godrò lo spettacolo di vederli insieme.

Bradley (in foto)è l’altro polo degli esterni, specialmente dopo il rinnovo estivo che ne ha fatto una colonna per anni ed anni. Avery è un gran difensore, questo tutti lo sanno, ma nelle prime uscite stagionali ha impressionato per i netti miglioramenti al tiro. Se con Smart, altro gran difensore, sarà una delle coppia di guardie più eccitanti della lega nella propria metà campo, Bradley sembra poter incidere e tanto anche nella metà campo offensiva. Sarebbe la sua consacrazione che ne può fare una delle guardie più determinanti della lega. Forse non sarà mai una star di prima grandezza, ma per rendimento il ragazzo potrebbe davvero stupire.

Come playmaker di scorta c’è ancora Pressey, che garantisce ritmo ed aggressività. Certo non può stare in campo per moltissimo tempo, ma come cambio di ritmo certamente sì. Mi ha stupito rivederlo ancora nel nostro roster, ma la sua etica lavorativa e la disponibilità al sacrificio lo hanno fatto entrare nel nostro roster con un "garantito" fino a fine stagione.

L’arrivo estivo di Thornton, passato un po’ sotto silenzio, ha colmato invece una grossa lacuna, quella del tiratore da tre punti che si scalda in un attimo uscendo dalla panchina. Marcus in versione microwave 2014, se sa fare una cosa è tirare, anche dalla distanza. Sono sicuro che ci darà una grossa mano, come le uscite in preseason lo hanno testimoniato ampiamente.

L’altro rookie Young è il più giovane della compagnia e visto il sovraffollamento dei ruoli di esterni credo che farà molta D-League quest’anno. Ha comunque del potenziale e lo attendiamo ad una crescita tecnica e mentale, per evitare ad esempio stupidate come l’infortunio muscolare alla prima uscita ha testimoniato.

Veniamo ora ad un'altra spinosa: il trio Wallace, Green e Turner. Questi giocatori si giocheranno lo slot di SF titolare, oltre ad aiutare anche le eventuali lacune negli altri ruoli come SG (Wallace), PG e SG (Turner) e PF (Green). Tra i tre quello che mi convince di più è nonostante tutto è Green. Non capisco mai bene cosa pensa e cosa vuole fare in campo, ha sempre l’atteggiamento di chi ci crede pochino, ma poi è capace di cambiare faccia  all’improvviso e punire le difese avversarie sia dalla distanza che con fragorose schiacciate. Enigmatico e talentuoso è qualcosa che potrebbe dirsi anche di Turner, testa matta e l’espulsione in prestagione mi sembra perlomeno eloquente. Che sia un giocatore a metà tra più ruoli è palese, che non abbia molta cattiveria pure, che però abbia i mezzi per essere un buonissimo giocatore è innegabile, quindi diciamo che se girano due viti nella sua testa siamo a cavallo ed Ainge a poco più di tre milioni per due anni, potrebbe aver fatto una magata assoluta.

Qualcuno crede ancora all’utilità di Wallace? Io decisamente no, mi sembra sempre svogliato e poco interessato alla causa e molte volte pare con la testa da un’altra parte. Certo quando accende è il miglior difensore e miglior attaccante della squadra, magari in una singola azione, ma poi torna d’incanto ad essere abulico ed amorfo. Non so che dire, gli piacciono i 20M ed oltre che dobbiamo dargli, ma a me lui piace pochino. Per quest’anno vivacchierà magari con qualche splendido acuto ed entrando nel suo ultimo anno di contratto la stagione prossima, sarà un uomo con la valigia. Il giorno che sarà ceduto o finirà il suo contratto io stapperò una bottiglia di quella buona, uno dei motivi per cui siamo un squadra da lotteria, passa in maniera importante dal suo contratto e dal suo modo di non essere assolutamente parte del nostro progetto. Parafrasando Sheldon in The Big Ben Theory riferendosi a Will Weaton come mortale nemico: “ME LA PAGHERAI WALLACE... WALLACEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

INTERNI
La situazione dei lunghi nei Celtics è a dir poco complicata. Diciamo che abbiamo una marea di ali grandi, ma di centri degni di questo nome siamo vicini allo zero assoluto. Sullinger ed Olynyk sono chiaramente il nostro futuro ed il nostro presente, ma poi c’è anche Bass a contratto non dimentichiamolo.

Sully e Olly partiranno entrambi in quintetto credo, con Bass a fare da backup per entrambi. Però nessuno dei tre è un centro e fattori importanti quali intimidazione e presenza fisica ne risentono pesantemente purtroppo. Non nascondiamocelo che questo è un grande problema per noi, il vero e grosso problema. Ci vorrebbe un centro di ruolo in più e un esterno in meno, ma in estate non è arrivato nessuno a colmare questa lacuna. Sembra che dalla dipartita di Perkins non ci sia pace per il ruolo di centro, ogni hanno siamo alla ricerca ma non troviamo mai l'asset giusto. Certo Faverani e Zeller non potranno che limitare i fastidi per la mancanza di un big man, ed anche se saranno utili in alcuni frangenti, nessuno è una pedina vitale su cui costruire, anzi Vitor è assente per l'operazione al ginocchio.

Di Powell per ora penso che sia un buon giocatore, ma che non so quanto spazio potrà avere. Certo ricorda un po' quel Leon Powe, fresco dirigente dei Celtics, ma che tipo d'impatto avrà lo valuteremo le prossime settimane.

Tutti questi problemi di "stazza" potrebbero convincere Stevens a metterci del suo e creare un gioco tutto diverso, con Green schierato da 4 tattico ed uno tra Sullinger, Olynyk o Bass da falso centro. Ovviamente in attacco saremo un’ira di Dio, con tutti i giocatori in campo in grado di ferire da qualunque distanza, anche da tre, ma poi in difesa si andrebbe parecchio sotto contro la maggior parte delle squadre nella lega. Però come fu l'esperimento di Phoenix di D'Antoni, io un pensiero lo farei.

Rivediamo le domande iniziali:
1. Dov’è un centro affidabile?
Beh non c’è purtroppo, è solo possibile mischiare le carte e proporre un gioco diverso, veloce e senza riferimenti per gli avversari.

2. Dov’è il tiratore da tre punti titolare?
Beh anche qui non c’è, a meno che Bradley non faccia ulteriori progressi e lo diventi in breve tempo.

3. Chi è il titotare in PF e SF?
Qui è impossibile rispondere, bisogna aspettare qualche settimana. Sulla carta penso che il quintetto sarà:
PG: Rondo
SG: Bradley
SF: Green
PF: Sullinger
CE: Olynyk
con la possibilità di trasformare tutto con Turner da SF, Green da PF e Sullinger da CE.

4. Come si gestisce il dualismo Rondo e Smart?
Non lo so, ma godiamoceli. Rondo palla in mano e Smart da SG a spaccare in due le difese. Mi piace un sacco la cosa.

5. Chi è il nostro go-to-guy?
Non c’è, l’ultimo è stato Pierce e da allora siamo orfani di questo tipo di giocatore, che non può essere Rondo per caratteristiche tecniche, non può esserlo Green per caratteristiche caratteriali, ma forse (mi sbilancio) può diventarlo Smart in cui credo ciecamente.

Ora sono solo molto curioso di vedere dove possiamo arrivare e quale atteggiamento avremo sul campo. Che si vinca o si perda io ci sarò e voi?

[2014/2015] Presentazione roster stagione: alle porte del paradiso   di Deep   |   Pubblicato il 29/10/2014
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