Eccoci giunti al sesto appuntamento con il borsino che tutto il mondo ci invidia, beh quasi... Il periodo analizzato va dal 19/02/2016 trasferta a Utah, fino alla partita del 16/03/2016 in casa contro Oklahoma City. Nel frattempo è stato spesato David Lee che non è più nel nostro roster, ed abbiamo assistito all'infortunio di Olynyk alla spalla e a quello più recente a Crowder. Il bilancio nelle 13 partite in oggetto è di 7-6, con un trend negativo che ci vede soccombere in 4 delle ultime 5 uscite.
Ormai non c'è più dubbio su chi sia il miglior giocatore della stagione, ed anche nel periodo la palma di MVP va a Isaiah Thomas. Prendiamo anche solo i numeri di questa frazione di stagione e ci accorgiamo che stiamo parlando di grandezza assoluta: 24.1 punti, 44.5% dal campo ed il 38.6% da 3PT con bel 5.9 assist di media. Incredibile, il nostro piccolo grande uomo è una macchina offensiva, che non va mai sotto con nessuno. In queste 13 uscite mai sotto i 12 punti segnati, per 3 volte con 30+ punti e 10 volte con 22+ punti. Insomma un leader totale ed ovviamente dal quale non possiamo prescindere.
Da buon capitano il cammino di Avery Bradley in questo periodo è stato certo e senza cali. Le sue medie di 14.8 punti segnati col 45.8% dal campo lasciano davvero poco spazio alle interpretazioni. Avery è continuo e ci si può contare sempre, solo in 2 uscite su 13 non è andato in doppia cifra e per inciso in entrambe ha segnato 9 punti. Oltre a questo le sue doti di eccellente difensore sono evidenti e qualche giocata resterà negli highlights stagionali come la stoppata a Hayward di Utah ad esempio.
Dell'importanza di Jae Crowder ce ne siamo accorti molto probabilmente nelle ultime due sconfitte, dove semplicemente mancava la solita armonia ed energia. Vedere i suoi 12.4 punti a sera o i 5.1 rimbalzi non fanno capire nulla della sua importanza. Jae è il collante tra l'attacco e la difesa del nostro team e permette di difendere in maniera aggressiva come poche squadre possono permettersi nella lega. Visto che noi traiamo energia dalla nostra difesa con continue e repentine ripartenze, averlo non averlo fa tutta la differenza del mondo. Speriamo torni presto, potrebbe costarci cara la sua assenza.
Sicuramente in terreno positivo c'è anche Jared Sullinger, spesso il nostro miglior lungo (per non dire sempre). Certo non è una stagione facile per lui (oltretutto non si sa se sarà con noi anche i prossimi anni), deve giocare quasi sempre fuori ruolo e comunque non ricoprendo mai il suo naturale sport da ala grande, dovendosi spesso adattare al compito di unico lungo vero in campo. Per uno che, a spingere, passa di poco i 2 metri e con un'esplosività sotto media, c'è da apprezzarne comunque le doti da combattente. A livello numerico troviamo un più che degno 13.5+9.8 per punti e rimbalzi, anche se il 18.2% da 3PT non è certo molto lusinghiero.
Jonas Jerebko resta in campo 18.6 minuti a sera, con 6.7 punti segnati per un 46.0% dal campo ed un 36.0% da 3PT. Prende 4.3 rimbalzi, distribuendo 1.2 assist. Vi starete chiedendo perché un giocatore da numeri così normali sia in terreno positivo e non come forse vi aspettereste in terreno neutro? Beh perché Jonas c'è sempre e non si tira mai indietro. Lo dico da diversi borsini, l'atteggiamento e l'impatto sono importanti in queste valutazioni e JJ in questo forse è il migliore della squadra. Ci vuole sempre uno come lui in un team e noi lo abbiamo per fortuna.
Evan Turner è passato da un rassicurante terreno positivo ad una valutazione neutra, perché se il giudizio complessivo potrebbe anche essere positivo, col suo compito di spacca partite che è stato spesso rispettato, si notano degli enormi buchi nel rendimento ed una preoccupante flessione nelle ultime uscite, coincise guarda un po' con delle sconfitte. Deve fare invece un decisivo passo in avanti con l'assenza di Crowder o rischiamo seriamente di vederci scavalcati da troppe franchigie in classifica.
Parliamoci chiaro Marcus Smart deve crescere ancora. Il suo 31.2% dal campo ed il 18.9% da 3PT non sono concepibili, qui deve rimboccarsi le proverbiali maniche e migliorare nel fondamentale di tiro. Il ragazzo ha tanto cuore, davvero tanto, e questo ovviamente è un bene. Ci mette sempre qualcosa in più in campo, specie nella nostra metà campo dove va oltre i propri limiti che già sono piuttosto estesi. Se riuscirà a mettere un decente gioco offensivo e con costanza, nessun obiettivo gli sarà precluso.
Non mi sta davvero piacendo l'impatto di Amir Johnson in questo periodo. Parte sempre in quintetto, ma non è raro che Stevens lo faccia giocare meno di altri lunghi usciti dalla panchina. Questo vuol dire che Amir non convince ed a ben vedere i 5.5 punti e 5.2 rimbalzi a sera non sono poi molti, compreso un deficitario 52.9% ai liberi. Insomma quello che difendeva i nostri canestri ora sembra non riuscire a difendere neppure se stesso, pericolosa involuzione la sua.
Da quando Lee è partito per Zeller si sono aperte le porte del campo in tutte le uscite analizzate e per 17.2 minuti a sera vediamo il nostro numero 44 cercare di convincere Stevens, Ainge e tutti noi che è l'uomo giusto per lo sporco lavoro di centro. Beh io credo di no, non possiamo avere un uomo d'area così passivo e che non tiene fisicamente contro nessuno degli avversari anche se più piccoli di lui. L'altra sera con Indiana in alcuni circostanze mi ha fatto tenerezza, chiunque passasse da li lo spostava e riusciva a fare qualcosa di buono per i suoi e non parlo di campioni conclamati ma di un Lavoy Allen ad esempio, non proprio un mostro. Così caro Tyler non ci siamo, ed oltretutto in attacco vedere un centro dal 41.1% dal campo lascia davvero l'amaro in bocca.
N.G. Ha giocato solo una partita Olynyk quindi non posso giudicarlo, così come Rozier (interessante uscita per lui contro i Rockets), Mickey, Hunter, il nuovo arrivato Clarke, Hunter e Young.
Qualcosa non funziona più come dovrebbe e non so se è un calo fisico, mentale o semplicemente una carenza globale. Stevens forse non ha capito perfettamente il momento ed ha lasciato che gli eventi lo travolgessero e noi spettatori ci siamo ritrovati con una squadra molle e senza energia. Ultimamente l'ho visto nettamente più furente in campo, segno di una impotenza a porre rimedio alla situazione? Non saprei, mi auguro di no, quello che so è che abbiamo già vissuto un momento simile in stagione e Brad ci ha portato brillantemente fuori dalle sabbie mobili, mi fido di lui al 100%.