Re: [2018/2019] Boston CELTICS @ Dallas Mavericks #20
Mondo Cane ha scritto:
Per prima cosa mi scuso per quello che sarà un lungo intervento. ...
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Buttare alle ortiche la chance di vincere con questo gruppo sarebbe l'errore più macroscopico ed insensato che questo gruppo potrebbe fare.
Vincere non è facile per un c***o.
Vincere costa fatica, sacrificio e disciplina.
I nostri ragazzi devono guardarsi allo specchio e chiedersi se vogliono vincere, perchè se vogliono vincere nè Russell, nè MJ, ne Bird o Magic hanno brevettato ancora la formula che escluda fatica, sacrifico e disciplina.
Questo è un fatto, tutto il resto sono speculazioni.
analisi assai profonda e finale da applausi
Personalmente sono molto lontano dall'essermi fatto un'idea di quale possa essere la sorgente (o la causa, o le cause) delle nostre difficoltà, vedo però tangibilmente gli effetti. Inesorabilmente.
Le nostre difficoltà sono ( e lo scriviamo da 15 partite ormai) palesi:
mancanza di una superiore applicazione difensiva, unita ad un basso livello di rabbia agonistica, con l'aggravante della scarsa mira in attacco. Perchè?
La mia risposta più immediata è : QUESTIONE DI TESTA.
Agonismo, rabbia, volontà, sono una questione di testa e in questo inizio stagione siamo fortemente lacunosi su queste qualità.
Adesso, la nostra mira al tiro è quella, non siamo i Warriors, non abbiamo Curry, Durant, Thompson, nelle nostre fila. Tatum non è il cecchino dello scorso anno, Kyrie va e non va, forza tiri assurdi, qualcosa gli entra, gli altri sono tutti ai minimi e per ora il nostro miglior tiratore ( almeno percentualmente) è mr. Morris Marcus Senior, ovvero uno dei tiratori più incostanti e alterni di tutta la lega (cosa che la dice lunghissima su come siamo messi).
Possiamo crescere.
Due domande elementari. Come si migliora l'attacco? Come crescono le percentuali al tiro?
La risposta più semplice che esista: prendendo tiri più facili.
Come si prendono i tiri facili?
Con la difesa! Con gli anticipi, con i recuperi, correndo in contropiede, senza forzature.
Dobbiamo costruire i nostri successi come sempre, come la nostra storia esige, partendo dalla difesa, dalla rabbia agonistica, dal furore. Dall'orgoglio!!! SIAMO I CELTICS
Io non so quanto dentro un roster così folto di talenti si potranno attribuire ruoli specifici con ben ripartita la soddisfazione reciproca. Difficile prevederlo. Per adesso siamo lontani, sembrerebbe, da questo scopo. Ma se c'è un coach capace di soluzioni creative e capace di dare motivazioni quello è Stevens e sono fiducioso che possa ritrovare presto il bandolo.
Spero soprattutto che non si debba passare da scelte dolorose. Cessioni, scambi, cose così... Significherebbe che qualcosa si è rotto e sarebbe un pessimo segnale ma, comunque, non definitivo, non terminale.
Forse qualcuno ha meno voglia di soffrire rispetto alla scorsa stagione?
Forse qualcuno non vuole sbucciarsi le ginocchia e i gomiti per poi lasciare le prime pagine tutte solo per Kyrie?
Fosse giunto di già il momento di valutare questi aspetti abbiamo anche in questo caso l'uomo più adatto:
Ainge. Lui di certo non vorrà mandare all'aria 5 anni di lavoro egregio (cioè, costruire una contender), ormai quasi portato a compimento, per cadere nella mediocrità di questi Celtics di inizio stagione. Se c'è da intervenire, lo farà, e lo sappiamo che di scrupoli se ne farebbe ben pochi.
Per quanto mi riguarda non sono ancora in modalità panico.
Continuo ad essere fiducioso.