La notizia dell'interesse di Brookyln per Udoka, sospeso dai Celtics poche settimane prima dell'inizio della stagione 2022-2023 per violazione delle politiche della squadra, è arrivato praticamente nello stesso momento in cui è stato riferito che i Nets si erano separati da Steve Nash.
A quanto pare, i Celtics consentiranno a Udoka di andare ad allenare i Nets.
su celticsblog.com in 12 ore si sono accumulati quasi 500 messaggi.
In massima parte contrari al passaggio di Udoka ai Nets, estremamente critici con i Celtics, spesso ironici, sardonici, talvolta sarcastici.
L'organizzazione dei Celtics aveva bisogno di sbarazzarsi di una persona che era dannosa per la squadra e ha gestito questo momento incredibilmente bene: ha identificato il problema, ha agito su di esso dando la priorità alla protezione del dipendente meno potente, ha svolto un'indagine completa di terze parti e non ha fatto trapelare dettagli e rivelare questioni private di nessuno.
Certamente si sono mossi per tutelarsi legalmente da eventuali azioni avverse, ma allo stesso tempo abbiamo dimostrato che ci sono valori su cui non possiamo transigere.
IL discorso che, invece, simultaneamente sta prendendo corpo altrove sarebbe quello di valutare il livello di etica che è nella gestione dei Nets.
Ci sono posizioni molto forti che in qualche modo ancora espongono Udoka a giudizi fin troppo estremi.
"Udoka ha chiesto di Bill Cosby come responsabile delle comunicazioni alla stampa"
"dopo Udoka firmeranno Joshua Primo e Miles Bridges"
"le ragazze devono andare alle partite dei Nets con la cintura di castità"
E, insomma, al nome di Udoka si associano figure a me sconosciute ma evidentemente protagoniste nella cronaca nera di azioni esecrabili.
I media newyorkesi stanno già lavorando alacremente su questo punto, tanto che qualcuno già insinua che Udoka non firmerà più ai Nets, o che durerà molto poco, da quanto viene adesso criticato come persona, esposta al ludibrio dei media e dei social forum sempre attivissimi di NY.
Ma evidentemente i Nets sono disposti a subire tutto questo... anche ad esporre un uomo (Udoka) a tutto questo...
Sono una polveriera e assumono un allenatore che meno di 2 mesi fa è stato sospeso in quanto responsabile di azioni lesive all'organizzazione, una miccia già accesa per la stampa e i frequentatori dei social più accaniti e irriverenti.
E tutto questo rischia di perturbare nuovamente le vite delle persone coinvolte.
Che sono persone, entrambe, Ime e lei, con legami, figli, affetti da salvaguardare.
Relazione consensuale, relazione non consensuale, la moglie di qualcuno che conta, "semplicemente" una donna dell'organizzazione (come se non fosse già abbastanza).
Ime ha fatto innegabilmente un ottimo lavoro come allenatore. Era fin da subito molto deciso e carismatico, abbastanza da rompere le cattive abitudini dei suoi fuoriclasse, allo stesso tempo ha convinto gli stessi giocatori a eseguire una difesa di squadra davvero dispendiosa e tecnicamente molto esigente. Uno spettacolo. Ha convinto i giocatori a continuare a giocare duro quando le cose andavano male. Ha reso Rob WilliamsIII un giocatore davvero speciale. E ha portato la squadra alle finali.
In generale, ha ottenuto di più dai giocatori di quanto Stevens (per sua stessa ammissione) fosse in grado di fare.
a me Udoka è piaciuto fin da subito. Ha dato una scossa e ha tracciato la via. Ottimo lavoro. Lo ho difeso fin dalla preseason su queste pagine, ai primi mugugni e alle prime critiche. ho intravisto una evoluzione del nostro gioco che mi aveva elettrizzato fin da subito, dalle prime parvenze, per cui non posso che dirmi dispiaciuto di come sia andato tutto a finire.
I Celtics hanno "perso" un bravissimo allenatore, un bene prezioso, ma hanno fatto la cosa giusta. Che è l'esatto opposto di quello che adesso fanno i Nets, a questo punto, in questo momento. Sacrificando ogni etica e sentimento.
il post più condivisibile l'ho letto qui a firma del nostro giovane Tommaso, alias PortoCeltics14
PortoCeltics14 ha scritto:
Sembra tra l'altro che stiano cercando Udoka cone rimpiazzo e saremmo disposti a lasciarlo andare. Se così fosse si conferma la gravità del tutto, lasciare Udoka nelle mani di una squadra rivale vuol dire proprio volersene dimenticare e anche in fretta.
Che poi fosse vero sarebbe l'ennesimo segno della stupidità che una franchigia può mostrare. Già hai una squadra in cui una delle stelle è tutto fuorché simbolo di professionalità, se poi vai pure a cercare un allenatore che ha mostrato di non sapersi atteggiare all'altezza del proprio ruolo, allora vuol dire che te le vai proprio a cercare.
Mandare Udoka nella squadra di Durant, Irving e Simmons mi pare per lui più una punizione che un premio.
In ogni caso, segna una distanza importante tra noi e loro.
Comunque vada.