come avevo detto nella diretta, mi aspettavo un passo avanti dai Jays, ero molto fiducioso, e dall'altra parte temevo la mancanza di un piano partita per limitare i Pacers, applicando invece la strategia balzana di giocarsela aperti, a chi mette un canestro in più, pensando che i nostri possano giocare al loro gioco.

I Jays.
Brown ha messo un tiro da tre pazzesco. Tatum è stato imbarazzante soprattutto in difesa dove ha avuto diversi momenti di totale assenza.
Nell'OT è stato più incisivo e ha messo i canestri importanti, ma nel complesso deve salire decisamente di tono.

il gioco.
queste considerazioni le faccio dopo aver ri-guardato tutta la gara.
Siamo una squadra che non sa giocare con una difesa organizzata. I Pacers ci mandano in confusione come e quando vogliono. Troppo rapidi, sempre in movimento, sempre in accelerazione. Viviamo dell'intuito di Holiday, della capacità di recupero di White e Horford (stoppate, spizzate) ma non c'è strategia, non c'è organizzazione. I primi 5 minuti loro erano contratti e abbiamo messo un parziale ma non stavamo difendendo da Celtics. Non sappiamo difendere. Abbiamo tre grandi difensori come White, Holiday e Horford. Tatum ha attitudine ma ieri notte pensava ad altro. Brown ha perso l'attitudine ma ieri notte ci ha messo grinta.
Pritchard non è un difensore ed è stato attaccato costantemente, gli scappavano da tutte le parti, e i suoi minuti in campo sono stati un tormento per la nostra difesa, eppure a me sembra incredibile che non riusciamo a proteggere questo ragazzo per poi consentirgli di esprimere le sue giocate offensive, decisive spesso.
Abbiamo vinto.
Però, in Gara 1 i Pacers hanno tirato con il 53,3% dal campo contro il 47,5% dei Celtics. I Pacers hanno tirato anche con il 37,1% da oltre l'arco contro solo il 33,3% dei Celtics.

Che è come dire che non abbiamo vinto con la difesa e non abbiamo vinto con l'attacco. Abbiamo vinto con gli episodi.
Loro hanno giocato meglio e purtroppo non possiamo attenderci da mazzulla qualche decisivo aggiustamento, sappiamo che non è mai stato capace finora, quindi l'unica speranza è che gli avversari giochino meno bene. Speranza lecita, ma fino ad un certo punto, perchè i Pacers non sono nuovi a queste prestazioni. E le ripeteranno.

A me fa ansia che un roster come il nostro, con quel talento pazzesco, debba vincere una gara PO sugli episodi.

Ultimo appunto, detto delle difficoltà di Pritchard, la nostra panchina non ha dato nulla:
Hauser non pervenuto. Sta giocando dei PO che ne ridimensionano pesantemente il livello su cui lo avevamo collocato.
Kornet davvero poco più utile di un birillo sulle rotte di Turner o Siakam o Toppin... che hanno un passo che lui non potrà mai avere, speriamo torni Tillman e sarebbe fin meglio andare piccoli con Brissett. Ma faglielo capire a quello là...

guardavo un'altra cosa: a parte White e Brown (per poco) che hanno statistiche migliori nei playoff rispetto alla stagione regolare, tutti gli altri le hanno peggiorate...
Chi più, chi meno.
Anche per le statistiche di squadra, stesso discorso.
Non siamo saliti di livello. Sarà vero che nei Play off le difficoltà sono diverse ma leggo questi numeri come segnali rispetto al nongioco di squadra.
Giochiamo sul talento dei singoli, non abbiamo un gioco corale, abbiamo un quintetto formidabile e anche ottime seconde linee (non sempre sfruttate al meglio, quasi mai ).

altro pensiero risibile
In RS avevamo perso 4 partite in casa. Nei PO siamo a 2 più quasi una l'altra sera...

Indiana in 5

D'accordo su tutto. Ma per ora nei PO siamo 9-2. Da tempo il Garden (sarà il TD davanti..) non è un tempio inviolabile e la nostra media PO nelle ultime stagioni è 50% di vittorie.
A parte Indiana chi sta giocando Bella da vedere in questi PO? Di sicuro non DAL MIN (a parte difesa quando li lasciano dare mazzate).

non ci sono squadre dominanti nei playoff,c’e Molto equilibrio..tutte perdono in casa
in gara 2 servono meno isolamenti
Tatum gioca da 4 e fa più fatica,tra l’altro nell’ultimo anno credo sia diventato più grosso...sembra Giannis...

aggiungo anche le due bombe....a qlo...di haliburton allo scadere del secondo e terzo quarto...
Sarebbe andata diversamente se non fossero entrate...e poi i liberi sbagliati......mannaccia Brown

Scorre un pessimismo cosmico, un lamentoso senso di insoddisfazione, un tragico senso di disfattismo che cozza contro la realtà di una Squadra in lotta per la vittoria della Finale di Conference!
Per l'amor di Dio eh....alla fine vincerà sicuramente Indiana ed il suo grande condottiero Carlisle; solo che se Mazzulla avesse condotto lo stesso finale di ultimo quarto allo stesso maniera del Coach di Indiana sareste qui a chiederne la decapitazione, mentre le gigantesche cappelle di gestione di Carlisle restano catalogate come sviste.
Ragazzi, anche i Celtics di Larry Bird hanno vinto molto meno di quello che avrebbero potuto ed anche quelli dei Big Three, ci sono anche gli avversari purtroppo che ragionano esattamente come noi e che desiderano vincere esattamente come noi.
Siamo tifosi ed è giusto che si ragioni da tifosi, però al momento tutto questo pessimismo e questi fiumi di catrame nero che scorrono a valle non li capisco proprio.
Se Indiana vincesse la serie allora si che si potrebbe dare il via ai processi.
Ma fino a quel momento io sarò sinceramente confidente nel fatto che i Celtics possano vincere.
Abbiamo vinto l'ultima per un episodio fortunoso?
E tutti gli episodi fortunosi su cui Curry ha costruito la sua leggenda?
E la famosa palla ballerina che ha decretato la leggenda di Leonard?
E cosi avanti?
No non ci sto, quello di Brown è stato il colpo decisivo del campione esattamente come tutte le volte che ho visto Curry tirare un buzzer da centrocampo, ma dai ma pensate vermente che fossero tutti schemi provati e riprovati in allenamento.
I Campioni, quelli che fanno vincere gli Anelli.
Anche Maestro Spoelstra ha avuto bisogno del Divino LeBron per vincerne due, perchè senza LeBron il suo bottino sarebbe stato magrissimo al momento!

Mi aspetto la solita ripassata.

... e che Crispo ci facci il solito cazziatone. Facci lei!...

Mi aspetto aggiustamenti e di andare sul 2 a 0.
Siamo più forti? Dimostriamolo!

dai dai dobbiamo vincere le prossime due, dicono che da gara 4 l`unicorno possa tornare

Batti ragioniere, batti!

il primo incrocio con i Celtics è datato 1990/91 e, a discapito del record non particolarmente importante, un salomonico 41-41, quella squadra era giovane ed interessante assai, almeno per quanto riguarda i giocatori di maggior talento: davanti a un supporting cast non eccelso, infatti, troneggiavano due realizzatori mortiferi come Chuck Person e, soprattutto, Reggie Miller, per tacere dell’oggetto di culto Detlef Schrempf, quell’anno nominato miglior sesto uomo della lega. I Celtics, d’altra parte, erano alla fine dell’era Bird e la freschezza di Reggie Lewis non poteva compensare i 114 anni che Larry, Parish e McHale assommavano. La stagione biancoverde si era comunque conclusa con ben 56 vittorie, ad Est alle spalle solo degli inarrivabili Bulls che avrebbero vinto il titolo a mani basse. Indiana colse il penultimo spot, trovandosi dunque in rotta di collisione con Boston al primo turno, da giocare al meglio delle 5 partite. Tra le due squadre correva una discreta rivalità e proprio quell’anno, in stagione regolare, si era sotto Natale, era andato in scena il famoso siparietto di Bird che, per vendicarsi di una dichiarazione un po’ spavalda di Chuck Person nel prepartita (Il suo soprannome era “The Rifleman” e la dichiarazione “Questa sera andrò a caccia di uccelli”), infilò una tripla urlandogli poi un sentito “MERRY FUCKING CHRISTMAS”. Ai playoffs la serie fu comunque assai tirata, con lo stesso Person in grande spolvero e con Indiana che espugnò in Gara 2 il Garden. La faccenda fu dunque risolta solo alla “bella”, per 124-121 grazie ai 32 di Bird.

La conoscevo e all'epoca avevo goduto molto come solo i giovani possono, ora in senilità è un godimento più rilassato e blando ma i fatti del passato si ascoltano e si leggono con più attenzione e il godimento aumenta per altre vie, cerebrali, vuoi che dica cerebrali?
Complimenti per il buonissimo post.

Non so, a me quasi pare d'aver assistito ad un'altra partita.
I nostri sono scesi in campo concentratissimi, da finale di conference, decisi a mettere subito in riga la questione. Il 12-0 è stato esito di tale atteggiamento, con Carlisle costretto a chiamare time-out. Da cui siamo rientrati un po' più molli: abbiamo insomma cominciato ad abbassare la guardia e nei nostri s'è insinuato il solito tarlo: "vabbé, ci basta poco e, quando vogliamo, la portiamo a casa". Dunque risparmio. Abbiamo così cominciato a calare di concentrazione, il pallino del ritmo l'abbiamo lasciato a loro e e loro hanno cominciato a trovare i loro spazi e quindi gioco. Dalla panca in più non ci è giunto l'abituale apporto: Payton, Luke e Sam hanno a dir poco stentato. Insomma siamo andati avanti per fiammate e controfiammate, mancando puntualmente - e questo è letale - i canestri del k.o. morale. A giochicchiare così la nostra concentrazione è andata via via a farsi fuck: la riprova sono sanguinosi liberi sbagliati, banali palle perse, pigri rimbalzi offensivi concessi.
Quando finalmente abbiamo deciso che era ora di ricominciare a macinare, ci siamo però trovati imbolsiti mentre loro viaggiavano a tutta birra: correre dietro al treno è tutt'altro che facile. Buon per noi che i Pacers sono giovani e ancora un po' inesperti e, se non altro, i nostri sono davvero capaci di tutto (oltre che del contrario di tutto). Brown ci ha fatto riagguantare la partita persa e poi la difesa sull'ultimo tiro è stata formidabile. Poi nel supplementare ...
Voglio dire che a questo punto - anche se il vero obiettivo è l'anello, siamo alle finali di conference - gli atteggiamenti di sufficienza devono esser banditi. Abbiamo talento e forza per imporre agli avversari - chiunque essi siano - il nostro gioco, il nostro ritmo, i nostri spazi. Non possiamo farci condizionare dal loro gioco. Condizione necessaria è però che in campo scendiamo e giochiamo super concentrati sull'obiettivo, come si dice, "in missione".
Potremmo pensare che nascondiamo ancora qualche carta e qualche energia per esplodere definitivamente nell'ultima serie: sarebbe plausibile. Forse solo lo staff conosce bene la nostra reale condizione. Forse neppure. In ogni caso non è il caso di restare col cerino acceso in mano. Peraltro coi Pacers quest'anno ci è già capitato: era il torneuzzo d'inizio stagione. Si dirà che contava poco. Se davvero miri all'anello, conta poco pure la finale di conference. Il cerino acceso in mano è però infinitamente e drammaticamente peggio. Dunque diamoci dentro: in fondo si tratta ormai di disputare al massimo delle nostre qualità solo sette partite. Sempre a patto di vincerle. In barba agli inconvenienti, agli infortuni, ai malintesi, alle carenze, alla sfortuna, alle concomitanze astrali, alle scaramanzie, agli arbitri e ... agli avversari. Possiamo farcela?