Se si metteva in piedi l’acqua gli arrivava al ginocchio

se viene a Riccione diventa l'idolo della città e non se ne va mai più

Sti ammmericani...
Avevano già "The BIG APPLE ", ora hanno anche la "BIG BUBBLE", un luogo di fantasia (tipo la Terra di Mezzo ma con bolle grandi gusto fragola), dove i residenti vivono una vita di stenti... pescano, imparano a nuotare, giocano a golf e, ah si, ogni tanto giocano anche a basket.
Sono in ferie?
No, stanno lavorando sodo
Li pagano poco però?
Non esattamente
Però mi dispiace perché sono lontani dalle famiglie.
Bravo Tacko, impara a nuotare dai.

Grandi anche Jaylen e Enes, dimostrazione di unità di gruppo e voglia di aiutarsi, anche fuori dal rettangolo di gioco.

said he’s loved his time in Boston so far and is excited about what he hopes is a long future with the Celtics.
“I tell a lot of people, if I could retire here, I probably would,”

As he arrived in Boston, he said he benefited right away from the leadership of the veterans, the camaraderie of his fellow rookies, and the staff and ownership.
He particularly appreciated the levity brought.
“Sometimes I felt like I was the vet, though, with Enes, because he can act a little childish, sometimes,” Fall said with a laugh.

Fall is eagerly awaiting another run with the Celtics, and he knows the team is capable of making even more noise this time around.
“I really believe we could have gone all the way,” Fall said.
“We had the talent and the drive to do it.
Because of that, it’s going to give us an edge next season, and I’m really looking forward to everybody coming back and getting to work.
I’m sure everyone’s focus will be on another level."

Che personaggio.
Sicuramente è un grande compagno di squadra.

Possibile che con tutti i fan che ha questo ragazzo, nessuno gli abbia fatto gli auguri oggi?

Se ve lo steste domandando, sono 25.

tanti auguri allo snack autunnale più lungo che sia mai esistito

I-D-O-L-O

Scusate l'ignoranza: ma Youssoupha Fall del baskonia è imparentato con tacko?

Vorrei sottoporvi una domanda e una riflessione su Tacko. Immagino sia questo l'ambito esatto.
Stiamo per giocare la terza volta in stagione contro i Wizards. La prima, il 9 gennaio, la ricorderete, eravamo in clamoroso deficit di uomini, soprattutto lunghi. Tacko giocò alla grande (d'accordo per lui è facile) 19 minuti, non di garbage ma di partita vera, diede uno straordinario apporto alla squadra. I denti di Westbrook portano ancora il segno di una sua stoppata anche se ricordiamo di più il suo movimento di finta ed entrata a canestro (con passi). Giustamente nessuna incoronazione a nuovo di dio del parquet ma solo apprezzamento per il serio lavoro che sta facendo. Poi la seconda, il 14 febbraio, la nostra squadra non gira, finiamo clamorosamente sotto e, pur essendosi già dimostratasi confacente, la carta Tacko Stevens non la gioca salvo che nel garbage. Non mi spiego perchè: non stava bene? non voleva farlo sentire corresponsabile? Non lo so: certo, ripeto, ha ragione Stevens, lo vede tutti i giorni e, pensando all'oggi e anche al domani, meglio di me, che non lo vedo mai, capisce quando e come utilizzarlo. Però io non capisco. Qualcuno sa aiutarmi a capire?
La mia riflessione è questa. Anche ora Tacko in campo può essere risorsa determinante se spesa in tempi concentratissimi e opportunamente integrata alla disposizione e ai movimenti dei compagni. Come compagno di squadra ho avuto una volta un ragazzone di 195 cm, campione nazionale di bob, dotato di una forza clamorosa ma chiaramente grezzissimo. Eppure in quei tre minuti in cui entrava in campo, si tirava su il pallone con tutti gli avversari attaccati alle braccia e lo appoggiava dolce dolce dentro. Anche lui incappava in "passi" clamorosi. Ma quei due, tre canestri spettacolari ci infondevano una carica fenomenale. Quei tre minuti penso che anche Tacko possa davvero darli, coi compagni che, sentendosi il canestro coperto, potrebbero spingersi a coprire assai meglio il perimetro. Sarebbe una specie d'effetto squillo di tromba (Tacko Time!). Succedeva anche con Walton che, certo, aveva altre doti. Se poi col tempo i minuti potessero diventare cinque o sei, tanto di guadagnato. Ma voglio restare coi piedoni di Tacko per terra.
Mi sarebbe piaciuto proporvi questi pensieri dopo l'apertura di Deep o chissà chi della partita di stanotte. Però saremmo finiti a parlare di Tacko e non della partita. E sarebbe stato sbagliato. Però i Wizards hanno dimostrato di patirlo, tanto quanto noi abbiamo dimostrato di patire i Wizards (e non solo). Per questo mi spiacerebbe non potermi giocare una delle mie frecce. Poi, ripeto, Stevens sa bene ciò che fa e perché lo fa, sono io che non arrivo a guardare Tacko dritto negli occhi. Cosa non molto agevole, direi. E non solo per i suoi occhialoni.

Giusto proporlo qui il quesito Sirio.

Non so, se ti rispondo con sincerità poi mi odierai? Sono davvero il nemico giurato dei buoni sentimenti in queste occasioni. Oggi come ieri, credo che non ci sia spazio per Tacko in questo basket, ancor meno nella concezioni di Stevens. Il nostro Luca non manca mai di prendermi in giro per questa mia convinzione, ma tant'è, non posso essere ipocrita. Anzi permettimi di rincarare pure la dose: per me Tacko ha il bersaglio sulla schiena e metterlo in campo sarebbe deleterio. La NBA non permette la zona pura, dove Tacko sarebbe incredibilmente capace, in NBA devi sempre restare a contatto con un attaccante e puoi essere attratto forzatamente verso zone che non vorresti occupare. Se allontanato dal ferro, Tacko diventa attaccabile facilmente e finisce per fare la figura di niente, lo abbiamo visto quando Cole Anthony l'ha preso di mira e segnato a ripetizione. Partendo da sette metri, il 90% (per difetto) dei giocatori NBA finisce col segnare al ferro superandolo in velocità, purtroppo i piedi sono un problema. Tacko è lento e macchinoso, anche in attacco fa una fatica estrema a trovare i suoi spazi, tutto il lavoro che sta facendo va nella direzione di renderlo un po' più veloce. Ne apprezzo tantissimo l'etica lavorativa, i progressi fatti sono evidentissimi e lo adoro per questo, ma pensare ad un suo utilizzo in pianta stabile è per me impossibile.

Chiaramente l'errore potrebbe essere mio e non capirci davvero niente è più che un'ipotesi, oltretutto è qualcosa che molti amici che tifano Lakers mi ripetono da anni.

Io invece, com'è ormai arcinoto, vedo in Tacko uno "special agent" che dovrebbe essere impiegato più spesso, ma, evidententemente, Stevens non la pensa come me e quindi non posso che rassegnarmi a vederlo languire in panchina.
Continuo a pensare che sia un errore, spero solo di non dover vedere in futuro qualche altra compagine della lega che arriverà a godere del frutto delle fatiche fatte a Boston...

Sono d'accordo ed aggiungo che nel nostro roster purtroppo per lui i minuti da lungo sono già impiegati da e occasionalmente da quindi anche se magari con poco minutaggio potrebbe dire la sua purtroppo non esistono minuti da mettergli a disposizione.

E invece credo che sia più che possibile purtroppo.
Il mio incubo peggiore è Isaiah Thomas giocare il Pick and Roll con Fall in una squadra diversa dalla nostra.
A mio parere non è così lento, condiziona l'attacco, a zona può sostare fuori dall'area e con mezzo passo e l'estensione delle braccia si trova immediatamente in copertura del canestro.
Non ha tiro ed è chiaramente uno specialista ma con lui in campo, in difesa per gli avversari diventa molto difficile (se non impossibile) pensare di aiutare su un nostro esterno con il lungo, lasciando solo vicino a canestro Fall marcato da un'ala che gli rende 50 cm. (con le braccia estese).
Chiaramente però Stevens ha delle rotazioni che se ci si fa caso escludono sempre qualche giocatore, anche importante.
Grant, Teague, Semi, Javonte... a turno restano fuori, entrando solo nel garbage time.
Questa scelta si giustifica con la necessità di dare continuità in campo ai giocatori.
Entrare nel 1° quarto (per dire) e poi non entrare più, crea problemi in spogliatoio e insicurezze nei giocatori; e quest'ultime sono una grana che solo in parte si risolve con l'allenamento.
Avendo già Theis, Thompson e l'emergente Ronfo che ruotano, è chiaro che di tempo in campo per Fall ne rimane davvero poco.
Lo stesso ragionamento vale per Waters ed Edwards.