La lancio lì: non è che la proprietà abbia voluto dare un segno vedendo ad esempioche qualcuno non risponde come dovrebbe al coach?
Un po' come fece il Berlusca dopo l'eliminazione con l'espanol in coppa quando scese negli spogliatoi e disse ai giocatori che sacchi sarebbe stato l'allenatore del milan anche nei prossimi anni e chi non era d'accordo poteva anche andare altrove (da lì cominciò la favola del milan di sacchi che vinse quel campionato e le due coppe campioni cons3cutive)
Ovvero non è importante sapere i dettagli ma solo che il messaggio arrivi a qualcuno

Non so se la motivazione è quella, cioè che non viene seguito da qualcuno nella squadra, ma le tempistiche sicuramente sono un segnale della società che legittimano al massimo livello il coach davanti ai giocatori, allo staff, ai tifosi ed al mondo intero.

Per me hanno fatto bene a confermare Stevens, non ci dimentichiamo che da quando è arrivato e fino ad oggi ha sempre fatto il massimo con il materiale che aveva. Lasciamo stare l'anno che dovevamo vincere e ci è andato tutto storto e qualcuno ha remato contro.
Per me Stevens uno che capisce veramente di basket e farà cose importanti con noi.
Forse, e dico forse, per me l'unico neo è non essere un po più aggressivo con i suoi.
Per il resto mai in discussione.

Terry Rozier,
Kyrie Irving,
Marcus Morris,
Al Horford,
Aaron Baynes,

non ci sono più.

Rozier, “meno male che lo abbiamo perso” è l’opinione più diffusa.
Irving… lo sappiamo.
Su Morris non ho rilevato grandi critiche, anzi stima da più parti.
Horford qualcuno lo giustifica, qualcuno no; per qualcuno è un infame mentre per qualcun altro solo un professionista.
Tutti rimpiangiamo Baynes ma non lo si poteva tenere se si voleva arrivare a Walker.

A sostituirli abbiamo:
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Sul talento e sulle capacità di stare in campo dei giocatori vecchi e nuovi non si inizia nemmeno il discorso, questo mi pare ovvio.
Sui motivi per cui li abbiamo perduti tutti, ci sono state infinite pagine scritte e lecite giustificazioni trovate (il carattere, il contratto, l’età, ecc.).
A voler ben guardare Ainge è stato bravissimo a sostituire cotanto talento in un’estate.
Forse di meglio non avrebbe proprio potuto fare.
Il forse è dovuto alle facili lacrime versate a posteriori osservando Clarke, Thybulle e Bol Bol, ma si sa che del senno di poi son piene le fosse; a posteriori siamo tutti fighissimi a scegliere.
Una domanda che mi pongo è sulle capacità di Stevens di gestire un roster ricco di talento, con personalità spiccate.
La domanda non vuole essere polemica e non ho altro che dubbi, dove credo ogni risposta non possa essere definitiva o risolutiva.
Spero però che non sia mai che Stevens sia in grado solo di gestire un gruppo con gerarchie e ruoli stabiliti sulla base delle evidenti ampie differenze di talento.

Leggendo sui giornali americani, nessuno imputa grossi errori in fase di costruzione della squadra, l'unica cosa sul quale tutti, ma proprio tutti, sono concordi, è che si è puntato troppo sui giovani, mentre sarebbero serviti tantissimo un paio di veterani, anche considerando che le nostre star sono piuttosto giovani. Se ci fossero il Cassell ed il P.J. Brown di turno, sarebbe stato tutto molto più equilibrato, questo è il pensiero di chi non tifa Celtics ed analizza la situazione dall'esterno.

Se ci pensiamo Romeo, Carsen, Grant, Vincent, Tremont, Javonte e Tacko sono dei rookie, così come Robert che di fatto sta muovendo i primi passi tra i grandi. Insomma in un roster come il nostro con 15+2 giocatori, averne 7/8 alla prima esperienza ai playoff, è un azzardo da parte del coaching staff e della dirigenza, perché non sai assolutamente che impatto avranno e che cosa puoi chiedergli. Stevens fa prima, non li fa nemmeno entrare in campo così si toglie ogni dubbio in partenza.

Ma volenti o nolenti si liberano tanti minuti, un po' verranno assorbiti da Smart e dagli altri titolari, ma c'è bisogno che qualcuno faccia uno passo in avanti, non penso che il solo Wanamaker basti, anche se ha esperienza, ma non di playoff NBA.

Provo a rispondo al coach su Stevens.
Premesso la mia fiducia a Stevens ricordo che è stato solo un anno in cui non è riuscito ad amalgamare tutte le personalità dei campioni che teneva a roster. Detto ciò voglio metterla sul pratico se uno ti dice che la terra è piatta e tu glielo provi con tutti i metodi scientifici è inutile perdi solo tempo, nel senso puoi essere il numero 1 dei coach ma se ti trovi di fronte a teste vuote non ci puoi niente. Concludo ricordando che anche il Pop, non l'ultimo arrivato ma uno dei più quotati, con Leonard alla fine ha fatto un buco nell'acqua.
Morale, puoi essere un grande urlatore (Stevens) ma se ti trovi di fronte al peggior sordo (Irving e soci), quello che non vuole sentire, hai voglia di urlare.

Non succede che non succede.......
Ma se ci molla?
https://mobile.twitter.com/GoodmanHoops ... 2892567553

I Celtics esistevano prima dell'arrivo di Stevens ed esisteranno anche dopo.

Sarebbe un dispiacere immane, ma credo che nella testa di Brad ci sia quella di allenare prima o poi per la squadra del suo stato.

Non so, mi pare d'aver intuito un labiale in simil romanesco del Brad: "Aò, ma lo volete capì che c'ho un lavoro da finì? O ve devo lascià co' tutto il cucuzzaro a mezza strada? Che, nun ve piace Timelord accussì? Alora ... Poi sì, tra qualche decennio, pozzo pure tornà a 'ndiana. Ma per ora so' giovane, voglio girà er munno, mica ho d'annà in pensione anticipata!!!!"

Mi pare che abbia già smentito qualche giorno fa

Sarebbe un dispiacere immane, ma credo che nella testa di Brad ci sia quella di allenare prima o poi per la squadra del suo stato.
Considerando che normalmente un buon allenatore di College porta avanti programmi decennali ... credo che il nostro caro Stevens (per quanto ancora giovanissimo) non si lascerà sfuggire l'occasione...
potrebbe ricapitargli quando? chissà: tra un anno come tra 20 e allora sarebbe tardi
La panchina della più prestigiosa università del suo stato è vacante e lui è un candidato...
mi stupirei se vi rinunciasse adesso, sarebbe altrimenti un atto di fede nei nostri confronti che varrebbe come una stipula a vita

La squadra non sta aiutando la causa dei Celtics nel volerlo trattenere...

Che la tentazione per lui sia forte è evidente.
La pressione di questi ultimi due anni su di lui è stata altissima.
Non escluderei la possibilità e non lo colpevolizzerei se optasse per IU

La partenza di Hayward di certo poi non aiuta, temo.

Per me Stevens è un buon allenatore, con un grosso limite.
E' troppo fissato con le sue idea di basket, e questo lo porta a scegliere giocatori di "sistema".
Siamo una squadra, se escludiamo un paio di giocatori, povera di talento.