Romeo come Jordan non dà il suo meglio con il N.45

Sono d'accordo con te ma terrei anche conto di anche lui scelto da noi.

uhhhh cavolo che erroraccio ho dimenticato il Pitone

per (auto)punizione, vado subito a comprare la sua canotta

ottimo acquisto comunque.

E in ogni caso mi trovi assolutamente concorde.
Abbiamo un "core" davvero interessante.

A questi 7 giocatori aggiungiamo in ordine alfabetico:

Hernangomez
Horford
Kanter
Parker
Richardson
Schröder

e il KD de' noartri... detto Granito

Abbiamo 13/14 giocatori con le rotazioni limitate a 10... più realisticamente 8
Sono sinceramente curioso di vedere come le gestirà Udoka.
Credo che Hernangomez, Kanter, Parker e uno tra Langford e Nesmith saranno panchinati... al netto di eventuali infortuni.
Con una squadra così se non fossi capace di imporre e mantenere un alto ritmo di gioco, a partire dalla difesa, avrei qualche seria obiezione da avanzare.

con così tanti giocatori ruotare a 8 in RS mi sembra suicidiale ed anche solo ruotare a 10 mi piace il giusto

in RS vorrei vedere evoluire 12 giocatori a sera

Lo spero tanto pure io.
Sarebbe fantastico.

Ciao Romeo, come stai? Non lo sai forse, ma sei stato il mio giocatore-feticcio fin dal tuo arrivo, anzi prima del tuo arrivo.

Ho visto tutte le tue partite al college e quelle che non ero riuscito a vederle le ho recuperate. Ho gioito con te per le prestazioni vincenti ed ho sofferto con te quando invece non andavano, e magari ti additavano di essere un egoista. Non era così, la tua Indiana era falcidiata dagli infortuni e tu quell'anno dovevi cantare e portare la croce, perché sei generoso, non ci si lamenta si gioca. Mi ricordo ancora la sfida contro Perdue, quando proprio non funzionò nulla ed in tanti si scagliarono contro di te. Ma tu sei sempre rimasto zitto, mai sopra le righe, solo lavoro e dedizione, solo più tardi qualcuno avrebbe dovuto chiederti scusa dopo che si è scoperto, alla fine di quell'unico anno al college, che avevi giocato sul dolore di un infortunio penalizzante. Infortuno che non uscì neanche dopo quella partita contro Ohio State che avrebbe determinato la tua eliminazione al primo turno, al primo scontro diretto per te e la tua Indiana. Avevi dimostrato di essere un ragazzo speciale, come tutte le persone che vengono dalle tue parti, per te il basket non è solo un gioco.

Talento, bravo ragazzo, innato spirito di sacrificio, cosa mai potrebbe andare male?

Ho spinto con tutte le mie forze che arrivassi ai Celtics, un ragazzo serio e con quelle caratteristiche non c'era nel nostro roster. Quella capacità palla in mano di superare senza fatica i difensori per andare al ferro o scaricare senza grosse differenze, oppure arrestarsi per un tiro dalla media, mi avevi ammorbato. Romeo al centro a fare danni in palleggio con Brown e Tatum a completare un trio offensivo degno di attenzioni.

Euforico per il tuo arrivo, con la chiamata numero 14, ho però subito capito che le cose sarebbero andate velocemente a sud. Inizio tardivo per via dell'infortunio con relativa operazione al dito, così perdi tutto il primo periodo coi Celtics, purtroppo non è che l'inizio di un eterno e continuo calvario. Tutto quel primo anno, la sfortuna non ti abbandona ed il secondo... pure peggio, senza contare che siamo in mezzo ad una dannata pandemia. La salute non è dalla tua parte, ma nonostante questo ci sono sprazzi di talento da mostrare, forse poco su cui scommettere penserà qualcuno, ma perlomeno è qualcosa da approfondire. Dicevo della sfortuna, arrivano stop in successione, fino a che non si arriva ad una nuova operazione... una disgrazia.

Salto nel tempo ed arriviamo a quest'anno, col cuore spero sia il tuo anno. Ma ho forti dubbi, mi lamento per te del modo in cui venivi utilizzato con Stevens, a fare l'ala sul lato, ma ora con coach Udoka... esattamente allo stesso modo. Romeo stai in campo a fare il tiratore catch & shoot, proprio una delle cose che non è nel tuo DNA, per niente. In difesa sei sempre il solito generoso, ti sbatti nei minuti concessi, ma un ragazzo come te deve giocare, avere il pallone in mano, avere la possibilità di sbagliare, per imparare una lezione. No, quello in cui i Celtics ti hanno trasformato non è il Romeo che sognavo, ma una sbiadita copia.

Da qualche tempo mi ero convinto che i tuoi giorni ai Celtics fossero finiti, quell'anatra ferita lanciata nel vuoto ai liberi di un freddo Barclays Center, mi ha detto più di quello che avrei voluto sapere. Ti sei perso, ragazzo mio, non sai più chi sei. Ti impegni in difesa, trovi anche giocate interessanti, ma nel giro di qualche minuto devi sederti in panchina. Non riesci mai a smuoverti da quell'angolo in attacco, anche quando la spaziatura te lo dice, tu non lo fai, senti una voce di qualche assistente che ti rivetta al suolo, resta in quell'angolo, ma quella voce è ormai nella tua testa. No Romeo, quello non sei tu, un po' più di arroganza e spavalderia ti avrebbero fatto strappare qualche possesso, tutti via, vi faccio vedere un vero uno contro tutti.

Ma tu non sei così, sei un bravo ragazzo, uno che ascolta gli allenatori, segue il compito assegnatogli, perché in Indiana si fa così, il gioco viene prima di te. Non ci sono colpe, Stevens ed Udoka hanno creduto di poterti cambiare in qualcosa di diverso, che non ti appartiene ed è andata male, di te Romeo pochissimi tifosi dei Celtics hanno visto le tue vere qualità, anzi le skills se vogliamo essere moderni.

Ora si cambia realtà, si va da un insegnante di basket vero, duro, ma geniale. Ascolterai coach Popovich come sempre ascolti gli allenatori sul tuo cammino e da lui potrai trarne degli insegnamenti unici. Potrai migliorare tantissimo e magari ritrovare quella parte di te che in questi anni ai Celtics si è smarrita, persa in giochi non tuoi, troppo snaturanti, fin anche offensivi.

Cresci Romeo, qui ci sarà sempre un tuo tifoso, uno che ti vuole bene ed ora San Antonio diventerà la seconda squadra da vedere con regolarità.

Addio Romeo, anzi arrivederci, non viviamo di assoluti, solo chi ha abbracciato il male lo fa, lasciamoci aperta una porticina, visti anche i ritorni di quest'anno chissà se un domani ci ritroveremo, per ora ti auguro il più sincero degli in bocca al lupo.

Forza ragazzo.

Boss, mi sono commosso. Non posso dire che Romeo fosse il mio giocatore preferito ma ora sì ora è diventato anche per me qualcosa di speciale e lo seguirò nella sua crescita perchè sono convinto che migliorerà parecchio.
Ah le passioni infantili, sono amanti infedeli e capricciose (cit). Tu no, deep, tu gli resti fedele e questa lettera d'amore è un gioiello.

Romeo ha l'occasione giusta, finalmente.

Vedrai che ce la farà.

Quanto hai scritto ti fa onore Boss!
Parlano di te come uomo!
Ci mancheranno tanto gli occhi tristi da cerbiatto di Romeo, ma per lui è venuto il momento di diventare uomo, di scrollarsi di dosso quel perenne sguardo triste ed insicuro e di cercare un altro ambiente dove poter crescere.
Ne ha diritto perchè a Boston purtroppo non è riuscito ad emergere.
E non è per forza un demerito.
Le cose sono andate cosi, magari un giorno tornerai a casa Romeo.
Intanto cerca di imparare tanto da Pop.
Ti segiuremo tutti con affetto, lo dobbiamo a te, noi che in te abbiamo scommesso e lo dobbiamo al nostro grande Boss che in te ha sempre creduto !
Buona fortuna Romeo e arrivederci !

Caro Deep, so bene io quanto fossi visceralmente attaccato a Romeo.
Ne scrivevi e ci confrontavamo fin dai tempi del college, ne eri rapito, lo sognavi ai Celtics.
Scrivevo: tira male. Rispondevi: sa fare un sacco di altre cose.

Quindi come darti torto?
Abbiamo mai visto Langford per il suo potenziale?
Perchè lui ha un passo dal palleggio che al college batteva chiunque e che qui non ha mai saputo(voluto) scoccare.
Un ragazzo cui mi sono affezionato anche io per il bene che ti voglio.
Non ho mai voluto immaginarlo in una trade, mai.
Per il bene che ti voglio ma anche perchè poi anche io mi sono affezionato a questo ragazzo, con lo sguardo dolce, con la timidezza e con la ritrosia di un eroe romantico.
Normalmente non esulterei all'esplosione di un ex. Ne sarei tiepidamente compiaciuto. Con il dispiacere all'unisono di non averlo ancora qui.
Ma con Romeo sarà diverso.
Popovich secondo me ci ha visto giusto, Romeo avrei voluto diventasse un altro Tony Allen in maglia Celtics(un giocatore che ho amato infinitamente) adesso gli auguro di diventare un altro Danny Green in maglia Spurs

Romeo Langford deve ancora giocare una partita per San Antonio.

Vero, non è entrato nelle due occasioni in cui era in panchina prima della pausa, ora è dato infortunato come per altro Richardson, anche lui usato solo una volta e per uno scampolo di partita.

Pop non ha fretta evidentemente.

Un grande affetto (perché ex Celtic) e autentica stima l'avrò sempre per Romeo Langford.
A 22 anni, si trova nella migliore situazione possibile per lui, il posto giusto al momento giusto.
Ha davanti tutta l'estate per recuperare dallo stiramento che lo ha fortemente limitato nel finale di stagione e potrà poi adeguatamente prepararsi per la prossima stagione alla corte di Popovich (sempre che IL Coach non decida di abdicare).
Sempre a mio parere ha un potenziale notevole e se non è ancora pronto per essere una star assoluta alla sua giovane età non bisogna fargliene una colpa, soprattutto tenendo conto dei numerosi infortuni subiti.
Non tutti nascono Tatum o Brown d'altro canto.
Godrà del vantaggio di trovarsi in una squadra che sta ricostruendo e l'organizzazione degli Spurs è eccellente.
Quanti giocatori NCAA esplodono al primo anno in NBA?
Una ristretta minoranza.
Per la maggior parte si tratta di giocatori che trovano la giusta maturazione tecnica ma anche fisica, solo dopo qualche stagione.
Io su di lui accetto la scommessa.
Già oggi è un difensore di ottimo livello (soprattutto sulla palla) e un tiratore piuttosto affidabile su ricezione statica.

Infatti