I nostri Boston Celtics in questo momento sono quarti come record ad Est al pari degli Hawks, in un'annata che sta facendo girare le teste a più di qualcuno. Se pensiamo che stiamo utilizzando 15.493.680 di dollari del nostro salary cap per un giocatore che non entra mai in campo (Lee), possiamo pensare che anche solo questo rappresenti un potenziale salto di qualità della nostra squadra, ma attenzione, bisogna scegliere con cura.

Se non tutto si può spiegare con i numeri, spesso aiutano a capire qualcosa. Nella pallacanestro moderna è stato inserito un oggetto di confronto universale (100 possessi), che garantisce una comprensione migliore dei numeri. Ecco che con questo aspetto capiamo subito che se l'attacco è solo discreto, non straordinario con i nostri 105.6 punti per 100 possessi, comunque sopra i 105.4 medi della lega, nella nostra metà campo i Celtics volano e 101.2 punti concessi, sempre per 100 possessi, sono la seconda miglior prestazione stagionale dietro ai 96.9 degli Spurs. Se scorriamo i numeri difensivi ci accorgiamo che i nostri brillano, con il 47.3% della percentuale effettiva concessa ai nostri avversari (4° nella lega). I numeri non si fermano qui e ci raccontano che la nostra spavalderia difensiva non arriva dal controllo dei tabelloni, infatti il DRB% (percentuale rimbalzi difensivi) ci vede al 24esimo posto e con 74.5 ben sotto al 76.0 medio della lega, ma dalla nostra propensione a tenere sotto pressione gli avversari essendo i secondi TOV% a 15.1, dietro solo a Memphis.

Numeri difensivi straordinari che spiegano molto della nostra stagione, mentre quelli offensivi sono migliorabili ed è qui che deve avvenire la magia, trovare un attaccante in grado di sistemare questo aspetto, senza snaturare la natura difensiva dei nostri. Si perché se abbandoniamo per un attimo gli indicatori del rendimento e torniamo a numeri più comuni, ci accorgiamo che i Celtics sono agli ultimi posti in percentuale dal campo (27esimi) e da 3PT (28esismi).

Ai poster l'ardua sentenza.

L'attacco è in netta crescita ultimamente, io sono fiducioso che ci si consolidi su standard migliori anche nel lungo periodo, senza variare giocatori.
Poi se arriva una mano, meglio.

Diciamo che il lavoro di un GM NBA non è per nulla facile...

Statisticamente, sotto alcune voci, compaiamo in alto e questo non può che farci piacere.

In altre dobbiamo sicuramente migliorare, ma è palese che la squadra inizi ad avere una certa identità.
Se ci assesteremo su buone posizioni anche dove, dati alla mano, ora non eccelliamo..avremo un ulteriore surplus.

Le statistiche non son tutto, ma garantiscono una certa importanza se lette ed interpretate nella maniera adeguata..

infatti penso che, in funzione delle occasioni che si manifesteranno, cercheremo di bilanciare un po' questa cosa cercando maggiore protezione del pitturato e concedendo qualcosa sul perimetro.
direi che dei tre mastini difensivi, ossia crowder, bradley e smart il sacrificabile è bradley perchè forse ha i minori margini di crescita ed ha un contratto facilmente scaricabile. oltre al fatto che in posizione 1-2 avremmo ancora rozier che non è stato testato, ma che da quanto ci dicono gli scout ha un'attitudine difensiva più che valida.
per quanto riguarda la protezione del pitturato, mi sembra che la coppia johnson-sullinger per "rimediare" ai centimetri in meno ci siano sere dove si devono spremere e tanto sotto i tabelloni, arrivando alla fase offensiva con la mente un po' ofuscata.
serve qualcuno per riequilibrare tutta la fase difensiva, che è ottima, ma appunto squilibrata.

oltre al fatto che serve qualcuno che in qualche modo segni se incappiamo in una di quelle fasi di partita dove facciamo fatica al tiro.