Scalabrine quest'anno ha fatto la scelta di lasciare i Celtics, nonostante più volte sia tornato sui suoi passi.
Infatti il White Manba prima era stato un giocatore di Boston dal 2005 al 2010 per poi andare a giocare per Chicago. Ma non era finito il suo legame con noi, ed infatti una volta smessa la casacca di giocatore lo scorso anno, Brian non ha resistito al richiamo di Boston ed tornato nella veste di opininista per la Comcast SportsNet New England seguendo le partite dei Celtics, specie quelle interne, rifiutando un posto nello staff di Thibodeau.
In apertura dicevo che aveva lasciato definitivamente Boston questa stagione, firmando un contratto come vice allenatore con i Golden State Warriors, sotto Marc Jackson. Ma proprio il reverendo lo ha messo alla porta riassegnandolo alla squadra di D-League di Santa Cruz, affiliata ai Warriors. Inutile dire che questa è l'anticamera della separazione tra Brian ed i Warriors stessi.
Quali che siano i motivi di questa separazione, Ainge ha voluto dire la sua sulla vicenda durante una recente intervista radiofonica: "Mi sembra chiaro che Brian ha delle responsabilità su quanto accaduto e penso che questo sia un insegnamento per lui. Brian è un bravo ragazzo, ed un intelligente uomo di basket. Lui ha le sue convinzioni e non le nasconde di certo. E' stato un giocatore molto "vocale" con una grande reputazione in spogliatoio. Certo non ha mai avuto problemi a dire quello che pensava e probabilmente lo fa anche ora da (vice) alletore...".
Alla domanda se Scalabrine potrebbe in futuro tornare con noi, la risposta è stata lapidaria: "Certo, ho un grande opinione per Scal e per la sua etica del lavoro. Ci sono molte posizioni nella nostra organizzazione che potrebbero essere adatte a lui. Assolutamente possibile".