Questa settimana ho deciso di estendere un po' il borsino, che quindi comprende anche la partita di ieri notte. Il periodo preso in esame va dal 01/12 all'8/12, con un bilancio di 3-2.
Rondo ha vissuto una settimana alterna con partite ottime, come quella di domenica, ed altre un po' troppo apatiche per il suo talento. Viaggia a 5.8 punti, 11.6 assist e ben 7.6 rimbalzi di media, però solo col 25.5% al tiro globale e l'11.1% a quello pesante. Inutile dire che quando attacca la partita tutti i nostri orizzonti cambiano. Deve essere un po' più continuo nelle sue prestazioni e migliorare le prestazioni al tiro. Mi ha fatto piacere inoltre vederlo incitare i compagni durante i supplementari di ieri, in cui non ha messo piede in campo, segno di leadership.
Bradley è in terreno neutro nonostante alcune uscite a vuoto. I suoi 11.6 punti di media col 45.0% al tiro pesante sono quello che fondamentalmente i Celtics gli chiedono. Abbiamo bisogno solamente che sia più incisivo nei momenti che contano, come fatto domenica nel finale contro i Wizards. Anche lui è sparito nei supplementari di lunedì, ma anche lui come Rondo ha incitato alla grande i compagni in campo. Questo vuol dire far parte di una squadra.
Green ha giocato una settimana da all-star puro, senza mezze misure. Tenere i 25.8 di media nelle cinque uscite, con escursioni sopra ben sopra i 20 e solo una volta sotto (oltretutto a 19), se non è sintomo di grandezza cosa lo è? Nulla da dire in negativo, il 49.4% dal campo e il 45.8% al tiro pesante sono un bel biglietto da visita. Se fosse questo per tutta la stagione sarebbe una bella conferma e diverrebbe una colonna dei Celtics per il futuro, assolutamente da non perdere nel mercato dei free agents. Anzi se fosse questo da qui in poi, sarebbe una delle migliore ali piccole della lega.
Sullinger è sempre continuo ed anche se non ha grossi acuti, su di lui possiamo sempre contarci. In settimana è leggermente sotto media per punti -1.8, ma sopra media per rimbalzi +0.9. Curiosamente per un lungo tira meglio da 3 che da 2, davvero un dato particolare se consideriamo che teoricamente stiamo parlando di un'ala grande, seppur atipica.
Zeller è ormai in quintetto ed è quasi inamovibile, viaggiando a numeri notevoli. I suoi 11.6 punti e 8.0 rimbalzi di media sono da buon lungo NBA oltretutto col 64.7% dal campo, altro dato da non sottovalutare. Va a finire che abbiamo trovato il nostro lungo per sbaglio? Sarebbe molto appagante e tutte le trade acquisterebbero di colpo un senso che ora forse non hanno se non per l'aspetto economico.
Olynyk ha perso il quintetto, però a reagito in alcune circostanze come lunedì in cui è stato tra i migliori in campo ed autore di una prestazione gagliarda. Guardando i numeri comunque le due prestazioni da 20 e 19 punti gli fanno tenere numeri in media stagionale. Spero che la partita di ieri sia il sintomo dell'abbandono di questo periodo di appannamento.
Bass a me è piaciuto il giusto in questa settimana. Non ha prodotto grossi acuti, eccezione per ieri in cui è stato bravissimo, e nei pochi minuti in campo è stato incisivo sì e no, con percentuali dal campo diciamo rivedibili. Però Brandon sta vivendo una stagione particolare, non sa mai se sarà in rotazione con minuti importanti o preso in considerazione solo per pochi minuti. Quindi solidarietà per lui.
Turner il casinaro era un film degli anni 80 ed anche se si trattava di un cane (mi scuso per il confronto con Evan), direi che mai soprannome fu più appropriato. Turner fa e disfa tutto nel giro di pochi minuti per non dire secondi, gioca un po' per conto suo, ma ha un talento unico. Può fare ogni cosa sul campo dalla giocata dell'anno, alla porcata atomica. Ieri per esempio è stato l'artefice della rimonta, ma all'interno di una prestazione notevole, ci ha messo due o tre sciocchezze assolute. Prendere o lasciare, non c'è alternativa.
Thornton ha giocato una settimana normale, con i numeri che ricalcano esattamente le sue medie stagionali. Ha avuto un acuto importante nella partita di domenica con 21 punti e 3/4 da tre punti. Marcus è questo, esce dalla panchina e si accende come una torcia in alcune circostanze oppure resta ai margini della contesa in altre. Il ruolo di specialista è esattamente questo.
Smart è in ascesa (spero). Gioca solo tre delle cinque partite e se nelle due precedenti era anonimo a dir poco, ieri ha la sua migliore prestazione da quando è nella NBA. Quindi il tren in salita è proprio un augurio per una crescita del ragazzo. Vi faccio notare che sta dimostrando di avere tanto talento e di poter giocare anche lontano dalla palla, non necessariamente nel ruolo di play.
Pressey gioca solo due partite: una bene e l'altra male. Siamo sul filo dell'ingiudicabile, ma volendogli attribuire un trend a tutti i costi, riconosco che Phil come sempre gioca con coraggio al massimo delle potenzialità e della velocità. Questo è un pregio, ma nasconde anche un difetto se non fatto con la giusta attenzione e precisione.
N.G.: Wallace, anche se ha avuto qualche minuto ormai lo considero ai margini del progetto e non ci spendo troppe parole, mentre Powell e Young giocano 2 minuti in due per le cinque partite.
Stevens finalmente mi ha dato delle risposte questa settimana. Ha osato, ha messo in campo quintetti diversi a seconda di quello che succedeva in partita (quello che si dovrebbe sempre fare). Ho visto dei progressi anche nella metà difensiva e nello spirito complessivo messo in campo. Ieri, ad esempio, ho visto i ragazzi della panchina mettere in campo il cuore o se vogliamo dirla alla Celtics, il pride. Questi sono segni che i giocatori seguono il coach e questo mi piace, quindi ne do atto a Brad. |
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