Dodicesima settimana del nostro borsino, che in realtà è molto più allungato temporalmente per abbracciare tutto il viaggio ad Ovest, quindi comprende un periodo che va dal 19/01 al 28/01. In questo intervallo i nostri ragazzi hanno fatto il loro lavoro con un discreto 3-3.
Bradley ha giocato piuttosto bene, riuscendo a tenere praticamente le stesse le stesse medie annuali per punti (-0.2), tirando il 38.7% da tre punti, qui invece meglio del 35.2% annuale. Oltre a questa snocciolata di numeri, Avery ha griffato la vittoria contro Denver con giocate decisive nei minuti finali, compreso un canestro della vittoria non esattamente sulla sirena, ma ugualmente decisivo. Che dire ottime prove e speriamo che continui su queste vette di eccellenza.
Sullinger è andato benissimo in questo periodo avendo delle medie sontuose con 16.5 ad uscita e 8.5 rimbalzi a serata. A Golden State la sua partita dal più alto punteggio individuale con 26 punti e 9 rimbalzi. Sully è salito di colpo dopo un periodo di appannamento a metà dicembre. Ora Jared è tornato ad essere non solo un fattore, ma anche un punto di riferimento per i compagni ed in grado di prendersi responsabilità da vero leader.
Bass durante il viaggio a Ovest ha scalzato Zeller nel quintetto partendo titolare in 5 occasioni su 6, escluso di fatto solo coi Clippers dal cinque titolare. Di conseguenza i suoi numeri sono cambiati completamente con incrementi anche significativi. I suoi 12.2 punti e 7.2 rimbalzi in 28.4 minuti di media, sono tutti molto sopra le medie stagionali. Non ne avevo nessun dubbio, Brandon è una sicurezza e se viene utilizzato con continuità risponde sempre presente.
Smart è uno di quei giocatori che non ha un impatto mostruoso sui numeri, ma è uno straordinario interprete del gioco. Nelle cinque partite giocate, ha tenuto delle medie costanti rispetto alle sue stagionali, con una notevole differenza su un aspetto: la percentuale del tiro da tre punti. Marcus ha tenuto il 52.6% durante tutto il viaggio, che non è solo un ottimo dato, ma rientra nella sfera dell'eccellenza assoluta. La crescita di questo ragazzo sembra inarrestabile e secondo me la presa di questo giocatore del draft al numero 6 è stata davvero una grande mossa.
Turner è davvero uno strano giocatore, che riesce a mettere delle prestazioni assolute, come nella vittoria contro Portland, ma che non riesce a farsi amare troppo per il suo atteggiamento in campo. Assurdo per un ragazzo dotato del suo talento non riesca a restare all'interno di un team in maniera organica e costruttiva. I suoi 11.3 a sera col 50.0% al tiro dal campo sono un bel dato non c'è dubbio, ma questi numeri Evan li ottiene giocando per gli affari suoi e questo, specie in una squadra in cerca anima ed identità, è un disastro.
Thornton non ha avuto grosse punte nel rendimento, ma è rimasto piuttosto costante, ed è quello che un buon panchinaro deve fare. I suoi 9.5 punti di media col 33.3% da tre punti, sono dei numeri di rispetto e che il nostro microwave porta sempre in dote. Io lo trovo un ottimo giocatore di complemento e spero davvero possa restare con noi a lungo.
Zeller ha perso il quintetto in questo periodo in favore di Bass, ma i suoi numeri sono stati discreti con 10.0 punti, 6.3 rimbalzi e il 53.1% dal campo a sera. Allora perché è stabile? Perché il suo atteggiamento e per la scarsa protezione del nostro ferro sono stati un grosso problema. In un centro questi comportamenti sono fondamentali ed è questo che ha fatto propendere Stevens a farlo accomodare in panchina per recuperare un po' di motivazioni.
Crowder ha avuto un crollo nel suo rendimento, dovuto principalmente ai minuti giocati. Jay non ha avuto problemi particolari, se non nella scarsa pericolosità offensiva. Quando il ragazzo però si impegna in difesa è un'ira di Dio. Che sia in crisi in questo periodo è innegabile però, ma essendo un guerriero risorgerà nell'unica maniera che conosce, lottando.
Prince si è unito al team in questo viaggio a Ovest ed è stata una bella sorpresa. Difesa, canestri importanti e tanta leadership, sono cose che non si comprano al mercato a kg. Grandi prestazioni balistiche al tiro, chiude questo viaggio col 61.8% dal campo, ed è questo il miglior viatico possibile per una squadra che ha dei limiti offensivi evidenti. Come per Thornton io un pensiero a lui per l'off-season lo farei.
N.G. Troppo pochi i muniti per Pressey, Wallace e Young per essere giudicati.
Stevens con me quest'anno ha vita dura. Non riesco a scusarlo per un aspetto: l'anima di questa squadra. I nostri sono spesso passivi e con un atteggiamento di sufficienza, che non è giustificabile nel nostro team, fatto da giovani e smaniosi di affermazione. Non vedo i progressi della squadra nel gioco, tutto sembra frutto di improvvisazioni individuali. Le settimane passano e non vedo nulla della mano di questo coach, sbaglierò io, ma la penso così. |
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