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L'India entra a far parte della NBA

I Sacramento Kings hanno firmato il 3 aprile Sim Bhullar con un decadale. Si tratta di una firma storica per la NBA, dal momento che Bhullar diviene il primo giocatore di origine indiana nella storia della lega. Notare bene che si parla di "origini indiane", dal momento che Sim è nato il 2 dicembre 1992 a Brampton, presso Toronto in Canada. I suoi genitori, Avtar e Varinder Bhullar sono invece originari del Punjab. Ha le proporzioni tipiche del centro dominante, essendo alto 226 centimetri e dichiarando un peso di 163 chilogrammi.

Bhullar ha frequentato la Father Henry Carr Catholic Secondary School di Etobicoke (Toronto, zona occidentale, dove convivono persone appartenenti a decine di etnie diverse) prima di trasferirsi a Saltsburg, in Pennsylvania, per frequentare la Kiski School per l'anno scolastico 2009-10, durante il quale Bhullar ha tenuto una media pari quasi ad una tripla doppia con 16 punti, 14 rimbalzi ed 8 stoppate a partita.

Al torneo FIBA ​​Americas Under 18 nell'estate del 2010, Bhullar ha impressionato per mole e prestazioni. In occasione di un incontro perso contro gli Stati Uniti, Sim ha refertato 14 punti, 4 rimbalzi e 3 stoppate, pur non partendo nel quintetto iniziale. Alla fine di novembre 2010, nel bel mezzo della RS di basket, Bhullar ha lasciato la Kiski e si è trasferito alla Huntington Prep School in West Virginia. I repentini cambi di squadra sembrerebbero essere una sua abitudine, proseguita anche al College: Bhullar originariamente si era infatti impegnato a giocare per la Xavier University di Cincinnati, Ohio, ma si era disimpegnato nel mese di agosto 2011 per passare ai New Mexico State Aggies (nei quali militarono in passato Charlie Criss, Sam Lacey, Jimmy Collins e John Williamson). Questo perché alla Xavier non avrebbe potuto giocare subito e avrebbe dovuto pagare per intero le tasse scolastiche: 42mila dollari all'anno, cosa che la sua famiglia non era disposto a fare. Bhullar, tuttavia, non è stato in grado di giocare fino alla stagione 2012-13, perché la NCAA gli ha negato a quel punto della stagione l'eligibilità. Suo fratello Tanveer, il piccolo di famiglia (solo 221 centimetri per 152 kilogrammi...) si è unito al team per la stagione 2013-14.

Durante la stagione da matricola, Bhullar ha giocato 24.4 minuti a partita, con una media 10.1 punti, 6.7 rimbalzi e 2.4 stoppate a partita. Nella sua stagione da sophomore, è migliorato a 26.3 minuti, 10.4 punti, 7.8 rimbalzi e 3.4 stoppate a partita. E' stato due volte MVP del torneo WAC (ha vinto il premio nel 2013 e nel 2014), contribuendo così a portare New Mexico State al torneo NCAA.

Nel mese di aprile 2014, Bhullar si è dichiarato per il draft NBA, rinunciando ai suoi ultimi due anni di elegibilità al college. Non ha però ricevuto chiamate, e, in qualità di undrafted, l'estate scorsa ha frequentato il training camp dei Kings con i quali ha partecipato alla Summer League in agosto. Il 14 agosto 2014, ha firmato con i Kings, diventando il primo giocatore di origine indiana di firmare con una squadra NBA. Sacramento lo ha però successivamente tagliato il 19 ottobre 2014. Il 2 novembre, Sim si è trasferito armi e bagagli per tutta la stagione ai Reno Big Horns, affiliati di Sacramento nella NBA Development League, con i quali ha fatto il suo debutto in D-League, il 6 dicembre, con 4 punti, 8 rimbalzi e 6 stoppate nella partita persa (140 a 141) contro i Los Angeles D-Fenders. Il 22 febbraio 2015, ha registrato la sua prima tripla-doppia in carriera, con 26 punti, 17 rimbalzi e 11 stoppate proprio contro i D- Fenders. Ha tenuto una media di 10.3 punti, 8.8 rimbalzi e 3.9 stoppate a partita, scendendo sul parquet ben 39 volte. Nel corso di questa stagione da rookie, ha perso anche 14 kg. Martedì 31 marzo, nel corso del match che Reno ha vinto all'Events Center sui Bakersfield Jam (cui sono affiliati Atlanta Hawks, Los Angeles Clippers, Phoenix Suns e Toronto Raptors) per 131 a 109, Bhullar ha realizzato 19 punti (con 9/10 al tiro e 1/3 dalla lunetta), 15 rimbalzi (8 difensivi e 7 offensivi), 5 stoppate, 2 falli, 1 recupero e 3 perse in 38 minuti.

Secondo alcuni persone più ciniche, l'approdo ai Kings di Bhullar sarebbe stato facilitato dal fatto che uno dei suoi più convinti sostenitori sia Vivek Ranadivé, il filantropo miliardario 57enne indiano nativo di Mumbai, laureato in ingegneria al M.I.T., proprietario di svariate società di software quotate a Wall Street, nonché uno dei proprietari dei Kings...

Ma secondo coach George Karl, il centrone indiano, che dovrebbe rimpiazzare nel roster David Wear, "aggiunge una dimensione molto interessante per il gioco. Il nostro gioco sta diventando un gioco internazionale e l'India sta diventando una delle più grandi democrazie del mondo. Penso che sia una buona storia e speriamo di trovare qualche minuto per lui". Sicuramente Karl è stato facilitato nelle proprie convinzioni dal gioco interamente votato all'attacco che il 28enne coach canadese (pure nativo di Toronto) David Arseneault Jr. ha imposto ai Reno BigHorns e nei quali militano pure Coby Karl e David Stockton, che gioca playmaker proprio come suo padre, il leggendario John.

Alla fine, l'agognato esordio ha avuto luogo: Sim ha calcato il parquet per... 16 secondi, il 7 aprile 2015, in occasione della vittoria casalinga di Sacramento sui Minnesota Timberwolves per 116 a 111. Indossava la canotta con il numero 32. "Ho lavorato tutto l'anno per arrivare a questo punto: è bello vedere che i sacrifici sono stati ripagati", è stato il suo commento.

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Pubblicata da Alessandro Bianco il 09.04.2015


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