Primo, importante, passo di Phil Pressey nella storia dei Celtics: venerdì 13 marzo, il figlio di Paul, indimendicata guardia-ala dei Bucks tra il 1982 e il 1990, ha realizzato la sua prima Doppia Doppia nella NBA: in 27:02 minuti complessivi di gioco, Flip ha refertato 10 punti (4 su 5 al tiro e 2 su 4 nei liberi) e 10 assist, accompagnati da 2 recuperi, 3 perse, 4 falli ed una stoppata data. Si è trattato della prima Doppia Doppia (assist e punti) realizzata da un giocatore dei Celtics uscito dalla panchina negli ultimi 18 campionati. L'ultimo a riuscirvi fu, l'8 novembre 1997, Tyus Edney: nel corso della stagione che incoronò Tim Duncan Rookie of the Year per gli Spurs (i C's, appaiarono i Bucks a fine RS, chiudendo 36-46: era il primo anno di coach P****o...), il tascabile playmaker proveniente dalla UCLA che indossava la canotta verde con il numero 20, realizzò 11 punti e servì 10 assist giocando contro i Bucks nel postmoderno BMO Harris Bradley Center. Vinsero i Bucks 105 a 96.
Per gli amanti della storia, i C's schierarono uno Starting Five composto da Antoine "Employee Number Eight" Walker, Ron Mercer, Travis Knight, Walter McCarty e Chauncey Ray "Mr. Big Shot" Billups (la terza scelta assoluta che di lì a poco, il 18 febbrao 1998, una mente geniale, indovinatene il nome..., avrebbe tradato a Toronto con Dee Brown, Roy Rogers e John Thomas in cambio di Kenny Anderson, Ronald Jerome "Popeye" Jones e del croato futuro Olimpia Milano, Zan Tabak). I padroni di casa, guidati da Chris Ford, schierarono invece un secondo anno che nel 2008 avrebbe incendiato il TD Garden, tale Walter "Sugar Ray" Allen, Glenn Alan "Big Dog"Robinson Jr. (rocciosa ala piccola proveniente da Purdue che vinse l'Anello con gli Spurs a fine carriera nel 2005, nonché padre di Glenn Alan III, rookie di Minnesota e Philadelphia quest'anno), il Centro Ervin Johnson Jr. (miglior rimbalzista difensivo NBA nella stagione precedente) e il play Thomas Terrell "Tee Bee" Brandon che, assieme all'ala forte Tyrone Hill, era appena arrivato in Wisconsin da Cleveland, nell'ambito di una trade a tre che aveva spedito Sherman Douglas da Milwaukee in Ohio e Vin Baker ai Sonics, i quali avevano regalato ai Cavs nientemeno che Shawn "Reign Man" Kemp, il giocatore più falloso del decennio 1990-2000... La panchina dei padroni di casa era sicuramente più scarsa di quella bostoniana, disponendo di due solo giocatori affidabili (Mike Curry, una appena discreta guardia-ala proveniente da Georgia Southern, e Armen "The Hammer" Gilliam, un'ala dai bicipiti spaventosi e dal tiro più che discreto che durante i 13 anni di carriera pro ebbe un rendimento per punti e rimbalzi più che soddisfacente. Morì prematuramente di infarto durante una partita, mentre guidava come Head Coach i Lions della Penn State Altoona University a soli 47 anni). Da parte loro, i Verdi potevano disporre invece, oltre a Edney, di: Bruce Bowen (un'ala piccola destinata a vincere ben tre anelli a San Antonio, distinguendosi come uno dei migliori difensori della storia, ma anche come uno dei più bastardi in assoluto, celebre per l'abitudine di infilare il proprio piede sotto quello dell'avversario che aveva appena effettuato un tiro in sospensione, con l'intento di farlo cadere: leggendarie, a questo proposito, le feroci dispute con Wally Szczerbiak, Ray Allen, Amar'e Stoudemire, Vince Carter ed il columnist della ESPN Bill Simmons). Pervis "Never Nervous" Ellison, un Centro sottodimensionato ma di gran talento, cresciuto alla Louisville University alla scuola di Denny Crum che ebbe una carriera sfortunata a causa dei numerosissimi incidenti che ne limitarono drasticamente le presenze sul parquet: a questo proposito, fu Danny Ainge, suo compagno ai Kings, ad affibbiargli lo scomodo nick di "Out of service Pervis". E pensare che nel 1992, al secondo anno di contratto con i Washington Bullets, Pervis si gudagnò il titolo di Most Improved Player, concludendo la stagione con 20.0 punti, 11.4 rimbalzi e 2.68 stoppate di media...). Dee Brown (il vincitore del 1991 NBA Slam Dunk Contest con una celebre schiacciata no-look, che si era appena ripreso la fascia di capitano dopo la sciagurata parentesi di Ricky Fox dell'anno precedente, ma era destinato a lasciarla a breve ad Ellison).
E Tyus Edney? Roadrunner (questo il nick assegnatogli dai compagni di squadra della sua Alma Mater, proprio per le caratteristiche di rapidità, intelligenza e inafferrabilità che lo rendevano simile all'omonimo rivale di Wile E. Coyote nato dalle matita di Chuck Jones nel 1948) lasciò la NBA a fine stagione per l'avventura europea. Un'avventura che, fatta salva una breve parentesi di 24 partite con i Pacers (stagione 2000-2001) proseguì ininterrottamente fino al 2010 e fu ricchissima di vittorie e riconoscimenti personali.
1998-1999 Žalgiris Kaunas (Campionato lituano, Coppa dei Campioni, Lega nordeuropea NEBL, MVP delle Final Four di Coppa dei Campioni)
1999-2000 e 2001-2004 Pall. Treviso Pall. Treviso (2 Campionati italiani: 2001-2002 e 2002-2003. 3 Coppe Italia: 2000, 2003 e 2004. 2 Supercoppa italiana: 2001 e 2002. 2 All-Euroleague First Team: 2001-2002 e 2002-2003. 1 MVP Coppa Italia Serie A: 2003. 2 MVP Supercoppa italiana: 2001 e 2002
2004-2005 Virtus Roma
2005-2006 Olympiacos
2006-2007 Fortitudo Bologna
2007-2008 Azov. Mariupol (Campionato ucraino, Coppa di Ucraina)
2008 Siviglia
2009-2010 Turów Zgorzelec
Attualmente, Tyus è Director of men's basketball operations della UCLA, che nel 2009 lo ha ammesso alla propria Hall of Fame: perché, dimenticavamo, nel 1995 Roadrunner vinse il Campionato NCAA con i Bruins e fu insignito del Frances Pomeroy Naismith Award, mentre nel 2014 ha ricevuto il Pac-12 Conference Hall of Honor (2014), un premio assegnato in passato a gente come Gary Payton, John Wooden, Bill Sharman, Bob Houbregs, Steve Kerr, Kareem Abdul-Jabbar, Darrall Imhoff, Gail Goodrich, Lionel Hollins, Jim Loscutoff, Jamaal Wilkes, Steve Hawes, Marques Johnson, Paul Westphal e Greg Ballard...