Il futuro di Sully sembra davvero incerto in questo momento e tanti fattori portano a pensare che forse il suo destino lo porterà lontano da Boston. In questa preseason Jared è uno dei big men meno utilizzati da Stevens e spesso entra in campo solamente nel secondo quarto, con evidente insoddisfazione del ragazzo.
Certo il nostro numero 7 non fa molto per mascherare questo malessere, ed in più di un'occasione è sembrato molto apatico verso le decisioni del coach. Anche se la sua presenza sotto i canestri è di indubbia qualità, le sue prestazioni offensive non lo aiutano di certo, come l'1/8 della recente sfida a New York.
Ma se mai potesse peggiorare ancora la situazione, Stevens recentemente ha dichiarato che ogni notte utilizzerà quattro big men. Tutto bello se non fosse che nelle gerarchie Lee, Johnson, Zeller ed Olynyk sembrano nettamente davanti a Jared, con il giovane Mickey che scalpita per reclamare un po' di spazio.
Anche se da fuori apparentemente il clima tra la società ed il giocatore sembrano buoni, più di qualcuno ipotizza che Ainge sia stanco della mancata professionalità di Sullinger che non riesce ad arrivare ad un peso forma da atleta NBA, a differenza dei compagni di reparto che sono esemplari sotto questo aspetto. Questo inevitabilmente incide sulla fragilità fisica del ragazzo, che spesso accusa problemi che lo tengono lontano dal campo, anche per lunghi periodi.
Qualche giorno fa Sully, rispondendo ai cronisti sul suo momento, ha usato parole di circostanza che però non nascondono un certo fastidio: "Siamo solo in preseason, la stagione vera deve ancora iniziare. Aspetto le mie occasioni, intanto continuo ad allenarmi duro in palestra ed a prendere i miei tiri, anche se non ho giocato molto fino ad ora".
Insomma l'affare non è per nulla di facile risoluzione, anche perché non scordiamoci che i Celtics devono prendere una decisione sul suo futuro: investire su di lui e sul suo indubbio talento o lasciarlo partire non potendo sopportare la mancanza di professionalità e l'approssimazione atletica che da sempre lo accompagna?
Fortunatamente non sono il GM dei Celtics e non devo trovare una soluzione a quersto enigma, ma i dubbi sul Sullinger sono molti purtroppo, noi non possiamo far altro che assitere all'evolversi degli aventi.