19 stagioni in NBA, 1.343 partite disputate, 26.397 punti, quindicesimo miglior realizzatore di tutti i tempi, quattro maglie indossate ma solo quella dei Boston Celtics tatuata sul cuore. La carriera di Paul Pierce è costellata da numerosi trofei, tra cui il titolo MVP delle finali del 2008. La scelta al Draft 1998 ha chiuso la sua carriera con una nota amara: i suoi Clippers hanno perso contro gli Utah Jazz in gara 7 della prima serie. Pierce però non da peso a questa sconfitta, la sua mente è proiettata altrove.
“Questa sarà l’ultima volta che sento il boato della folla” ha detto Paul ai microfoni di ESPN “Non sarà così facile abituarsi a vivere una nuova vita fuori dal perimetro di gioco. Gli applausi, i fischi, i cameraman che ti riprendono; sarà difficile dire addio al basket.” poi parla della sua esperienza con i Celtics “Ho giocato 15 anni a Boston, è li che ho vissuto i momenti più belli della mia carriera. Quando entri per la prima volta al TD Garden è un’emozione unica e indescrivibile, alzando gli occhi vedi le maglie ritirate delle leggende, tutti quei titoli vinti, insomma, in un batter d’occhio ti rendi conto di dover portare un grosso peso sulle spalle. Penso che un sacco di gente si ricorderà di me come l’incarnazione dell’orgoglio celtico. Ho indossato quella maglia ogni giorno con orgoglio ed ho sempre amato e rispettato la sua storia. Comunque non ho dato il meglio di me solo in campo, ma anche fuori. Con la fondazione di The Truth Fund, nel 2002, ho voluto aiutare i ragazzi meno fortunati, coloro che non hanno avuto le stesse opportunità degli altri ragazzi.”
Pierce è stato sicuramente il simbolo dei biancoverdi dell’era moderna ed è per questo che i tifosi lo porteranno per sempre nel cuore.