Voci sempre più insistenti danno come certa la ripresa della stagione. Dai primi di giugno, se non proprio lunedì 1, le varie squadre NBA potranno richiamare tutti i giocatori che hanno lasciato squadra e città, per intraprendere una ripresa graduale degli allenamenti, via via in gruppi sempre maggiori. Ci saranno molti protocolli di sicurezza e di continuo monitoraggio medico, anzi è molto probabile che i giocatori abbiano un qualche wearable che possa determinare la percentuale di ossigeno nel sangue, un saturimetro (nulla di complicato lo fanno anche prodotti da 30 euro, come il Mi Band 4 per fare un nome).
Quindi l'obbiettivo sarebbe quello di permettere ai giocatori di recuperare una condizione decente per essere pronti, con una stima del tutto spannometrica, intorno alla metà di luglio.
Però quella che riprenderà non sarà assolutamente la nostra normale stagione NBA. Non ci saranno squadre itineranti, ma una sola location (al massimo due), dove concentrare tutte le franchigie e permettergli di giocare (senza pubblico) e essere alloggiati nella massima sicurezza possibile. Orlando, o meglio Disney World, è una possibile destinazione, così come Las Vegas che però ha visto la sua candidatura perdere un po' di forza nelle ultime settimane, anche se ad oggi restano entrambe in ballo e chissà non siano entrambe scelte, magari una per ospitare il torneo della costa Est ed una per quello della costa Ovest.
Non è chiara la formula di questo torneo ed anzi non è chiaro neppure chi parteciperà, l'NBA deve ancora svelare ufficialmente le sue carte e le cose descritte, sono rumors ad oggi, potrebbero cambiare nella forma o nella cronologia. La certezza riguarda la precisa volontà della NBA di portare a termine l'attuale stagione. Anche se questa stagione ed il relativo titolo avranno l'asterisco, sarà ricordato come l'anello del Covid-19, una vittoria è sempre una vittoria [cit.]
Prepariamoci a vedere qualcosa di unico ed irripetibile (speriamo), anche se le premesse fanno storcere il naso a molti e tra quelli lo confesso ci sono anche io perché il solo pensare a dei playoff senza Celtics nel nostro Garden mi fa un po' ribrezzo, magari ne viene fuori un torneo emozionante ogni oltre aspettativa, nessuno può davvero saperlo. |
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