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Orlando, abbiamo un problema

Molti giocatori NBA stanno manifestando dubbi sulla legittimità della ripartenza. Due nostri ex, Irving e Bradley, sono a capo di questa piccola rivolta, se vogliamo chiamarla così. Per ora chiedono rassicurazioni ma al contempo lasciano capire, velatamente o meno, che non vorrebbero tornare in campo ad Orlando. Chiedono diverse garanzie ed una maggiore sensibilizzazione verso i temi razziali, che in questi giorni stanno dilaniando gli USA. Diversi giocatori si sono uniti alla causa, Lillard, McCollum ed Howard gli ultimi esempi, per chiedere a gran voce chiarezza sulle questioni aperte ed un sostegno concreto al movimento Black Lives Matters, così come fatto da Cuban e Jordan.

A pochi giorni da quella che pareva una ripartenza della NBA, ci sono tantissimi dubbi sulla possibilità che questo succeda, perché lo stiamo capendo anche da chilometri di distanza, molti giocatori sembrano intenzionati a disertare Orlando. Silver è intervenuto in maniera molto morbida, ha capito di essere davanti ad una questione delicata, annunciando che coloro che non vorranno prendere parte alla ripartenza in Florida non saranno sanzionati con azioni disciplinari, ma solo decurtazioni dello stipendio.

Questo dopo che nei giorni scorsi alcuni giovani giocatori, tra cui il nostro Tatum, avevano sollevato alcune questioni sulla sicurezza e la loro tutela in quel di Orlando, suscitando dei dubbi sulla possibilità di ricominciare a giocare in condizioni così particolari.

La minaccia di Irving di creare una torneo indipendente mi sembra una boutade ad oggi, ma non si può affermare nulla con esattezza in questo momento, specie se le adesioni alla fronda dei dissidenti aumentasse. Ma già così, che cosa sarebbe di un campionato NBA con una Boston senza Tatum, una Portland senza Lillard e McCollum, una Brooklyn senza Irving, una Miami senza Adebayo, dei Lakers senza Bradley, Kuzma ed Howard, una Utah senza Mitchell, una Sacramento senza Fox e così andare? Sicuramente sarebbe un campionato monco e privo ancor più di quella legittimità che già oggi fatico a dargli.

I tempi della coesione sembrano un ricordo, continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda, la questione è davvero delicatissima.




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Pubblicata da DeeP il 17.06.2020


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