Stanno suscitando molto rumore le parole pronunciate un paio di giorni fa da Gordon Hayward.
Non tanto quelle riguardante il suo stato di salute, che ci hanno rivelato che il piede infortunato non è ancora del tutto guarito ed è a tutt'oggi dolorante, ma quelle sulla sua intenzione di abbandonare la bolla di Orlando in settembre, quindi in piena corsa playoff.
A settembre nascerà suo figlio e semplicemente Gordon vuole essere presente. "Quando succederà, io sarò con lei. La decisione è semplice: sono stato presente alla nascita di tutte le mie figlie, ci sono cose più importanti nella vita. So che la NBA ha un protocollo per eventualità come questa, perciò spero di riuscire a osservare la quarantena e i test nelle tempistiche giuste per poter tornare in tempo con i miei compagni di squadra".
I protocolli in questi casi sono chiari. Per i giocatori che vengono autorizzati a lasciare la squadra e restano fuori dalla bolla per meno di sette giorni, se per ogni singolo giorno di assenza i risultati dei test saranno negativi, al rientro la quarantena prevista sarà di "soli" quattro giorni. A normali ritmi di playoff questo potrebbe significare non avere il ragazzo per un minimo di 2/3 partite ad un massimo di 5.
Non vogliamo esprimere nessun giudizio in merito, lasciamo a voi lettori le varie considerazioni, magari lasciatele sul nostro forum, non prima di avervi segnalato che Conley dei Jazz ed un altro giocatore dei Celtics, Poirier, faranno una scelta analoga al nostro numero 20.