L'NBA è in una fase interlocutoria in questo momento, perché dopo essere stata elogiata per aver portato a compimento la stagione 2019/20, ora si trova a dover fronteggiare una situazione del tutto diversa dal solito. Sì perché non è dato sapere quando ed in che modalità si potrebbe iniziare, anche perché ci sarà l'importante rassegna olimpica nel 2021 a luglio in quel di Tokyo, quindi tutto è in divenire.
I giorni scorsi si era fatta strada l'ipotesi di un inizio della nuova stagione il 18 gennaio, giorno del Martin Luther King Jr. Day, giornata partcolarmente sentita negli USA. Questo avrebbe lasciato un po' di tempo alle società per allestire i loro roster e pianificare la stagione. Ma perché uso il condizionale? Ecco, negli ultimi giorni ha preso quota la proposta di cominicare la stagione a Natale e dare vita ad un calendario di 72 partite contro le canoniche 82. Se ne sta discutendo, niente sembra deciso per ora, ma la NBA fa del giorno di Natale un importante evento mediatico che attira molti spettatori e quindi produce un discreto introito a livello di fatturato.
Quello che si è deciso è la data del Draft NBA. Si terrà il 18 novembre in forma completamente virtuale, con Adam Silver negli studi di Bristol, in Connecticut e tutti i partecipanti in collegamento.
Sarà una strana stagione, anche perché non sappiamo ancora se ci sarà il pubblico nelle arene, quindi non possiamo fare altro che restare in attesa.